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Immagine d'epoca di corso Giuseppe Verdi, a Gorizia, dove ha sede il Trgovski Dom

A Gorizia il 23 luglio un Dante di frontiera, la prima raccolta di saggi in italiano e sloveno sul Sommo Poeta

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Che Gorizia e Nova Gorica saranno nel 2025 il faro da cui si irradierà in tutta Europa la cultura è ormai cosa nota. Quello che in molti non sanno, invece, è che un primo ponte tra i popoli del vecchio continente fu lanciato già nel 1921. E in quella Gorizia sopravvissuta alla Grande Guerra, a fare da collante fu proprio uno dei simboli della cultura, Dante Alighieri.

Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, Musica Cortese, il festival internazionale di musica antica nei centri storici del Fvg, propone un appuntamento più unico che raro. Venerdì 23 luglio alle 19, infatti, nella splendida sede appena restaurata e restituita alla comunità slovena del Trgovski Dom, in corso Giuseppe Verdi 52 a Gorizia dove ha sede la biblioteca nazionale slovena, sarà presentato per la prima volta in assoluto in regione “1921 – 2021: un Dante di frontiera“, il volume bilingue edito a Gorizia e Lubiana nel 1921 per i 600 anni dalla morte di Dante e contenente gli scritti dei maggiori linguisti del tempo, da Croce a Debenac.

Una serata in cui protagonista non sarà la musica, ma le riflessioni e i racconti di Nunzio Ruggiero, professore di Letteratura italiana contemporanea dipartimento di Scienze umanistiche Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e Martina Ožbot, professore di Linguistica italiana dipartimento di Lingue e letterature romanze dell’università di Lubiana (Slovenia). È stato proprio Ruggero, infatti, che ha scoperto a Napoli l’esistenza di questo importante saggio di cui ora si vuole dar corso a una ristampa nell’anno in cui ricorre il centenario dantesco. Le riflessioni di Ruggero, inoltre, saranno corredate nell’appuntamento goriziano dalle immagini ricavate dal testo originale stampato da Paternolli.

Il primo Dante di frontiera di Alojzij Res e Nino Paternolli

Nel 1921, due amici entrambi appassionati di Dante, Alojzij Res e Nino Paternolli, vollero celebrare le opere di Dante come ponte mirabile tra i popoli della nuova Europa. I due, quindi, concepirono un’idea nobile, di cui si è quasi persa la memoria: un libro bilingue, edito contemporaneamente a Gorizia e Lubiana, con gli scritti dei maggiori dantisti del tempo e illustrato dalle pregevoli tavole del croato Mirko Rački e dello sloveno Tone Kralj. Un incontro, quello proposto dal Festival, che narra una storia di parole e immagini da un centenario all’altro, tra passato e futuro, con lo sguardo rivolto a Gorizia e Nova Gorica capitali europee della cultura.

La biblioteca nazionale slovena di Gorizia

La Narodna in študijska knjižnica / Biblioteca nazionale Slovena e degli studi è la principale biblioteca degli sloveni in Italia. Dopo la liberazione, avvenuta nel maggio del 1945, si avvertì una forte esigenza di riprendere l’attività culturale ed educativa degli sloveni di Trieste e di tutto il Litorale. Durante la riunione del direttivo del Comitato provinciale di liberazione nazionale per il Litorale sloveno e Trieste, tenutasi nel maggio 1945, venne approvata la proposta di istituire una commissione per la cultura e l’educazione. Suo compito sarebbe stato quello di promuovere la fondazione di numerose istituzioni culturali associative, la maggior parte delle quali è attiva ancor oggi, come anche la Biblioteca nazionale slovena e degli studi, ufficialmente fondata il 17 luglio 1947. La biblioteca, oggi, oltre ad avere un carattere generale, ha anche il compito di raccogliere, catalogare e conservare il materiale relativo agli sloveni in Italia e i suoi fondi sono prevalentemente in lingua slovena.

L’appuntamento, così come tutti gli altri di Musica Cortese, è a ingresso gratuito, ma con prenotazione, inviando una email a dramsamcgma@gmail.com. Info su: www.dramsam.org.