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La compagnia Igor and Moreno porta a Napoli "Idiot-Syncrasy"

Al via la terza tranche del Campania Teatro Festival: 10 appuntamenti dal 3 al 13 dicembre

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Al via la terza e ultima tranche dell’edizione 2021 del Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio e finanziato dalla Regione Campania.
La sessione invernale, che completa il percorso di una rassegna che non è mai stata annullata, nonostante il difficile biennio imposto dalla pandemia, prevede 10 appuntamenti: 8 di danza contemporanea e due docu-film dedicati all’attivista statunitense Rosa Parks.

Si parte il 3 dicembre, con replica il giorno successivo, al teatro Nuovo di Napoli con “Delayer”, uno spettacolo con la regia e la coreografia di Valeria Apicella. Il giorno 5, invece, al teatro Sannazaro andrà in scena “Bisbigliata creatura”, ideazione e regia di Mariella Celia, che ne è anche interprete con Cinzia Sità.
Lunedì 6 si potrà assistere poi al primo docu-film. Al Multicinema Modernissimo appuntamento in sala con ”Ale che balla sui tetti”, un progetto a cura di Manovalanza per la regia di Adriana Follieri, omaggio delicatissimo a Rosa Parks.
Ancora grande danza l’8 e il 9 al teatro Nuovo. La compagnia Igor and Moreno, formatasi a Londra e riconosciuta a livello internazionale, porta a Napoli “Idiot-Syncrasy”, coreografia e performance di Moreno Solinas e Igor Urzelai. In contemporanea, il giorno 8 al teatro Sannazaro c’è “L’odore della pelle”, per la direzione artistica di Annamaria Di Maio, e il 9 “Querida gala”, concept, coreografia e regia di Antonello Apicella. Lo stesso spazio di via Chiaia ospiterà poi gli altri tre spettacoli di danza: il 10 dicembre “Collective trip 7.0”, concept, regia e coreografia di Claudio Malangone e Nicoletta Cabassi; Il 13 “Your body is battleground/Elettra”, coreografia di Adriano Bolognino/ Nyko Piscopo; il 12 “Le danze pandemiche”, un programma composto da tre performance: “Polvere: minutissime particelle incoerenti”, “Il paradosso di Lulù” e “Pandemik mambo”. Coreografia Gabriella Stazio.

L’ultimo appuntamento della terza sessione del Campania Teatro Festival è in programma il 13 dicembre al Multicinema Modernissimo con la proiezione del docu-film “ Autobus 2857”, interpretato da Vinicio Marchioni. Progetto, luci e regia di Nadia Baldi, drammaturgia di Benedetta Palmieri, musiche composte ed eseguite dal vivo da Ivo Parlati. Un omaggio alla figura di Rosa Parks, l’attivista afro-americana che nel 1955 con un piccolo grande gesto, quello di rifiutarsi di cedere il posto a una donna bianca su un autobus di linea a Montgomery in Alabama, contribuì a mettere al bando la segregazione razziale negli Stati Uniti.

Maya Amenduni

CULTURA. “DELAYER” INAUGURA LA TERZA TRANCHE DEL CAMPANIA TEATRO FESTIVAL Delayer, installazione coreografica di e con Valeria Apicella, danzatrice napoletana con una straordinaria carriera internazionale, è lo spettacolo che inaugura in prima assoluta al teatro Nuovo di Napoli il 3 dicembre, con replica il giorno successivo, la terza e ultima tranche del Campania Teatro Festival diretto da Ruggero Cappuccio e finanziato dalla Regione Campania. Tutto nasce nel luglio 2020, quando «una notte – racconta l’artista - nel silenzio, nel vuoto del lockdown, ho iniziato a cercare attraverso i dispositivi social, “dentro” queste finestre virtuali, come tanti di noi, me stessa. Di fronte a un grande schermo dove si proiettavano queste finestre mi sono imbattuta in una doppia porta immaginaria, e da lì una spirale che non faceva che riprendere il mio movimento in un circuito chiuso e pur infinitamente aperto. Lo stato di presenza modificato si addiziona a sé stesso. Casualmente, nel tempo della ripetizione, si rivela altro. Delayer è un dispositivo che crea un ritardo nella trasmissione di un segnale in un circuito.» Lo spettacolo indaga lo spazio immaginifico tra un corpo in presenza e le sue proiezioni, ponendo l’attenzione sul ritardo che si apre tra questi mondi, e ne potenzia la poetica, istante dopo istante. Il tempo si frammenta, le emozioni si sdoppiano come in un playback. Si disegna così un ritratto di donna dove la figura corporea è guida e chiave per l’esperienza in costante trasformazione. Il ge-sto, nel suo divenire eco, si fa altro, così come una pietra lanciata in un lago diventa emblema dell’espansione all’infinito della causa. Quanto piccolo è il nostro gesto presente eppur se osservato nel tempo, esso prende delle forme e inizia a danzare, modificando la realtà dell’istante. Il lavoro nasce dal desiderio di scegliere i gesti come giganti fenomeni in grado di cambiare e fare l’individuo e il mondo. De-layer: togliere gli strati. Rivelare un’immagine nascosta infinitamente più grande o più piccola del corpo stesso. Valeria Apicella nasce a Napoli e vive a Parigi dal 1996 al 2015. Dopo una carriera internazionale di interprete di danza contemporanea per Paco Dècina, Carolyn Carlson o Sasha Waltz, si dedica alla coreografia. Fonda nel 2005 la compagnia 3.14. Il suo lavoro, profondamente ancorato nel femminile, si relaziona ad una diversità di mezzi: la voce, il video, la scrittura poetica, l'installazione. Crede nella pura presenza dei corpi, nella semplicità del linguaggio e nell’incontro tra le discipline, in composizioni che chiama “installazioni coreografiche”. In queste opere la geometria e la libertà si fondono all’uso di accessori e costumi messi in scena come frammenti di un racconto. Come in una installazione, il corpo articola il senso degli oggetti mentre il fruitore/spettatore circola ed interagisce come in un labirinto di segni. Valeria Apicella ha creato pièces e performances per teatri e musei in Italia, Francia, Belgia, Germania. TEATRO NUOVO | 3, 4 DICEMBRE ORE 21.00 debutto | durata 50 min DELAYER installazione coreografica di e con Valeria Apicella video Valeria Apicella e Cyril Béghin / montaggio sonoro Cyril Béghin luci Giuseppe Di Lorenzo / canto Anna Maronna visuals Studio Paura assistente di produzione Sabrina Sorrentino produzione Residenza 3.14 in coproduzione con Consultrading s.r.l. residenza artistica Punto Zero Atelier