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“Aperitivo Classico al DoubleTree by Hilton”, al via domenica 13 settembre a Trieste la nuova rassegna musicale cameristica

TRIESTE – Aperitivo Classico al DoubleTree by Hilton è la nuova rassegna musicale cameristica ideata dall’associazione Chamber Music e curata dal direttore artistico Fedra Florit, per riportare la Hausmusik in uno dei luoghi più suggestivi di Trieste, il palazzo novecentesco ex Ras (Allianz), oggi Hilton Hotel. Il progetto nasce dalla collaborazione con la direzione dell’albergo che ha accolto un cartellone musicale classico con ospiti alcuni giovani e promettenti interpreti avviati alla carriera concertistica. Saranno cinque gli appuntamenti musicali in programma ogni domenica, dalle 11 alle 12, dal 13 settembre al 18 ottobre 2020 nel Caffè Berlam. «Storicamente questo palazzo era frequentato dalla musica. Vi si tenevano parecchi concerti con piccoli organici nelle sale retrostanti. Un piacere per pochi, con i parchetti bellissimi scricchiolanti e la certezza di condividere momenti di profumata Hausmusik – spiega Fedra Florit, curatrice del progetto – Caffè Berlam è senza dubbio la parte più bella e caratteristica del palazzo, affaccia su Piazza della Repubblica ed è ricco di quel sapore viennese che caratterizza alcuni angoli di Trieste. Il legno dei soffitti e dei pavimenti ingentilisce sicuramente il suono e i piccoli organici cameristici con pianoforte sono perfetti per questo spazio». L’aperitivo classico sarà un’occasione per degustare pagine del repertorio cameristico, ma anche per rinnovare un’abitudine alla convivialità (l’ingresso di 9 euro comprende anche un calice di prosecco al termine del concerto), all’ascolto e all’approfondimentopoiché ciascun concerto sarà anticipato da una breve introduzione a cura degli stessi musicisti. I cinque appuntamenti offriranno differenti esplorazioni di musica cameristica, con altrettante formazioni: quattro duo nei quali il pianoforte sarà accompagnato di volta in volta da diversi strumenti (voce soprano, flauto, violino, clarinetto), per concludere con un quartetto d’archi cosmopolita. «Saranno concerti con un programma relativamente breve e capaci di racchiudere, oltre al piacere dell’esperienza cameristica, anche una proposta di crescita e approfondimento assieme, tra musicisti e pubblico, in un luogo affascinante. Una stimolante proposta culturale e di crescita per la città» conclude Fedra Florit.

Si inizierà domenica 13 settembre con un appuntamento «sulle ali della melodia francese» con due artisti triestini, il soprano Federica Vinci (pluripremiata giovane voce lirica, solista nell’Egmont di Beethoven proposto al Teatro di Monfalcone con l’orchestra Mitteleuropa diretta da Michele Carulli) assieme al pianista Luca Delle Donne (nella foto d’apertura, musicista già avviato alla carriera internazionale, con importanti collaborazioni con solisti di chiara fama, autore dell’incisione monografica pubblicata nel 2019 dedicata alle Sonate per pianoforte e violino di Schumann con Emmanuele Baldini per l’etichetta Da Vinci Classics). Eseguiranno brani di Gabriel Fauré, Claude Debussy, Henri Duparc ed Erik Satie.Appuntamento domenica 20 con un’esplorazione della scrittura musicale dedicata al flauto nel Novecento, assieme al duo composto da Marco Obersnel e Luca Chiandotto, entrambi già vincitori di importanti concorsi internazionali (il Premio Spincich 2011 e il Premio Caraian nel 2017 per Obersnel, il Premio Brunelli 2018 riservato ai migliori diplomati italiani nonché il Premio di Cecco dedicato all’avanguardia novecentesca nel caso di Luca Chiandotto). Proporranno un repertorio composto da brani di Alfredo Casella, Olivier Messiaen e Sergej Prokof’ev. Sarà un afflato brahmsiano, quello del duo composto dal pordenonese Nicola Di Benedetto al violino e dal bulgaro Boris Iliev, quello di domenica 27 sempre alle 11, che proporranno la Sonata per violino n. 2 in la maggiore op. 100 e la quinta delle Danze Ungheresi di Johannes Brahms. Il Duo Di Benedetto-Iliev si è distinto a livello internazionale debuttando alla Royal Albert Hall di Londra e alla Carnegie Hall di New York. Domenica 4 ottobre sarà un dialogo novecentesco tra clarinetto e pianoforte quello proposto rispettivamente da Ettore Pelaschiar e Max Zuliani, con un programma che prevede opere di Francis Poulenc, Bohuslav Martinů e Malcolm Arnold. Nato nel 1998, Ettore Pelaschiar è risultato primo nel 2018 all’audizione per l’integrazione dell’organico dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori Italiani. Ha la medesima età Max Zuliani, pluripremiato in molti concorsi, perfezionatosi in masterclass con maestri di chiara fama come Siavush Gadjiev, Aldo Ciccolini, Roberto Plano. Chiude questa prima edizione degli Aperitivi Classici al DoubleTree by Hilton il concerto del 18 ottobre con il Quartetto Furiant, esempio di meravigliosa convivenza tra archi di quattro paesi diversi, formatisi assieme in Austria e Germania. Si tratta di Stefano Mesaglio e Vlad Popescu ai violini, Mladen Somborac alla viola, Nika Švark al violoncello. I quattro musicisti si sono incontrati durante i rispettivi studi dapprima in Austria poi in Germania quando sono stati ammessi alla prestigiosa Hochschule Hanns Eisler di Berlino. Hanno partecipato e vinto importanti concorsi internazionali, dal 2014 al 2019 sono stati supportati dalla Yehudi Menuhin Live Music Now di Berlino. Da allora hanno iniziato una carriera concertistica internazionale che li ha portati a esibirsi in molti Paesi, e a fondare a Berlino la propria stagione di concerti Kammermusik im Konvikt. A Trieste proporranno il Quartetto n. 10 D87 di Franz Schubert e il Quartetto n.1 di Erwin Schulhoff.