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“Barcolana – un mare di racconti”, il 4 ottobre con Jan Brokken, Gian Mario Villalta, Daniel Speck, Bronja Žakelj, Stefano Mancuso ed Erica Giopp

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TRIESTE – Un invito al viaggio fatto di libri, musica, film e parole. Un percorso tra terra e mare lungo cinque giorni, Barcolana – un mare di racconti è il nuovo festival del 2019 al Castello di San Giusto di Trieste che prosegue la navigazione fino a domenica 6 ottobre. Organizzato come evento culturale nell’ambito delle manifestazioni che affiancano la Barcolana presented by Generali, la regata triestina che richiama appassionati della vela da tutto il mondo, voluto dal Presidente della Società Velica Barcola e Grignano Mitja Gialuz, ideato e diretto dal giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona, il festival “Barcolana – un mare di racconti” dedicato ai viaggi e alla cultura del mare debutta quest’anno, con il contributo della Fondazione CRTrieste e del Comune di Trieste.

Un’infilata di eccezionali ospiti caratterizza il programma della terza giornata del Festival, che viaggiando nel mare grande della letteratura, ha voluto costruire un ponte tra Trieste e l’Europa.  Venerdì 4 ottobre alle 17.15 presso il Castello di San Giusto di Trieste dall’Olanda arriverà uno degli scrittori-viaggiatori più amati dai lettori italiani, Jan Brokken (nella foto d’apertura), per il quale scrivere significa mettere le parole al servizio dei luoghi, delle storie, delle emozioni. Per Jan Brokken, che è diventato un autore di culto grazie a libri come “Anime baltiche”, ”Bagliori a San Pietroburgo”, ”Nella casa del pianista” dedicato al grande concertista Youri Egorov, di recente la casa editrice Iperborea ha pubblicato il suo “Jungle Rudy”. Una biografia letteraria dedicata al leggendario avventuriero e pioniere, di origine italiana, che ha dedicato la sua vita alla scoperta e alla mappatura della foresta pluviale dell’Orinoco, lo stesso che ha ispirato il papà di Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle, e il regista Werner Herzog. Brokken sarà presentato dal giornalista e scrittore Francesco Chiamulera.

Alle 17.45, sarà la volta del direttore di Pordenonelegge, poeta e romanziere Gian Mario Villalta che porterà il pubblico di Barcolana – un mare di racconti a scoprire il suo “Olmo grande”, edito da Aboca. Dopo aver raccontato la scomparsa della civiltà contadina, di quel mondo in cui è cresciuto, nel bellissimo romanzo “Bestia da latte”, Gian Mario Villalta ha voluto ritrovare ancora una volta le sue radici in “Olmo grande”, il racconto di come l’industrializzazione dell’Italia ha cambiato non solo il mondo del lavoro, ma anche il paesaggio e la vita delle persone.

Trieste ha sempre avuto un legame forte con i Paesi della vecchia Mitteleuropa. Per questo “Barcolana – un mare di racconti” ha voluto invitare lo scrittore tedesco Daniel Speck, che alle 18.15 sarà presentato dalla giornalista Rai Marinella Chirico. Sceneggiatore di successo, docente e scrittore, Daniel Speck è innamorato dell’Italia. E dopo il grande successo di “Volevamo andare lontano”, trasformato in una serie tv che ha vinto premi importanti e arriverà anche su RaiUno, con “Piccola Sicilia” lo scrittore di Monaco di Baviera ha voluto raccontare una saga di famiglia: i Sarfati. Italiani, ebrei e tunisini, che vivono nella Little Italy della Tunisia tutte le contraddizioni di chi non ha un’identità ben definita. La storia di una famiglia che parte dalla Tunisia per fare ritorno a casa.

Bronja Zakelj

 

Protagonista di un clamoroso caso editoriale in Slovenia, la scrittrice di Lubiana Bronja Žakelj dialogherà con la professoressa Neva Zaghet alle 18.45, sul suo romanzo d’esordio “Il bianco si lava a novanta”, tradotto da Michele Obit per Bottega Errante Edizioni. Un viaggio nel passaggio traumatico dalla Jugoslavia di Tito al lungo periodo di grave instabilità politica ed economica che ne è seguito, dove prende forma il racconto della vita prima felice, e poi segnata dalla malattia, di una ragazza che non si arrende mai. La voce candida e ironica di Bronja Zakelj racconta anche la storia di una lotta feroce per sopravvivere al cancro, di come si superano le paure e di tutto quello che non vogliamo vedere fino a quando, inesorabilmente, ci sbattiamo contro. Sullo sfondo gli anni Settanta e Ottanta, la televisione che ci mostra il mondo, le Olimpiadi invernali e la sensazione che la Jugoslavia stia per dissolversi in un incerto futuro. In collaborazione con il Teatro Stabile Sloveno, l’attrice Nikla Petruška Panizon leggerà dei brani del romanzo.

Direttore del Laboratorio di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze, autore con Alessandra Viola di un autentico best seller come “Verde brillante”, Stefano Mancuso sarà ospite del Festival alle 19.15, per una lectio magistralis che ruoterà attorno a temi trattati nei suoi due libri più recenti: “La nazione delle piante” (Laterza) e “Discorso sulle erbe”, realizzato per Aboca in tandem con il fisico e filosofo austriaco Fritjof Capra, che ha legato il suo nome a un saggio di grande fascino come il “Tao della fisica”. Tra le massime autorità mondiali nel campo della neurobiologia vegetale, Stefano Mancuso scrive: “Ho immaginato che le piante, queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci la sopravvivenza”.

Chiude la terza giornata di Barcolana – un mare di racconti alle 19.45 Erica Giopp, presentata dal vicedirettore de Il Piccolo Alberto Bollis. Erica Giopp ha 26 anni quando parte per il suo viaggio in Barcastop: “l’autostop del mare”, che si fa viaggiando in barca a vela ottenendo dei passaggi in cambio di aiuto a bordo. Non parte per ritrovare sé stessa né tantomeno per inseguire l’avventura estrema. Su questa sua esperienza scrive un libro: “Un anno in barcastop” edito da Alpine Studio.

 

Tutti gli altri appuntamenti sono ad ingresso libero. Il programma completo è consultabile sul sito web www.barcolana.it