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Caffè Caucigh, a Udine: tanti concerti anche a giugno

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Ecco i concerti che si terranno al Caffè Caucigh di Udine, in via Gemona.

Venerdì 4 giugno ore 19,30: Estacion Sur ovvero Stazione del Sud, da dove parte un treno di musica per viaggiare in tutto il continente Sudamericano. E’ una formazione che nasce a metà del 2016 grazie alla passione di quattro musicisti e la voglia di raccontare attraverso la musica le loro origini e la loro cultura. Il repertorio comprende classici della musica latina (Tumbao, Rumba, Cumbia e Festejo) e alcuni brani originali. I suoni moderni insieme agli strumenti della tradizione folkloristica Sudamericana creano un genere che possiamo definire “indie-latin”.

Sabato 5 giugno: Blues Beyond Tony Longheu: Voce, Chitarre, Loops – Michele Tami: Armoniche, Cori – Manuel”Maiemi” Tirelli: Basso, Cori – Francesco Patriarca: Batteria e Percussioni. Il treno Amtrak #59 taglia in due il Midwest collegando Chicago, Memphis e New Orleans: proprio quello che vogliamo fare noi con la nostra musica, suonando classici del blues rivisitati e brani originali (composti da Tony Longheu e arrangiati dalla band).

Venerdì 11 giugno ore 19,30: Massimo Silverio in concerto: ha vissuto la maggior parte della sua vita tra le montagne della natia Carnia, nel Nord-Est italiano. Fra il fascino della terra di confine e la tradizione di un dialetto che è idioma antico, forma il suo personalissimo linguaggio che ritratta la musica moderna, il canto popolare e la poesia. Questa espressività si incarna attraverso il suo primo ‘Ø’, seguito da ‘O’ in uscita l’11 di marzo; due EP che raccolgono canzoni scritte da Massimo molti anni prima, manifesti di una viscerale ricerca di tutto ciò che si trova al di fuori dal tempo e dagli schemi di genere.

Sabato 12 giugno: Emanuele Filippi Trio – Bio Emanuele Filippi, pianista e compositore friulano, è considerato una delle voci più interessanti del nuovo jazz italiano, come testimonia la nomina “Top Jazz 2020” della rivista Musica Jazz. Vincitore di numerosi premi nazionali, ha all’attivo prestigiose collaborazioni tra cui Francesco Bearzatti, Soweto Kinch, Fabrizio Bosso, Jure Pukl, Alfonso Deidda ed ha suonato su importanti palchi vivendo fra l’Italia, New York e Parigi. In questo trio è affiancato da un’’eccellente sezione ritmica made in Friuli: Simone Serafini al contrabbasso e Jacopo Zanette alla batteria. Il gruppo propone un repertorio di composizioni originali che fanno parte dei due lavori discografici di Filippi: “Polyphonies” (2018) e “Musica Fragile” (2020)

Venerdì 18 giugno: Noi Duri Swing quartetto swing/jazz i cui attuali componenti sono Marco Feruglio (voce e sax), Alessandro Scolz (pianoforte/tastiere), Giacomo Carpineti (batteria e cori) e Paolo Morettin (contrabbasso). Il quartetto propone le canzoni della tradizione swing italiana del duo torinese Buscaglione/Chiosso e prova a rievocare le atmosfere dei film Noir anni ’40 e ’50. Alla scaletta si aggiungono alcuni brani italiani di autori come Capossela e Caputo e i brani internazionali, sempre appartenenti allo “spaghetti” swing, come ad esempio Buonasera Signorina e Just a Gigolò.

Sabato 19 giugno: Organ Trio Rinaldi, Zanette, Zaninotto. L’’amore per il jazz di ogni periodo e per i grandi autori che ad esso hanno dato linfa vitale accomuna il trio che affianca al repertorio di tradizione la composizione originale. La line up è formata da tre musicisti friulani: Nevio Zaninotto al sax, il batterista Jacopo Zanette e l’hammondista Gianpaolo Rinaldi.

Venerdì 25 giugno:  Vianello-Serafini-Zanette Triplicate Alberto Vianello – sassofoni, Simone Serafini – contrabbasso, Jacopo Zanette – batteria. Il gruppo riunisce due amici di vecchia data e che hanno collaborato a lungo in altri progetti musicali: il sassofonista veneziano Alberto Vianello e il contrabbassista friulano Simone Serafini. A completare l’ensemble, il batterista pordenonese Jacopo Zanette. Il trio “pianoless” proporrà un repertorio di composizioni originali e classici tratti dal “Great American Songbook”.

Sabato 26 giugno: LA canzone inpopolare Spettacolo tra dire e suonare con Rocco Burtone & Arno Barzan. Un viaggio tra musica e racconto nella canzone popolare italiana con una sorpresa: le musiche sono stravolte; avremo così Maremma Amara che diventa un terzinato veloce con note quasi rock, oppure Sul puint di Braulins  no slow con arrangiamento jazz, e ancora Bella ciao  come fosse scritta da un cantautore. Insomma, una nuova visione del canto popolare, non più scritto per essere cantato in coro, ma per essere ascoltato come musica da concerto.