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“Caveman” con Maurizio Colombi: l’eterno incontro/scontro tra uomo e donna in un esilarante monologo mercoledì 30 novembre al Teatro Bobbio di Trieste

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È l’argomento che non passa mai di moda, il soggetto più intramontabile di discussione e di confronto: l’eterno incontro/scontro tra uomo e donna, le manie, i difetti tra i lui e le lei, i differenti modi di pensare e agire, le caratteristiche che contraddistinguono “x” e “y”. Un tema vecchio come il mondo. A portarlo in scena con esiti esilaranti, mercoledì 30 novembre alle 20.30 al Teatro Bobbio di Trieste, come evento speciale della Contrada, è il comico Maurizio Colombi in “Caveman”, monologo cult nato negli Stati Uniti con il nome “Defending the Caveman”, tradotto in più di 15 differenti lingue ed esportato in 30 paesi nel mondo, con più di 10 milioni di spettatori.

Questo sguardo preistorico alla battaglia dei sessi è uno studio umoristico che affronta le dinamiche di coppia, spingendo, con forte impronta ironica, sulle incomprensioni tra uomo e donna e su come tali differenze possano creare fraintendimenti. È prima di tutto la capacità di “identificarsi” nelle storie che scatena le risate del pubblico, sempre coinvolto dal palco. La versione italiana, diretta da Teo Teocoli e con l’accompagnamento della “Cave Band” di 5 musicisti, è interpretata da un sorprendente Maurizio Colombi, attore, cantante nonché regista del record di incassi “Peter Pan, il Musical” e di “We Will Rock You”, il musical interamente dedicato ai Queen. Colombi è “Caveman” dal 2012, ma lo spettacolo si è ulteriormente evoluto dopo la pandemia: cosa è cambiato dopo questa pausa drammatica all’interno delle coppie? Come abbiamo mutato il nostro modo di comunicare tra i generi, o anche solo di stare insieme? “Caveman” svela i segreti e i mutamenti della coppia e ci mostra un mondo occidentale sempre più fluido, meno conservatore e meno legato alla famiglia nucleare. Sembra impegnativo? È solo l’apparenza: con “Caveman” si ride dall’inizio alla fine in un confronto tra uomo e donna al di là di ogni stereotipo.