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Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine (foto di Walter Menegaldo)

CCIAA PN-UD e CATAS – “Parola d’ordine: sostenibilità”, la strada maestra per Catas e legno-arredo Fvg

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Il 38,7% delle imprese in Friuli Venezia Giulia ha effettuato eco-investimenti nel quinquennio 2017-2021, con un valore di un punto superiore a quello medio italiano (37,6%) e in particolare, nel territorio di Udine, ha investito in prodotti e tecnologie green il 37,4% delle imprese e in quello di Pordenone il 43,1%. Per quanto riguarda i cosiddetti “green jobs”, raggiungono il 38,9% del totale i contratti attivati per professionalità legate al mondo della sostenibilità, quasi cinque punti percentuali più che a livello italiano (Rapporto GreenItaly 2022). Quello della sostenibilità è un trend fondamentale e fortunatamente in crescita: attraverso la creazione di valore per l’ambiente, crea anche valore per le imprese e per chi vi opera. Ed è un trend che conoscono bene al Catas di San Giovanni al Natisone, riconosciuto quale primario laboratorio, a livello italiano e internazionale, di prova e ricerca applicata per il comparto, centro tecnologico nel quale la Camera di Commercio Pordenone-Udine, socia di riferimento, ha voluto organizzare l’incontro “Parola d’ordine: sostenibilità”. L’approfondimento, dedicato in particolare alle imprese e alle associazioni di categoria, è stato promosso proprio «per mettere in luce – hanno evidenziato il presidente camerale Giovanni Da Pozzo e la presidente Catas Lucia Piu in apertura dei lavori – come il laboratorio friulano si stia impegnando su questo fronte, dal punto di vista della sostenibilità ecologica, economica e sociale». La sua attività quotidiana, infatti, consente alle imprese del settore di mettere in campo una serie di verifiche sui propri prodotti, che garantiscono sicurezza, funzionalità e durata ai materiali e al bene finale. Ma non solo. Come hanno spiegato il direttore generale Franco Bulian e la referente marketing di Catas Serena Petaccia, il laboratorio è impegnato nell’offrire alle imprese che vi si rivolgono il Life Cycle Assessment, con cui Catas misura l’impatto ambientale di un prodotto o servizio, secondo standard riconosciuti a livello mondiale. Come dice il nome stesso, Lca considera l’intero ciclo di vita del prodotto, dal consumo di risorse e materiali, alla sua produzione, uso e fine vita ed è una preziosa fonte di informazione in ottica di studio e miglioramento del prodotto in chiave ambientale, oltre a essere alla base di dichiarazioni ambientali di tipo III (Epd), soggette a verifica da parte di un ente certificatore e normate dall’applicazione di Product Category Rules (PCR).

I DATI.
Il presidente Da Pozzo, a margine dell’incontro, ha approfondito alcuni dati. Innanzitutto, a livello italiano, sempre citando il Rapporto GreenItaly 2022, emerge come «la filiera arredo-casa si confermi decisamente attiva sul tema sostenibilità». Il 37,3% delle imprese del legno-arredo italiane, infatti, ha effettuato eco-investimenti nell’ultimo quinquennio. Sul tema del prodotto, il 50% delle imprese intervistate per GreenItaly considera nella fase di produzione la riduzione degli imballaggi, la ricilabilità e l’efficienza energetica, il 30% considera criteri di riparabilità. Il 64% delle aziende ha implementato interventi di efficientamento dei processi produttivi e Il 28% delle aziende ha già ottenuto certificazioni di prodotto.
Dati particolarmente interessanti, per un cluster che, in Fvg, conta 2.797 imprese al 30 giugno 2022, il 19,8% del totale delle localizzazioni dell’industria manifatturiera regionale, secondo le elaborazioni del Centro Studi Cciaa Pn-Ud su dati Infocamere. Il legno-arredo, tra silvicoltura, industria del legno e produzioni di mobili occupa 19.396 addetti, la maggior parte dei quali (71,2%) si concentra in quest’ultimo segmento. In Fvg, l’export di mobili e prodotti in legno nel primo semestre 2022 è stato pari a 1,4 miliardi di euro, in crescita del 30,2% rispetto all’anno precedente (+335 milioni di euro). Rispetto al 1° semestre del 2019 è aumentato del 40,9% (+419 milioni di euro). Fatto 100 l’export regionale del legno-arredo, le imprese di Pordenone-Udine ne esportano l’82,9%. Più in generale, l’export del settore legno arredo costituisce il 13,7% dell’export totale del FVG nel 1° semestre 2022.

IL CATAS.
La storia
Il Catas, con sedi a San Giovanni al Natisone in provincia di Udine e Lissone (Monza-Brianza), è nato nel 1969 nel distretto allora conosciuto in tutto il mondo come la patria della sedia e dei componenti per l’arredo, il Distretto della Sedia in terra friulana. L’istituto è stato fondato dalla Camera di Commercio di Udine per rispondere principalmente all’esigenza delle aziende locali di svilupparsi sui nuovi mercati esteri, di adeguarsi alle norme nazionali e straniere, nonché di essere aggiornate su caratteristiche e prestazioni di materiali nuovi o innovativi. Nel 1994, il Catas è diventato una srl con la missione, come specificato nello statuto, di promuovere lo sviluppo tecnologico delle imprese del settore legno-arredo. Oggi il CATAS è una società per azioni i cui soci sono la Camera di Commercio di Udine, la FederlegnoArredo Eventi, la Banca di Cividale, Confindustria Udine, la Confindustria Monza e Brianza, l’Aial-Associazione italiana artigiani del legno, il Cna-Confederazione nazionale dell’artigianato di Como, l’Associazione piccole e medie industrie Confapi Fvg di Udine e Confartigianato Udine.

Dal 2021 è attivo a Pesaro, nel cuore del distretto marchigiano del mobile, il primo Catas Point territoriale, un punto di primo contatto e informazione per le aziende interessate a test e prove su materiali, componenti o prodotti finiti d’arredo e a valutare le opportunità offerte dai tanti servizi che CATAS rende disponibili per il settore legno-arredo.

Catas è considerato oggi il più grande istituto italiano ed europeo nel settore del legno e dell’arredo. Centro di ricerca supportato da un gruppo di lavoro altamente qualificato e specializzato, che può contare sulle competenze di oltre 50 dipendenti, tra i quali tecnici del legno-arredamento, laureati in chimica, fisica, biologia, ingegneria e matematica.

I cinque reparti (Meccanico, Superfici, Prodotti finiti, Chimico-Biologico e Fuoco) coprono un vasto campo di prove e ricerche che vengono commissionate sia sui materiali che sui prodotti finiti. Per ogni singolo materiale e prodotto Catas può comprovare l’effettiva rispondenza a specifiche stabilite dal cliente, oltre che la conformità ai requisiti previsti da leggi o norme tramite la verifica delle prestazioni, della sicurezza e della durata dei prodotti.  Da alcuni anni è anche attivo un ufficio tecnico in grado di eseguire simulazioni virtuali delle prove meccaniche. Tutte le prove sono condotte in conformità alle norme europee (EN), internazionali (ISO) e nazionali (UNI, DIN, BS, NF, ASTM, ANSI, eccetera.). A queste si aggiungono quelle effettuate secondo capitolati specifici richiesti dal cliente.

Oltre all’accreditamento di Accredia, il Catas gode di svariati riconoscimenti da parte di enti pubblici (ad esempio quello del Ministero dell’Interno per le prove di reazione al fuoco o gli americani CARB e EPA per l’emissione di formaldeide), associazioni (Bifma, che riunisce i produttori americani di mobili per ufficio) e grandi gruppi privati e catene di distribuzione specializzate nel settore dell’arredo. Catas è anche inserito nell’elenco Cpsc (Consumer Products Safety Commission) per le analisi sul piombo nelle finiture per il mercato americano.