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Collettiva gEnki in mostra allo Spazio Thetis di Venezia fino al 22 novembre

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L’esposizione collettiva gEnki, a cura di Angelo Maggi e di Fu Sen, è parte del progetto espositivo “The 1st Annual METAVERSE Art @VENICE”, ideato da Victoria LU, artista eccentrica, docente e forse la più nota critica d’arte del mondo artistico cinese. Viene ospitata presso lo Spazio Thetis, nei cinquecenteschi edifici dell’Officina Lamierini e della Tesa 106, fino al 23 novembre 2022.

La mostra presenta le ricerche sviluppate congiuntamente da professori, studenti e artisti di Università di diverse parti del mondo, ed è stata promossa dall’ Università IUAV di Venezia e dalla Scuola di Dottorato di Storia delle Arti dell’Università Cà Foscari di Venezia. Si sviluppa attraverso un percorso di installazioni digitali e opere NFT legate alla blockchain, ed è incentrata su un nuovo modello di “curatela autonoma decentralizzata”, secondo i principi del DAO (Distributed Autonomous Organization).

gEnki ha l’intento di coinvolgere il pubblico e stimolare l’apprezzamento delle nuove tendenze dell’arte digitale, mirando in particolare alla Generazione Z, ovvero tutti coloro che sono nati tra il 1995 e il 2009 e influenzati sin dalla nascita dalla tecnologia, dai dispositivi di messaggistica istantanea, dagli smartphone e dai giochi online, conosciuti per questo motivo anche come “Nativi Digitali”. Tra i numerosi artisti partecipanti citiamo: Fei Jun, docente universitario e artista che ha rappresentato la Cina all’edizione 2019 della Biennale Arte di Venezia; Popil, curatrice e designer di animazioni indipendente,
progetto Animated Reality Metaverse Exhibition; A-Duo, cantante e artista musicale; Zhao Xiaoli, pittrice, artista digitale e influencer; Song Ting, artista NFT e studiosa delle antiche tradizioni pittoriche cinesi. Numerosi studenti del Beijing Institute Fashion Technology, progetto Weak Entity Virtual Fashion Series. Liu Jiaying (Crypto ZR), crypto artista e fondatrice di società blockchain.

Genki è un concetto filosofico antico in Cina e Giappone, che si riferisce all’origine del mondo, e rappresenta l’energia vitale che dà vita ad ogni cosa, giustificando i fenomeni di formazione, sviluppo, mutamento e fine. Essere Genki significa dare il meglio di se stessi e creare un legame positivo con le persone. Lo studio del Genki si riferisce alla percezione umana della natura e del mondo, può, quindi, contribuire a far comprendere il legame tra il mondo fisico e il mondo virtuale? Possono varie modalità di interazione immersiva tra persone, cose e ambiente nel Metaverso, creare valore e suggerire un’interpretazione del senso dell’esistenza? Il metaverso sarà il riferimento per realizzare esperimenti di cooperazione incrociata, potenziamento tecnologico, apertura e tolleranza, uguaglianza e libertà, prendendosi cura del futuro, proteggendo l’ambiente, aspirando a un coinvolgimento globale e stimolando interazioni intellettuali e l’immaginazione. Discriminazioni egoistiche e razziste imperversano nel mondo odierno, mentre gEnki vuole indicare un cambiamento, proporre un nuovo modello di aiuto reciproco e di condivisione in cui un’arte senza confini di nazionalità, genere o età, attraverso la sua bellezza, possa dare speranza. Gli Artisti di gEnki si dichiarano come un gruppo di nuovi esseri umani disposti a esistere nell’universo parallelo del Metaverso attraverso l’immaginazione virtuale e al di fuori dello spazio fisico.