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La presidente dell’Associazione degli industriali della provincia di Udine Anna Mareschi Danieli

Confindustria Udine, giudizio positivo su “Sviluppoimpresa”

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Giudizio positivo da parte di Confindustria Udine nei confronti del disegno di legge “SviluppoImpresa” presentato martedì 12 gennaio 2021 dall’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ai rappresentanti delle categorie economiche. 

“Confindustria – commenta la presidente dell’Associazione degli industriali della provincia di Udine Anna Mareschi Danieli – fin dall’inizio, già in periodo pre-Covid, aveva avanzato osservazioni puntuali sulle diverse disposizioni del ddlr n. 123 con proposte mirate a delineare il ruolo insostituibile della politica industriale. Riconosco che diverse delle nostre indicazioni sono state recepite interamente e altre parzialmente. Cito solo le più importanti: promozione della digitalizzazione e riconoscimento del ruolo del DITEDI, tecnologie abilitanti fondamentali e tecnologie emergenti, incentivi all’internazionalizzazione, ruolo di Friulia nel supporto alle politiche di filiera, estensione degli incentivi all’insediamento nei territori montani in situazioni di disagio socio economico, funzioni dei Consorzi di sviluppo economico locale (almeno in parte), sviluppo dell’economia circolare e dell’efficientamento energetico, economia del legno, disciplina della servitizzazione, misure specifiche rivolte al sostegno delle filiere di alcuni comparti (acciaio, automotive, cantieristica e nautica)”. 

“A onor del vero – continua la presidente – devo dire che avremmo voluto un maggiore riconoscimento del ruolo centrale dell’industria per la competitività del territorio, ma aggiungo anche che avremmo potuto ricevere molto meno viste le problematiche che molti nostri colleghi di altre categorie (turismo e commercio in primis) si trovano ad affrontare. Quindi, in logica solidale, apprezziamo i risultati raggiunti”. 

“A nostro avviso – conclude la presidente di Confindustria Udine – restano ancora alcune criticità. Una di queste è rappresentata dalle norme sulla responsabilità sociale d’impresa con riferimento anche alla incentivazione di nuovi modelli organizzativi d’impresa, che potrebbero rappresentare un’interferenza nella autonomia della direzione d’impresa e nella autonoma capacità negoziale delle parti sociali, basate sulla concessione di benefici e di premialità per l’adozione di predeterminate modalità organizzative dei rapporti con i lavoratori. Ma il giudizio complessivo, da parte nostra, è positivo e per questo ringrazio l’Assessore Bini al quale rinnovo il nostro supporto”.