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Ecco deliveryfvg.it, una nuova piattaforma per la “fase 2”

WEB – L’emergenza Covid-19. L’economia che frena. Le chiusure di bar e ristoranti. La voglia di non fermarsi e di contribuire nel 2020 alla ripartenza, a un nuovo inizio. Nasce da qui deliveryfvg.it: «Non è un’idea geniale. È solo ciò che mancava», piace ricordare ai due ideatori del progetto, totalmente “made in Fvg”.

Ma che cos’è deliveryfvg.it? È una piattaforma, anzi, un vero e proprio gestionale, che consente ai ristoratori di iscriversi gratuitamente e proporre il loro menù “a domicilio” oppure “per asporto”. Allo stesso modo consente all’utente finale di trovare, con un solo clic, l’offerta gastronomica che preferisce. A occuparsi della consegna sarà il ristoratore stesso, come del resto in molti stanno già facendo da alcune settimane. In questi giorni è iniziata la fase delle adesioni da parte dei ristoratori, con la piattaforma che entrerà in funzione tra qualche settimana, quando il numero di iscrizioni permetterà una copertura capillare del territorio. 

Deliveryfvg.it, però, ha una peculiarità unica rispetto agli altri: è totalmente gratuita sia per i ristoratori (iscrizione e app), sia per gli utenti (app di utilizzo). Inoltre si propone d’essere capillare, in quanto coinvolgerà anche le più piccole realtà che si trovano nei paesi, non solo in città. E qui sta la differenza sostanziale con le grandi catene che si occupano del servizio a domicilio, operando quasi esclusivamente nei grandi centri abitati e non nelle località più piccole. Accanto a questo sono previste una serie di azioni di comunicazione e marketing coordinate: «Ora tutti stanno cercando di fare il massimo per farsi conoscere, per far sapere al maggior numero di persone possibile cosa propongono. Noi offriamo la possibilità di abbattere questi costi perché ci occuperemo, come deliveryfvg.it, di organizzare un piano comunicativo mirato, geolocalizzato, targhetizzato, così da raggiungere un pubblico realmente interessato a fruire di questi servizi» hanno spiegato i due imprenditori che alle spalle hanno esperienze diverse, uno nella ristorazione, l’altro nel mondo della comunicazione. «Sarà infatti nostro interesse dare loro tutto il possibile per metterli nelle condizioni di incrementare i loro affari, perché a fronte di tutto, chiederemo il 10% sugli ordini ricevuti (quindi sul “venduto”) attraverso la piattaforma».

Tutto è nato da un’attenta riflessione sul nuovo panorama che si sarebbe presentato dopo la chiusura forzata provocata dalla diffusione del Covid-19: «Durante questo complesso periodo di lockdown abbiamo ben presto compreso che ci sarebbero state delle difficoltà per i ristoratori, tra staff in esubero, il distanziamento sociale e via dicendo. Immaginando che gli strumenti a loro disposizione potevano essere l’asporto o il delivery (consegna a domicilio) abbiamo pensato alla piattaforma che offre innanzitutto capillarità sul territorio, elemento, secondo noi, determinante, perché mai come in questo momento, l’unione fa la forza».

INFO – https://www.deliveryfvg.it/ | https://www.facebook.com/deliveryfvg/ |