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Ecco Nuovo Quaderno Cantiere Friuli Uniud: strumenti digitali e progetti per un governo smart del territorio FVG

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UDINE – Una “Balanced Scorecard” per l’UTI delle Valli e Dolomiti Friulane, mirata a una gestione amministrativa al passo con i tempi, ICT per il monitoraggio della qualità dell’aria nell’ambiente urbano, l’uso dei Big Data per favorire il rilancio del turismo nel post pandemia. Sono, questi, alcuni dei progetti contenuti nel quaderno dell’Officina Sistemi Digitali del Cantiere Friuli di Uniud, “Università e nuove tecnologie: strumenti digitali di supporto alle decisioni per il governo smart del territorio”, scritto dai professori Carlo Tasso e Salvatore Amaduzzi, e dall’assegnista di ricerca Luca Cadez, uscito nel 2020 per i tipi di Forum, editrice universitaria udinese.

«L’Information and Communication Technology (ICT) ha un’importanza fondamentale dal punto di vista sociale, economico e per l’erogazione di servizi ai cittadini e per il supporto ai processi produttivi – esordisce il prof. Carlo Tasso, docente di Intelligenza Artificiale al Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche -, e sta inoltre emergendo un nuovo ruolo fondamentale dell’ICT come supporto ai processi di decisione strategica, ottenuto grazie all’elaborazione di grandi masse di dati che permettono di modellare fenomeni complessi prevedendone l’evoluzione. In tale ambito – continua il docente – risulta rilevante l’apporto dell’Università̀ che può̀ mettere a disposizione conoscenze ICT innovative e un approccio multidisciplinare per costruire Smart City e Smart Land. Alcune iniziative dell’Officina riguardano i sistemi informativi di supporto alle decisioni strategiche dei policy maker e il supporto alla Pubblica amministrazione locale per l’analisi e la progettazione di iniziative innovative. Tra queste – ricorda Tasso – la co-progettazione di Udine Smart University City con gli studenti e il Comune di Udine, l’Hackathon per invitare i giovani della città e della regione alla sfida del progettare, l’avvio del Portale del riuso a sostegno di politiche ambientali sostenibili, le attività a supporto della mobilità sostenibile, mirate all’ottimizzazione del servizio di trasporto urbano di Udine, e la proposta di avvio del sistema di monopattini elettrici».

Una delle particolarità del Quaderno, sottolinea il prof. Salvatore Amaduzzi, docente al Dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società̀, è la sua doppia destinazione. «Il volume infatti presenta una prima parte teorica – spiega – che intende rivolgersi in modo immediato anche agli studenti del nostro ateneo, diventando un piccolo manuale di studio per coloro che sono iscritti a corsi di informatica e per tutti coloro che sono interessati a queste tematiche, e offrendo un quadro teorico di riferimento utile e necessario sui sistemi di performance management e di supporto alle decisioni”. Il secondo destinatario, prosegue Amaduzzi, “è rappresentato dagli enti locali, e infatti le proposte riportate nella seconda parte del quaderno sono particolarmente appetibili per i Comuni del territorio, che potrebbero vedere il salto di qualità applicando le tecnologie proposte dall’Officina».

Il coordinatore di Cantiere Friuli, prof. Mauro Pascolini, rimarca che «siamo ancora una volta sulla strada giusta che fa di Cantiere Friuli il luogo privilegiato dell’Università di Udine che dà risposte concrete al Friuli calandosi nelle problematiche, in questo caso, di una gestione nuova ed efficiente del territorio». E conclude: «Sarà particolarmente interessante il confronto con gli Enti locali anche tramite l’ANCI, che dall’inizio è un importante partner del Cantiere».

Tra le proposte progettuali contenute nella seconda parte del volume, una “Balanced Scorecard”, cioè una scheda di valutazione bilanciata a supporto della gestione strategica di un’organizzazione, sia essa un’impresa o un ente territoriale, costruita per la UTI delle Valli e Dolomiti friulane, ma applicabile anche in altre realtà. Il progetto è orientato all’utilizzo di nuovi strumenti per la gestione dei territori, supportati da meccanismi ICT che aiutano i decisori a governare il territorio con una visione a 360 gradi, “ossia non solo utilizzando la tradizionale prospettiva economico-amministrativa – spiega il prof. Tasso – ma considerando anche dimensioni sociali e aspetti legati alla sostenibilità e all’innovazione”.

Un altro progetto riguarda la qualità dell’aria, e si propone di mettere a punto strumenti basati su tecniche di Intelligenza Artificiale e Machine Learning per la costruzione di modelli predittivi applicati in particolare all’andamento dei parametri relativi all’inquinamento dell’aria come ad esempio il PM 2.5, particolato fine. Il progetto utilizza una particolare centralina dotata di sensori in grado di acquisire ogni minuto più di trenta parametri utili a valutare la qualità dell’aria.

Sul versante del turismo, poi, il progetto Big Data che, attraverso l’analisi dei dati riguardanti la posizione dei dispositivi mobili sul territorio, permette di individuare in forma anonima le modalità di spostamento delle persone all’interno di un territorio, monitorare l’utilizzo delle strade, capire quante persone partecipano a un evento pubblico e molti altri aspetti rilevanti per la gestione di traffico, mobilità, trasporti, segnaletica.

Il quaderno è il risultato anche di alcune collaborazioni con l’Officina: Luciano Gallo, già Direttore dell’UTI delle Valli e Dolomiti friulane, Pietro Fontanini, sindaco, di Udine, Giovanni Barillari, assessore comunale di Udine alla Sanità, assistenza sociale, rapporti con l’Università, Maurizio Franz, assessore comunale di Udine alle Attività produttive, turismo e grandi eventi, Luca Caneva dell’Unità operativa tecnica del traffico del Comune di Udine, Legambiente Friuli Venezia Giulia, Eurotech SpA, Associazione ALPI – Associazione allergie e pneumopatie infantili, SAF Autoservizi FVG SpA.