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Festival letterario “Barcolana – Un mare di racconti” al via il 20 ottobre al Castello di San Giusto

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TRIESTE – Organizzato come evento culturale nell’ambito delle manifestazioni che affiancano la Barcolana presented by Generali, la regata triestina che richiama appassionati della vela da tutto il mondo (foto di Atte Grönlund) la seconda domenica di ottobre, voluto dal Presidente della Società Velica Barcola e Grignano Mitja Gialuz, ideato e diretto dal giornalista e scrittore Alessandro Mezzena Lona, con la preziosa collaborazione organizzativa di Anna Wittreich, il Festival “Barcolana – un mare di racconti” dedicato ai viaggi e alla cultura del mare debutta nel 2019. E propone una prima edizione che potrà contare su una trentina di eventi, organizzati con il contributo della Fondazione CRTrieste e del Comune di Trieste.

Viaggiando nel mare grande della letteratura, “Barcolana – un mare di racconti” ha voluto costruire un ponte tra Trieste e l’Europa. Così, mercoledì 2 ottobre, nella prima giornata di incontri del Festival, che verrà inaugurato alle 20 al Castello di San Giusto, sarà ospite Catherine Poulain. Parlerà, alle 21.15, del suo originale e appassionante libro “Il grande marinaio”, pubblicato da Neri Pozza. Per dieci anni, la scrittrice francese ha lavorato sulle navi da pesca dell’Alaska, fino a quando il servizio d’immigrazione americano l’ha scoperta ed espulsa perché era senza permesso di lavoro. Sospeso tra racconto di viaggio, romanzo di formazione, ricerca mistica del rapporto tra uomo e Natura, il libro è il ritratto di una donna minuta e testarda che non ha paura di andare incontro all’avventura.

Dall’Olanda arriverà uno degli scrittori-viaggiatori più amati dai lettori italiani. Jan Brokken, ospite a Trieste venerdì 4 ottobre alle 17.15, è diventato un autore di culto grazie a libri come “Anime baltiche”, ”Bagliori a San Pietroburgo”, ”Nella casa del pianista” dedicato al grande concertista Youri Egorov. Di recente, la casa editrice Iperborea ha pubblicato il suo “Jungle Rudy”, una biografia letteraria dedicata al leggendario avventuriero e pioniere, di origine italiana, che ha dedicato la sua vita alla scoperta e alla mappatura della foresta pluviale dell’Orinoco.

Protagonista di un clamoroso caso editoriale in Slovenia, la scrittrice di Lubiana Bronja Zakelj dialogherà a Trieste, venerdì 4 ottobre alle 18.45, sul suo romanzo d’esordio “Il bianco si lava a novanta”, tradotto da Michele Obit per Bottega Errante Edizioni. Un viaggio nel passaggio traumatico dalla Jugoslavia di Tito al lungo periodo di grave instabilità politica ed economica che ne è seguito, dove prende forma il racconto della vita prima felice, e poi segnata dalla malattia, di una ragazza che non si arrende mai.

Trieste ha sempre avuto un legame forte con i Paesi della vecchia Mitteleuropa. Per questo “Barcolana – un mare di racconti” ha voluto invitare lo scrittore tedesco Daniel Speck, che sarà a Trieste venerdì 4 ottobre alle 18.15. Sceneggiatore di successo, docente e grande viaggiatore innamorato dell’Italia, con il romanzo “Volevamo andare lontano” ha ottenuto un successo così clamoroso da attirare sul suo libro gli occhi della tv. Prossimamente il serial verrà trasmesso anche da RaiUno. Nel nuovo romanzo “Piccola Sicilia” racconta la storia di una famiglia che parte dalla Little Italy della Tunisia per fare ritorno a casa.

Diventata ornai una star come disegnatrice e illustratrice, chiamata a collaborare con testate come il “New York Times” e il “New Yorker”, Olimpia Zagnoli, che quest’anno firma anche il manifesto della Barcolana, dialogherà giovedì 3 ottobre, alle 18.15, con la scrittrice Marina Mander, selezionata tra i 12 finalisti del Premio Strega 2019 con il suo romanzo “L’età straniera” (Marsilio). Spunto dell’incontro è l’omaggio disegnato a Gianni Rodari, l’autore delle “Favole al telefono”, in collaborazione con le Edizioni El in vista del centenario della nascita del grande grande scrittore.

E sempre a proposito di donne, “Barcolana un mare di racconti” ha voluto invitare una delle grandi voci della narrativa italiana contemporanea. Romana Petri due volte vincitrice del Premio Mondello e finalista allo Strega, sarà a Trieste, sabato 5 alle 18.45, per raccontare la saga della famiglia Dos Santos. Iniziata in quel capolavoro che è “Ovunque io sua”, è proseguita quest’anno nei “Pranzi di famiglia” pubblicato da Neri Pozza.

Star indiscussa dell’estate letteraria italiana, con il suo romanzo “I leoni di Sicilia” pubblicato da Nord, Stefania Auci sarà una delle ospiti più attese della giornata di sabato 5 ottobre, alle 19.15. Il libro, che racconta la prima parte della storia della famiglia Florio, è da mesi in testa alle classifiche di vendita.

Considerato uno dei maestri del cinema italiano, ma anche autore di ottimi romanzi, il regista Pupi Avati sarà a Trieste all’inaugurazione del Festival, alle 20 al Castello di San Giusto, e poi alle 21 al Cinema Ariston per raccontare il suo “Signor Diavolo”. Tratto dall’omonimo libro, scritto dall’autore bolognese per Guanda”, dopo il successo del “Ragazzo in soffitta” ambientato in parte a Trieste, il film girato tra la laguna veneziana e le foci del Po è stato un immediato successo ai botteghini cinematografici. Riproponendo, così, il talento di Avati per un tipo di cinema gotico e pieno di inquietudini, che già aveva prodotto autentici gioiellini come “La casa dalle finestre che ridono” e “Zeder”.

E per continuare a parlare di cinema, giovedì 3 ottobre, alle 21 al Cinema Ariston, sarà ospite del Festival il regista Andrea Segre con il suo film “il pianeta mare”, presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia 2019. Racconta la storia di Marghera ascoltando le voci di chi vive questa realtà industriale ogni giorno.

Direttore del Laboratorio di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze, autore con Alessandra Viola di un autentico best seller come “Verde brillante”, Stefano Mancuso sarà ospite del Festival, venerdì 4 ottobre alle 19.15, per una lectio magistralis che ruoterà attorno a temi trattati nei suoi due libri più recenti: “La nazione delle piante” (Laterza) e “Discorso sulle erbe”, realizzato per Aboca in tandem con il fisico e filosofo austriaco Fritjof Capra, che ha legato il suo nome a un saggio di grande fascino come il “Tao della fisica”.

Dal Premio Campiello arriverà lo scrittore che ha vinto l’edizione 2019: Andrea Tarabbia. Giovedì 3 ottobre, alle 17.45, racconterà il suo principe assassino. Quel Gesualdo da Venosa, protagonista del romanzo “Madrigale senza suono” pubblicato da Bollati Boringhieri, in cui ripercorre la storia di un uomo capace di raggiungere vette sublimi con la sua musica, ma anche di ammazzare la moglie e il suo amante a sangue freddo. E sempre in tema di Premio Campiello, al Festival “Barcolana – un mare di racconti” parteciperà anche lo scrittore, classificatosi secondo, che ha saputo raccontare con più coraggio, e disturbante fantasia, il dramma di un’Europa che si sente assediata da masse di profughi. Giulio Cavalli, nel suo “Carnaio”, pubblicato da Fandango Libri, immagina una cittadina del Sud dell’Italia pressata all’improvviso da un’onda anomala di corpi umani. L’incontro con lui è previsto per sabato 5 ottobre alle 18.15.

Per trent’anni compagna del grande regista Mario Monicelli, amatissima dal pubblico del web con le sue vignette eleganti e dissacranti degli “Amori sfigati”, la disegnatrice, stilista e scrittrice Chiara Rapaccini porterà a Trieste la sua “Rossa”. Una favola distopica, pubblicata da La nave di Teseo, in cui immagina un futuro sull’orlo della catastrofe ambientale e umana.

“Barcolana – un mare di racconti” ha voluto pensare anche ai lettori più giovani. Così avrà tra i suoi ospiti due scrittori amatissimi dal pubblico giovane: Andrea Maggi, giovedì 3 ottobre alle 17.15, l’amato professore televisivo che ha spopolato in tivù con il docu-reality “Il collegio”, e di cui Feltrinelli pubblica il nuovo libro “Guerra ai prof”, e Enrico Galiano, mercoledì 2 ottobre alle 20.15, l’insegnante scrittore di Pordenone che con la serie web “Cose da prof” ha superato le diecimila visualizzazioni, e poi ha conquistato migliaia di lettori con i romanzi “Eppure cadiamo felici”, ”Tutta la vita che vuoi” e “Più forte di ogni addio”. Ma ci saranno anche alcuni bravissimi autori di storie a fumetti come Mario Alberti, Luca Enoch, Romeo Toffanetti, Paola Ramella, in un incontro previsto per sabato 5 ottobre alle 18.45. A raccontare i “Navigatori straordinari”, protagonisti della sua graphic novel, sarà Gabriele Musante domenica 6 ottobre alle 18.45.

Affascinantissimo personaggio, traduttore delle “Mille è una notte”, Sir Richard Burton, che è stato anche console britannico a Trieste, verrà raccontato in un nuovo libro edito da Comunicarte e nell’incontro di giovedì 3 ottobre, alle 19.45, che vedrà la partecipazione di Franco Farinelli, Giovanni Modaffari, Sergio Zilli, Riccardo Cepach e Mick Walton.

Foltissima la schiera degli autori del Friuli Venezia Giulia ospiti al Festival. Giovedì 3 ottobre, alle 18.45, toccherà a Pietro Spirito raccontare il suo nuovo libro “I custodi degli abissi”, pubblicato da Ediciclo. Venerdì 4 ottobre, il direttore di Pordenonelegge, poeta e romanziere Gian Mario Villalta porterà il pubblico del Festival a scoprire il suo “Olmo grande”, edito da Aboca. Sabato 5 ottobre, alle 17.15, Pino Roveredo dialogherà sul suo “Ci vorrebbe un sassofono”, pubblicato da pochi giorni da Bompiani. Nicolò Giraldi svelerà la magia delle “Isole del vento” domenica 6 ottobre alle 14.45. E, a seguire, si alterneranno Alberto Garlini, alle 15.45, con “Il canto dell’ippopotamo”, in cui rivive l’amicizia con il grande poeta friulano Pierluigi Cappello, e Erica Bonanni, alle 16.45, con la magia di Trieste racchiusa nei suoi racconti.

Da segnalare ancora un omaggio al “misterioso” Bobi Bazlen, mercoledì 2 ottobre, alle 20,45, che porterà a Trieste Cristina Battocletti, Adriana Ricca e Anna Foà.

Giovedì 3 ottobre, alle 19.15, il Festival accoglierà con grande gioia e curiosità Luca Di Fulvio, lo scrittore italiano che in Germania rivaleggia in fatto di copie vendute con mostri sacri come Dan Brown e Jeffery Deaver. Sabato 5 ottobre, alle 17.45, la giornalista del “Corriere della Sera” Roberta Scorranese inviterà il pubblico al viaggio nel suo Abruzzo, raccontando il libro “Portami dove sei nata” (Bompiani). E ancora domenica 6, alle 16.15, Giovanni Montanaro svelerà un’altra Venezia che si manifesta in tutta la sua bellezza tra le pagine del romanzo “Le ultime lezioni” (Feltrinelli). Una Venezia distonica e futuribile, invece, è quella che racconterà, alle 15,15, Paolo Malaguti sulla scia del suo romanzo “L’ultimo Carnevale di Venezia”, edito da Solferino.

Anche la chiusura del Festival riserva per il pubblico incontri con personaggi di altissimo livello. Alle 17.15, il filosofo Pier Aldo Rovatti analizzerà la realtà del nostro tempo mettendo a fuoco le figure di strani personaggi: gli Egosauri. Alle 18.15, i ricercatori dell’ISMAR-CNR Fabio Raicich e Renato R. Colucci racconteranno i risultati della loro ricerca effettuata nel Golfo di Trieste, analizzando i dati raccolti tra il 1844 e il 1988.

Alle 19.15, Elena Stancanelli darà voce al dramma delle persone che attraversano il Mediterraneo inseguendo un sogno ti libertà, che fa raccontato nel suo libro “Venne alla spiaggia un assassino” (La nave di Teseo).

Gran finale, domenica 6 alle 21, con la lettura scenica di Gioia Battista “Nel mare, Trieste”, realizzata facendo dialogare pagine poco conosciute di grandi autori triestini: da Claudio Magris a Boris Pahor, da Pier Antonio Quarantotti Gambini a Claudio Grisancich, da Furio Bordon a Jan Morris, da Fulvio Tomizza a Stelio Mattioni. In scena, gli attori Patrizia Jurincic Finzgar, Giustina Testa e Lorenzo Zuffi. A seguire, una conversazione sulla candidatura di Trieste a Città creativa per la letteratura dell’Unesco. Sarà presente la scrittrice spagnola Eugenia Rico, Premio Bauer per gli autori emergenti 2018 al Festival Incroci di Civiltà, che ha pubblicato da poco con la casa editrice Elliot il suo romanzo “La morte bianca”, recensito con grande evidenza da Gianrico Carofiglio sull’inserto “Robinson” de “la Repubblica”.