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Edoardo Bennato atteso a Hot in the City

Hot in the City a Trieste con Bennato, Biondi, Bregovic, Dead Daisies, Joss Stone, Larkin Poe…

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Torna Hot in the City, il festival prodotto da Good Vibrations (con la collaborazione dell’Associazione Trieste is Rock per alcuni eventi) e inserita all’interno di Trieste Estate, programmazione estiva del Comune di Trieste, che quest’anno si terrà principalmente al Castello di San Giusto e nel Parco di Villa Sartorio a Trieste. I concerti delle star internazionali Dead Daisies, Goran Bregović, Larkin Poe, Joss Stone, due nomi italiani amatissimi come Edoardo Bennato e Mario Biondi, i progetti dedicati alle cover [Canto Libero (Battisti&Mogol), Magical Mistery(The Beatles), The Blood Brothers (Springsteen), Respect (Aretha Franklin), Big One (Pink Floyd)], lo spettacolo di Andrea Pennacchi volto celebre di Propaganda Live su La7 con il suo “Pojana”, il festival Trieste Calling The Boss: tredici serate per tutti i gusti nella bella cornice del Castello di San Giusto (eccetto un appuntamento al Sartorio). I biglietti sono disponibili online su TicketOne e in regione nei rivenditori autorizzati.

Domenica 3 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

The Dead Daisies

Opening Act: Arthur Falcone Stargazer

THE DEAD DAISIES sono un supergruppo hard & heavy australiano-statunitense nato nel 2012 che vedono alla voce la leggenda del rock Glenn Hughes (Deep Purple).

Il primo nucleo del gruppo si è formato a Sydney, in Australia, dall’incontro tra Jon Stevens e David Lowy. La band ha annoverato tra le sue fila diversi musicisti americani provenienti da Guns N’Roses, The Rolling Stones, Thin Lizzy, The Cult e Whitesnake. Nel 2015 Jon Stevens è stato sostituito dal cantante John Corabi (Mötley Crüe fra gli altri). L’unico membro rimasto fisso negli anni è David Lowy. Nel gennaio 2016 Richard Fortus e Dizzy Reed hanno abbandonato la band per prendere parte alla reunion dei Guns N’ Roses. Il posto di chitarrista è stato preso da Doug Aldrich (ex Whitesnake). Il 19 maggio 2017 The Dead Daisies pubblicano il loro primo disco live, dal titolo “Live And Louder”, che contiene sedici brani registrati durante l’UK/Europe Tour a partire dall’autunno del 2016. Nel novembre 2017 viene annunciato che il celebre batterista Deen Castronovo (ex-Journey, ex-Steve Vai) si unisce alla band per la registrazione del nuovo album, che viene pubblicato il 6 aprile 2018. Il titolo è “Burn it down”. Ad agosto 2019, la band comunica attraverso il proprio sito l’abbandono da parte di John Corabi e Marco Mendoza, impegnati in progetti solisti, e l’ingresso in formazione di Glenn Hughes in qualità di vocalist e bassista. Contestualmente, The Dead Daisies pubblicano in streaming un nuovo brano intitolato “Righteous Days” e annunciano un nuovo album di inediti e relativo tour con il ritorno alla batteria di Brian Tichy (ex Whitesnake, Billy Idol, Ozzy Osbourne, Foreigner). Nel 2021 esce l’album “Holy Ground” e nel 2022 il singolo “Radiance”.

ARTHUR FALCONE’ STARGAZER

Il chitarrista triestino Arthur Falcone, negli anni ‘90 suona in Lettonia, Germania, Inghilterra, Italia e Slovenia. Nel ‘97 suona assieme a Vinnie Moore, uno tra i 4 migliori chitarristi mondiali di shred-rock, in una sua clinic ad Azzano X. Nel giugno del ‘98 è supporter per i Deep Purple nello stadio Grezar di Trieste. Nel 1998 esce il suo primo cd per la Virtuoso Records ed entra in classifica sul Magazine Burrn in Giappone. Partecipa al God’s of Metal italiano. Suona al Deep Purple-Day assieme a Ian Paice. Nel 2001 fa da supporter a John Lawton’s Uriah Heep. Nel 2002 suona assieme al chitarrista Andrea Braido (Vasco Rossi), Nel 2003 con Kiko Loureiro (ex Angra ora coi Megadeth), presso la Casa della Musica di Trieste. Nel 2009 firma un nuovo contratto discografico con la Heart of Steel ed esce il cd “Arthur Falcone Stargazer’ The genesis of the prophecy” – Ospiti: Göran Edman alla voce (ex Yngwie Malmsteen); quattro canzoni vengono cantate da Titta Tani (oltre che cantante è stato anche l’ex batterista dei Goblin di Claudio Simonetti); Mistheria ospite alle tastiere (ex tastierista di Bruce Dickinson degli Iron Maiden) ed infine Manuel Staropoli dei Rhapsody of Fire al flauto. Nel 2011 viene chiamato dall’associazione Trieste is Rock per esibirsi come opening act per L.A. Guns. Arthur è insegnante di chitarra da tanti anni e ha avuto tra i suoi allievi anche Luca Turilli dei Rhapsody. Nell’agosto 2021 il cd “The Genesis of the prophecy” viene eletto dalla rivista giapponese Young Guitar tra i migliori 70 album di sempre del genere neoclassico. Arthur Falcone’ Stargazer: “Straight To The Stars” esce per Elevate Records, con ospiti Goran Edman, Rob Rock, Titta Tani, Mistheria, Alberto Rigoni… 30 anni e più di carriera con all’attivo 900 concerti in tutta Europa, ha suonato con Leghe Metalliche, Devil’s Claws, Halloween, Foxy Lady, La Rox e attualmente con gli Stargazer. Formazione a San Giusto: oltre ad Arthur, Mik Masnec alla voce, Fabio Macini al basso, Sergio Sigoni alla batteria e Lucio Burolo alle tastiere.

BIGLIETTI: POSTO A SEDERE NON NUMERATO 26,00 euro+d.p.

Mercoledì 6 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Canto Libero

Omaggio a Battisti e Mogol

Non un semplice concerto ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della storica accoppiata Mogol – Battisti. Sul palco, un ensemble di musicisti affiatati e già rodati nel corso di lunghe carriere, che portano avanti questo nuovo progetto con grande determinazione e successo e con cui hanno calcato prestigiosi palchi come il Teatro Romano di Verona, il Dal Verme di Milano, l’Olimpico di Roma, il Ponchielli di Cremona, il Goldoni di Livorno e moltissimi altri.

Un grande riconoscimento del loro valore artistico arriva a fine 2015 con uno spettacolo sold out al Teatro Rossetti di Trieste che vede anche la partecipazione straordinaria di Mogol in persona, che dà la benedizione ufficiale al Canto Libero. L’esperienza si ripete ad aprile 2017, quando Mogol torna sul palco con la band nella data udinese per l’ennesimo sold out al Giovanni da Udine, e ad agosto 2017 a Grado, riconfermando un rapporto di stima e collaborazione. Nel settembre 2018 Mogol è di nuovo con Canto Libero al Teatro Romano di Verona, in quell’occasione non ha paura di esagerare dichiarando che la band la prossima volta dovrebbe suonare all’Arena! «Mogol dopo un concerto ci ha detto: avete suonato esattamente come avrebbe voluto Battisti – racconta il frontman di Canto Libero –. È stato uno dei più bei complimenti. Ha apprezzato gli arrangiamenti, ha capito che abbiamo lavorato tanto e siamo riusciti a tirare fuori tutta la musica che Lucio aveva dentro: il blues, il rock, il soul». Con la produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero nasce da Fabio “Red” Rosso «L’idea era partita da me – commenta il cantante – avevo il desiderio di omaggiare il più grande artista della musica italiana. Canto Libero non è una mera copia dell’originale, non ci sono travestimenti per emulare e il pubblico apprezza», con la direzione musicale di Giovanni Vianelli. La band propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due: Canto Libero, infatti, rilegge gli originali mantenendo una certa aderenza ma cercando di non risultare semplice copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere anche tutta l’anima blues e rock che Battisti aveva. Spiega Rosso: «Dopo aver studiato molto la sua musica, Battisti mi ha sorpreso ancor di più. Secondo me, è stato il più grande artista che abbia mai attraversato il panorama musicale italiano, per quantità e qualità di brani. “Un genio della melodia” come l’ha definito David Bowie. E poi, io amo anche la sua voce. Quando sono sul palco, ho grande rispetto per quel che faccio, intendo nei suoi confronti, e spero sempre di farlo al meglio. Di certo ci metto tutto me stesso. E spero di trasmetterlo al pubblico. È uno spettacolo studiato nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso, arrangiamenti curatissimi, dinamiche e scenografie, videoproiezioni. Insomma, ci abbiamo messo il cuore». La voce di Fabio “Red” Rosso, il pianoforte e la direzione musicale di Giovanni Vianelli, le chitarre di Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, Alessandro Sala al basso e alla programmazione computer, la batteria di Jimmy Bolco, le percussioni e la batteria di Marco Vattovani, Luca Piccolo alle tastiere, le splendide voci di Joy Jenkins e Michela Grilli, i video di Francesco Termini e Giulio Ladini e gli eccezionali ingegneri del suono Ricky Carioti(fonico di Elisa e Gianna Nannini) e Jan Baruca rileggono “La canzone del sole”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “E penso a te”… e gli altri grandi successi di Battisti che hanno fatto e fanno tuttora sognare intere generazioni.

BIGLIETTI: PLATEA GOLD 28,00 euro + d.p.
PLATEA A 25,00 euro + d.p.
PLATEA B 22,00 euro + d.p.

Martedì 12 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Magical Mistery

The Beatbox e Carlo Massarini

Una storia magica e misteriosa quella dei Beatles, raccontata magistralmente da uno “storytelling” d’eccezione come Carlo Massarini, ed interpretata dalla tribute band più quotata in Europa, The Beatbox. Carlo Massarini, noto conduttore televisivo e giornalista di grande successo ma soprattutto grande esperto di musica contemporanea, farà da filo conduttore raccontando la storia dei Fab Four ed il loro repertorio di canzoni indimenticabili che verrà fatto rivivere dai fantastici The Beatbox. Uno spettacolo pieno di ricordi e canzoni intramontabili, il pubblico rivivrà la straordinaria epopea dei Beatles, con un’immersione totale nei favolosi Sixties, in un coinvolgente susseguirsi di successi indimenticabili. Gli spettatori verranno coinvolti in un percorso di emozioni tra storie e musica. Nel primo tempo si ripercorrerà la storia dagli esordi al Cavern Club di Liverpool, passando all’Ed Sullivan Show fino al memorabile concerto allo Shea Stadium. Nel secondo tempo invece si racconterà la svolta psichedelica, nella quale scenografie e costumi colorati stupiranno il pubblico. Per ottenere il risultato desiderato nulla è stato lasciato al caso, dalla strumentazione identica a quella usata dai Beatles nei loro storici dischi, ai vestiti confezionati su misura dalla stessa sartoria che li creò per la tournée americana. “Love me do”, “Twist and shout”, “She loves you”, “A hard day’s night”, “Help”, “Yesterday”, “Yellow Submarine”, “Hello Goodbye”, “Sgt Pepper’s”, “Come together”, “Revolution”, “Let it be” e tante alter: il divertimento è assicurato, parola di John, Paul, George e Ringo.

BIGLIETTI: PLATEA GOLD 25,00 euro + d.p.
PLATEA A 22,00 euro + d.p.
PLATEA B 19,00 euro + d.p.

Lunedì 18 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Larkin Poe

Band roots rock americana fondata dalle sorelle Rebecca e Megan Lovell, suonano armonie southern, pesanti riff di chitarra elettrica e slide guitar, per questo sono state definite “le sorelline degli Allman Brothers”. Il loro terzo album “Venom & Faith” è stato nominato ai Grammy Award come miglior disco di blues moderno. Nel 2020 hanno pubblicato “Self Made Man”, primo in classifica blues. Sempre nel 2020 pubblicano “Kindred Spirits”, album di cover (Lenny Kravitz, Neil Young, Elvis Presley, Phil Collins, Elton John…). L’11 novembre 2022 esce il sesto lavoro “Blood Harmony”.

BIGLIETTI: PLATEA GOLD 27,00 euro + d.p.
PLATEA A 25,00 euro + d.p.
PLATEA B 22,00 euro + d.p.

Sabato 23 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Goran Bregović

L’atteso ritorno di Goran Bregović, accompagnato dalla sua “Wedding and Funeral Band”, per un concerto che si preannuncia come una grande festa!

Compositore contemporaneo, musicista tradizionale o rock star, non ha dovuto scegliere, ha combinato tutto per inventare una musica che è allo stesso tempo universale e assolutamente sua.

Bregović porta in sé il melting pot che ha caratterizzato tutto il suo lavoro «Io sono di Sarajevo, sono nato su una frontiera: l’unica dove si incontravano ortodossi, cattolici, ebrei e musulmani. Mio papà è cattolico, mia mamma è ortodossa, mia moglie è musulmana. E mi sento anche un po’ gitano, forse perché per mio padre, colonnello dell’esercito, era inaccettabile che facessi il musicista – un mestiere da gitano – come diceva lui».

BIGLIETTI: PLATEA GOLD 45,00 euro + d.p.
PLATEA A 40,00 euro + d.p.
PLATEA B 35,00 euro + d.p.

29-31 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Trieste Calling The Boss 11esima edizione

CARTELLONE COMPLETO A BREVE

Venerdì 29 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Trieste Calling The Boss 11esima edizione

EDOARDO BENNATO

Musicista e cantautore italiano di Bagnoli, periferia di Napoli. Dopo una esperienza musicale trascorsa a Londra inizia a esibirsi come one-man-band suonando simultaneamente la chitarra, il kazoo e il tamburo a pedale producendo una propria e originale tendenza musicale direttamente influenzata dai grandi nomi del blues e del rock – come Neil Sedaka, Paul Anka, Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Ray Charles ed Elvis Presley – e contaminata da accenti propri della musica mediterranea. Il suo album di debutto è “Non farti cadere le braccia”, pubblicato nel 1973; nel 1977 con l’album “Burattino senza fili” diventa il primo artista italiano a realizzare videoclip e in seguito, grazie a un trionfale tour in giro per l’Italia, diviene il primo cantante nazionale a segnare gli 80 mila spettatori nel celebre stadio di San Siro a Milano; un evento che lo porterà a varcare i confini italiani con il primo tour europeo. Tra gli innumerevoli successi ricordiamo in questa breve biografia la canzone ufficiale dei Campionati Mondiali di Calcio del 1990 “Un’estate italiana”, cantata insieme a Gianna Nannini; brano che rimase nelle hit parade per 4 mesi. Nel 2007 firma la colonna sonora del musical teatrale Peter Pan nella versione italiana; un incredibile successo di pubblico e critica che ha portato il cantautore a produrre una versione inglese delle celebri canzoni tratte dall’album “Sono solo canzonette”, progettando così una nuova versione teatrale in lingua inglese.
Nel 2010 escono due lavori discografici: un Lp completamente inedito dal titolo “Le vie del rock sono infinite”, nel quale è possibile ritrovare l’imprevedibilità e l’acuto sguardo osservatore dell’artista, e MTV Storytellers, una raccolta dei successi più noti ma anche di nuovi brani ri-arrangiati e cantati insieme ad artisti quali Morgan, Roy Paci, Giuliano Palma & The Bluebeaters, i Finley.
A fine ottobre 2015 esce “Pronti a salpare”, 14 brani inediti che riescono a fotografare con sarcasmo e ironia la società in cui viviamo. Il brano che dà titolo all’album vince nel 2016 il premio Amnesty International. Oggi, con all’attivo 28 album, Edoardo Bennato è ancora in piena fase creativa. Nel 2020, in lockdown, realizza con il fratello Eugenio il brano “La realtà non può essere questa”, il cui ricavato è andato completamente all’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli; a novembre è uscito il suo ultimo album “Non c’è”: otto i brani inediti e quattordici canzoni di repertorio, che hanno reso Edoardo Bennato uno dei più grandi artisti della nostra musica. Nel 2021, a 45 anni dalla sua pubblicazione, Sony Music/Legacy Recordings rilancia uno dei più grandi capolavori della discografia rock italiana: “La Torre Di Babele”, album iconico della carriera di Edoardo Bennato e punto di riferimento dell’anticonformismo musicale e ideologico del 1976, in una speciale edizione celebrativa con la rimasterizzazione dei nastri originali e con 16 brani live del ‘76 e ‘77.

IL CONCERTO

Torna il cantastorie che da quarant’anni immortala con le sue canzoni il mondo odierno, fatto di buoni e cattivi, sbeffeggiando i potenti e inneggiando alla forza umana della gente, passando per il più classico tra i sentimenti ispiratori dei poeti della canzone, l’amore. Edoardo Bennato torna live con un concerto ad alto contenuto Rock&Blues proponendo i suoi brani più celebri e una selezione di nuove canzoni tratte dall’ultimo album “Non c’è”. Due ore di musica, video coinvolgenti e l’interazione con il pubblico per un evento da vivere dall’inizio alla fine. Un’esperienza emozionale con brani e melodie che sono entrati a far parte del nostro immaginario collettivo a cui sarà difficile resistere; per ritrovare, attraverso il potere della musica, vibrazioni ed emozioni che fanno bene all’anima.
Ad affiancarlo sul palco ci sarà la BeBand, la formazione storica che lo segue da anni, composta da Giuseppe Scarpato (chitarre), Raffaele Lopez (tastiere), Gennaro Porcelli (chitarre), Arduino Lopez (basso) e Roberto Perrone (batteria).

BIGLIETTI: PLATEA GOLD 23,00 euro + d.p.
PLATEA A 19,50 euro + d.p.
PLATEA B 16,00 euro + d.p.

Sabato 30 Luglio ore 21

Castello di San Giusto

Trieste Calling The Boss 11esima edizione

BLOOD BROTHERS

Tornano a Trieste per il Calling The Boss, i Blood Brothers, una band che fa rivivere l’energia e le emozioni della musica del Boss in maniera assolutamente incredibile per qualità e professionalità, tanto che nell’ultimo anno sono arrivati i complimenti anche di due membri della E Street Band originale e dal produttore dell’ultimo album di Bruce Springsteen. Da segnalare, inoltre, la partecipazione del frontman Francesco Zerbino “Lo Zerbo” (ormai detto “il Bruce Springsteen livornese”) al programma condotto da Carlo Conti “Tali e Quali” su Rai 1 (spin off del talent “Tale e quale show”) che lo ha fatto conoscere e apprezzare al vasto pubblico televisivo.

Gli show sono energici, intensi, emozionanti ed arrivano a durare anche tre ore ma ovviamente sono preparati su misura per il contesto in cui vengono presentati: a teatro diventano più intimi e ricercati, nei festival estivi esplodono di energia e rock’n’roll.

Le show racconterà le grandi storie delle canzoni del Boss comprendendo i grandi successi del cantautore del New Jersey come “Born in The Usa”, “Born To Run”, “Hungry Heart”, “Badlands”, “Dancing in the dark” ma punta anche a sfruttare l’ambiente teatrale per proporre chicche e brani eseguiti pochissime volte dallo stesso Boss.

Un progetto nuovo quello di portare l’energia e la classe di Bruce a teatro, vista l’abitudine dei fan a calcare l’erba degli stadi di tutto il mondo… ma vi assicuriamo che lo show vi regalerà grandi sorprese!

Lo spettacolo è coinvolgente e fa muovere fan da varie zone d’Italia che creano grandi serate di divertimento ed amicizia per condividere un’esperienza che fa stare bene ed in compagnia.

I PROTAGONISTI

I Blood Brothers nascono nel 2013 da un’idea di Francesco Zerbino (voce e chitarra) da sempre appassionato di Bruce Springsteen e della sua musica che dopo essersi diplomato al conservatorio in Percussioni ed aver girato il mondo come batterista, decide di dare inizio a un progetto che va oltre la riproduzione precisa di suoni e movenze tipiche di una tribute band, un progetto che oltre alla ricerca dei suoni e allo studio accurato dei testi, trasmetta forza, sentimenti e passione che gli spettatori possano ricordare a lungo: «Nel corso degli anni ho letto molti libri e visto diversi video sul Boss ed ogni volta scoprivo una cosa in più che mi accomunava a lui, la passione per la moto, quella per il mare e il surf, per le chitarre, quella per la barca a vela. Mi sono sempre sentito in sintonia con i temi toccati dalle sue canzoni. Trasmettono un’energia incredibile. Ho visto un bel po’ di live di Springsteen, e quella volta a Firenze sotto un diluvio universale decisi che doveva essere l’inizio della mia avventura». L’energia, la forza e la tenacia del più grande live performer del rock sono l’ispirazione dei Blood Brothers che nella cura del look, nella scelta degli strumenti musicali e nelle performance live ricercano lo stesso impatto esplosivo. “Blood Brothers” è anche il titolo di una canzone di Bruce Springsteen e come le parole del testo, che parlano di una grande amicizia, così i componenti della band sono uniti da un profondo legame.