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Il dottor Andrea Pividori, per anni medico di famiglia a Tavagnacco, va in pensione. I ringraziamenti da parte di tutta la comunità

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Un curriculum di tutto rispetto per il dottor Andrea Pividori, laureato nel 1985 a pieni voti in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova. Durante il conseguimento della Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Orientamento Sanità Pubblica del 1989, lavora come assistente volontario presso la Medicina d’Urgenza dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Udine e come medico di Guardia Medica presso l’U.S.L. di San Daniele fino al 1991. Dal 1987 al 1991 inoltre è operatore del Progetto del World Healt Org. MONICA (Monitoring cardiovascular di seases) area Friuli.
Dal 17 gennaio 1990 diventa medico di medicina generale per i comuni di Tavagnacco e Pagnacco; il pensionamento arriva il 30 dicembre dello scorso anno, dopo un lungo e ineccepibile servizio assistenziale.
“Desidero ringraziare le persone di questa comunità che si sono affidate a me – commenta il dottor Pividori – e la cui umanità, spesso straordinaria, mi ha restituito molto di più di ciò che ho dato loro. Le loro storie, le loro sofferenze ed il loro coraggio, rimarranno sempre nella mia mente e, soprattutto, nel mio cuore.”
Anche l’Amministrazione comunale ha voluto esprimere il suo ringraziamento per il servizio svolto.
“La quiescenza del dottor Andrea Pividori – commenta il sindaco Moreno Lirutti – è per lui un traguardo meritato e importante ma rappresenta per la nostra comunità la perdita di un valente professionista: in questi anni di attività infatti ha saputo conquistarsi la stima, l’affetto e la riconoscenza delle tantissime persone che ha avuto in cura, sia per la sua competenza ma soprattutto per il suo tratto umano straordinariamente apprezzato.”
“Penso quindi di interpretare il sentire di tante concittadine e concittadini – conclude Lirutti – nell’augurare al dottor Pividori una lunga e felice quiescenza, con la speranza di avere dei sostituti che traggano ispirazione ed esempio dalle modalità con le quali lui ha svolto il suo servizio. Grazie Andrea! Buona vita!”