Al momento stai visualizzando Il Festival del Vento e della Pietra approda a Portopiccolo (Sistiana, Trieste) con due importanti eventi finali domenica 11 luglio
Il rumore del silenzio, scultura di Edi Carrer

Il Festival del Vento e della Pietra approda a Portopiccolo (Sistiana, Trieste) con due importanti eventi finali domenica 11 luglio

  • Categoria dell'articolo:Trieste
  • Autore dell'articolo:
  • Tempo di lettura:3 minuti di lettura

La sesta edizione della rassegna “L’Energia dei Luoghi / Festival del Vento e della Pietra”, organizzata da Casa C.A.V.E. in partenariato con il Comune di Duino Aurisina – Devin Nabrežina e KARSIART Festival, si congeda con due importanti eventi, nati dalla collaborazione con l’Amministrazione comunale e con Portopiccolo.

Domenica 11 luglio, nell’ambito del “White Weekend di Portopiccolo”, a Sistiana, alle 11.00, difronte alla Portopiccolo Art Gallery, è in programma l’inaugurazione – organizzata in collaborazione con Fabio Fonda – delle tre sculture del progetto “Il viaggio della pietra da Aurisina al mondo – Curiose percezioni”. “ Una prima, importante tappa, in collaborazione con l’Amministrazione, il Marketing e la Gallery di Portopiccolo, che ringrazio per la grande attenzione e professionalità” – afferma Fabiola Faidiga, Presidente di Casa C.A.V.E. – “in attesa dell’apertura del Museo Diffuso della Pietra e delle Cave di Aurisina e del relativo parco tematico, che l’Associazione ha proposto durante la tavola rotonda del settembre 2020 e che il Comune di Duino Aurisina  ha subito accolto coinvolgendo il territorio”. 

L’esposizione a Portopiccolo permetterà di apprezzare le tre sculture e il prezioso lavoro svolto dagli artisti Jacopo Bassi, Edi Carrer e Alberto FIorin, nell’ambito della prima edizione delle “Residenze di Scultura Contemporanea – Festival del Vento e della Pietra”, ideate da Fabiola Faidiga e Maddalena Giuffrida, curate dalla critica d’arte Eva Comuzzi. Le sculture sono in pietra d’Aurisina donata da importanti aziende del territorio: Fratelli Cortese, Gramar Marmi, Tecnomarmi di Giorgia Zandomeni. La pietra, estratta da secoli dalle preziose Cave romane è stata impiegata, dall’antichità sino ai giorni nostri, per importanti progetti in tutto il mondo. I tre artisti si sono ispirati all’Altare di Ratchis, realizzato in pietra di Aurisina e conservato nel Museo Cristiano di Cividale del Friuli, rivisitandolo nei temi del presente, attraverso la percezione personale e l’utilizzo di concetti dell’arte e della scultura contemporanea.

Sempre domenica 11 luglio, alle ore 16.00, nella Sala Saturnia del Pavilion di Portopiccolo, si terrà il seminario “Vento e Pietra”, curato dalla fisica Marina Cobal, durante il quale saranno messi a confronto legami diversi di pensiero, scientifico/creativo, globale/locale e di visione futura, in un’ottica di rispetto dei principi fondamentali della Natura. Evento aperto a tutti, con obbligo di prenotazione chiamando il numero 333 4344188 oppure scrivendo una email a casacave.art@gmail.com

Si parlerà di “Venti Spaziali“ con Marina Cobal, professore ordinario di Fisica all’Università di Udine e visiting professor all’ICTP di Trieste, che tratterà in particolare degli aspetti del vento solare, generato dall’espansione nello spazio interplanetario della corona solare.

“Aria di Geologia”, intervento di Aurélie Cimolino, laureata in Scienze geologiche, tratterà di carsismo, stratigrafia delle pietre e curiosità idrogeologiche del nostro territorio, sino ai geotopi come grotte e aspetti paleontologici.

“Mare Primo” di Maria Campitelli, critica d’arte internazionale, presenterà l’opera dell’artista messicano Manolo Cocho, dove la conoscenza scientifica si lega all’opera d’arte come dimostrazione poetica di filosofia e mito, alla ricerca di un nuovo Rinascimento.

“Curiose percezioni” di Eva Comuzzi, critica d’arte, presenterà le opere dei tre citati scultori Jacopo Bassi, Edi Carrer, Alberto Fiorin, sottolineando l’impercettibile e le mutazioni; inoltre si soffermerà sull’opera di umanistica ambientale di Jol Thomson. In mostra, nell’ambito del Seminario, alcune opere dell’artista messicano Manolo Cocho che sono l’anteprima della futura mostra “Mare Primo” presso Portopiccolo.