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“Il futuro dei menestrelli” per Musica Cortese venerdì 5 luglio ad Aquileia

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Il viaggio nel Medioevo attraverso le suggestioni e il fascino delle note di altri tempi prosegue per Musica Cortese – La porta del sogno venerdì 5 agosto: “Il futuro dei menestrelli. Gli antichi musicisti di professione” è il titolo dell’appuntamento al Museo Archeologico nazionale di Aquileia. La serata includerà vari momenti: alle 18.30 sarà possibile fare una visita gratuita del museo, mentre alle 20.30 ci sarà la prolusione “Il mito del Medioevo: l’invenzione del popolo”, a cura di Riccardo Drusi, professore dell’Università Ca’Foscari di Venezia. Seguirà l’esibizione del Centotrecento Ensemble, formato da Renato Scarpellini (danza), Elisabetta Benfenati (pizzichi), Marco Ferrari (flauti e ance), Fabio Tricomi (viella, violino, marranzano e percussioni). Concerti ed eventi collaterali della rassegna promossa da Dramsam – Centro Giuliano di Musica antica sono tutti a ingresso gratuito, con prenotazione consigliata scrivendo a dramsamcgma@gmail.com.

Musico, poeta, attore, saltimbanco: le sfaccettature del giullare si manifestano nella vita pubblica, come elemento multiforme e incontrollabile, capace di creare racconti in cui le leggi sacre vengono sovvertite. Il folle ha il diritto di parlare e il potere di diffondere verità occulte, da divinare e interpretare. Ben si spiega la condanna della Chiesa di Roma verso il teatro e le forme di rappresentazioni pagane, con le discriminazioni che colpiscono i giullari, impedendone di fatto l’integrazione in un ambiente urbano e relegandoli perciò ai margini della vita sociale. Il poeta si guadagna l’appoggio dei nobili grazie alla sua arte e il giullare ne è l’interprete, cantando canzoni. Risulta chiara quindi la discendenza mai interrotta dal mondo pagano, dal teatro allegorico antico e dalla più tarda Commedia dell’arte. I musicisti che affollano la pittura europea dal medioevo fino all’inizio del  ‘500 erano genericamente chiamati Menestrelli; questa categoria era divisa tra “Menetrier”, specialisti degli strumenti a corda e “Piffari”, specialisti per gli strumenti a fiato, tutti insieme partecipi dell’attività principale rappresentata dal “sonar per il ballo”. Il loro repertorio musicale più antico è andato perduto poiché sostanzialmente di tradizione orale. Oggi sono molteplici gli studi che ne individuano le tracce:i possiamo ancora ascoltare nei “taraf” rumeniungheresi, e in tutta la musica tradizionale urbana dell’Europa dell’est.

Musica Cortese, il Festival internazionale di musica antica nei centri storici del Friuli Venezia Giulia, rinnova nella sua edizione 2022 l’indissolubile connubio tra storia, musica, arte e turismo. Il Dramsam – Centro Giuliano di Musica antica, che, dal lontano 1988 ha abituato il suo pubblico all’incontro tra il fascino di note d’altri tempi e la suggestione trasmessa da luoghi insoliti, spesso ancora poco conosciuti, ha preparato un calendario che prenderà le mosse sabato 9 luglio a Gradisca d’Isonzo per concludersi giovedì 29 settembre a Latisana. Un viaggio che permetterà di conoscere la nostra Regione con angolature diverse e affascinanti, con la direzione artistica di Fabio Accurso. Il filo rosso che unirà concerti ed eventi collaterali sarà “La Porta del Sogno”, ovvero “Immaginazione nel Medioevo e immaginazione sul Medioevo”.

Giunto alla 19esima edizione, il Festival Musica Cortese è l’unico in Italia a focalizzarsi sulla musica medievale, tanto da essere un punto di riferimento per gli artisti e gli ensemble di musica antica in Italia e in Europa. Da sempre la rassegna abbina musica storica e siti pertinenti ai repertori proposti, secondo una strategia di reciproca valorizzazione, poiché la musica antica ha bisogno vitale di un’acustica appropriata, quella che appunto solo i siti storici sono in grado di offrire. L’edizione 2022 affronterà il ruolo dell’immaginazione reperibile nei repertori medievali (sogno, utopia, millenarismo, invenzione del romanzo epico come proiezione immaginifica di eventi reali, ecc.) e la perdurante potenza immaginifica nella cultura odierna di un concetto di Medioevo slegato dalla storia e legato piuttosto alla contemporaneità. Questo sarà il senso delle prolusioni ai concerti, a cura del professor Riccardo Drusi, docente di Letteratura italiana all’Università Cà Foscari di Venezia. L’ascoltatore troverà quindi un filo concettuale che poi troverà espressione estetica nel concerto.

Alla Civica Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli saranno proposte visite guidate con la possibilità di ammirare l’esposizione di codici antichi e conoscere la figura del monaco Gottschalk, cui è attribuito un codice presente nei fondi: un’ iniziativa questa a cura di Angelo Floramo, con presentazione dei risultati del laboratorio di Miniatura da lui tenuto presso l’Accademia di Belle Arti “G.B Tiepolo” di Udine. A Gemona avremo invece la presentazione del lavoro degli studenti dell’Istituto Magrini Marchetti sugli statuti comunali antichi di Buia, Gemona e Tolmezzo. Al Kulturni Dom di Gorizia sarà proiettato il documentario riassuntivo “Rammenta, chiaro Isonzo”, progetto incentrato sulle chiesette dell’Isontino italiano e sloveno, un percorso teso a individuare luoghi di culto anche poco conosciuti ma uniti dalla presenza di un’iconografia a tema musicale (moltissimi affreschi tardo gotici ricchi di strumenti musicali anche autoctoni) espressione di una committenza di fedeli povera ma unita dal desiderio di esprimere la propria devozione religiosa; iconografie che trovano poi riscontro nella mostra permanente di strumenti musicali antichi che il Dramsam gestisce nel Castello di Gorizia.

A settembre, infine, prenderà il via “Confini”, il festival dei festival; ideato e gestito dalla rete dei festival che si occupano di Musica Antica in Regione (FEM – Friuly Early Music) si presenta come nuova rassegna autonoma, da tenersi ogni anno almeno fino al 2025 a sostegno di GO!2025, con l’intento di rappresentare un’offerta culturale dedicata alla musica antica a Gorizia. Consisterà di quattro concerti con l’aggiunta di un appuntamento a cura del Coro del Friuli Venezia Giulia.