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Il Ministro per la Ricerca delle Filippine, Fortunato De la Peña, in visita alla Fondazione Italiana Fegato Onlus

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Il Ministro per la Ricerca delle Filippine, Fortunato De la Peña, assieme a una delegazione comprendente il Viceministro Rowena Cristina L. Guevara e il Direttore esecutivo Jaime C. Montoya, ha visitato la Fondazione Italiana Fegato Onlus, nel quadro di un rapporto di collaborazione pluriennale grazie al quale vengono formati ricercatori filippini e portati avanti programmi di ricerca volti alla creazione di una rete epatologica internazionale.
Nel pomeriggio di oggi (venerdì 29.04) sono previsti alcuni importanti incontri istituzionali con il Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e con il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.
“La collaborazione con il Ministero della Ricerca delle Filippine” – ha afferma il presidente della Fondazione Italiana Fegato, Decio Ripandelli – “avviata nel 2021 con la firma di un Memorandum of Understanding (Mou) tra il Dipartimento di Scienza e Tecnologia – Philippine Council for Health Research and Development (Dost-Pchrd), l’Università delle Filippine Manila (Up Manila) e la Fondazione stessa, si è fortemente consolidata, tanto che dovrebbe divenire parte integrante del protocollo di cooperazione scientifica bilaterale tra Italia e Filippine, attualmente in fase di definizione presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale”.
“Nell’ambito dell’accordo,
un perfetto esempio di come l’interazione permetta la formazione di ricercatori e medici nel campo dell’epatologia” – ha spiegato il Direttore scientifico della Fondazione Italiana Fegato, Claudio Tiribelli – “la FIF, istituzione leader nella ricerca traslazionale nelle malattie del fegato, condivide la sua esperienza nello stabilire programmi di ricerca sulle malattie del fegato con le sue controparti filippine. Uno dei principali obiettivi è l’organizzazione del Philippine Liver Network, composto da istituti accademici e di ricerca filippini, coordinati dalla FIF. Il ruolo della FIF nello sviluppo di reti internazionali” – ha aggiunto Tiribelli – è il risultato di una politica educazionale e di ricerca clinica traslazionale che la fondazione ha in atto da molto tempo e che prevede anche la formazione di dottorandi PhD e visiting scientists nei laboratori FIF e nelle strutture cliniche collegate”.
Nel suo intervento, il Ministro Fortunato De la Peña ha evidenziato la validità della collaborazione in essere tra il suo Paese e la FIF, mettendone in risalto le qualità scientifiche e culturali, ma anche umane, come peraltro sottolineato dagli stessi studenti durante le loro presentazioni. Il Ministro ha altresì annunciato “la creazione di una rete di istituti di ricerca dove gli studenti che si stanno formando in FIF potranno tornare e continuare il loro prezioso lavoro”. Questo aspetto è stato anche oggetto di discussione con la rappresentante dell’Università di Trieste, prof.ssa Germana Meroni, con la quale si è convenuto di studiare il futuro incremento del numero di dottorandi filippini.

Attualmente, alla Fondazione sono all’attivo 4 dottorati in biomedicina molecolare e sono presenti 2 ricercatori nell’ambito del “Sandwich Program”. Durante la visita del Ministro per la Ricerca delle Filippine si concluderà proprio il primo programma, con la presentazione dei risultati ottenuti da parte di Inah Marie Aquino, che ha lavorato nella sede di Trieste, e Eric David Ornos, che invece è stato ospite nella sede collegata dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana, sotto la guida della prof.ssa Maurizia Rossana Brunetto.
La Fondazione Italiana Fegato coordina inoltre tre diversi programmi scientifici nelle Filippine: il primo progetto mira a una mappatura accurata dell’ittero neonatale in tutte le Filippine, anche nelle isole più remote. Il secondo programma consiste nel tracciamento delle patologie legate alle infezioni dell’epatite B, malattia largamente diffusa nel sud-est asiatico. Il terzo programma si focalizza invece sull’individuazione della frequenza del fegato grasso nella popolazione, adolescenti inclusi.