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Il piano solo dell’icona del jazz europeo David Helbock omaggia la musica da film di John Williams giovedì 23 luglio al Teatro Verdi di Pordenone per “Open jazz”

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PORDENONE– Sarà una vera e propria icona della scena jazz europea il protagonista dell’appuntamento di giovedì 23 luglio (inizio ore 21.00) al Teatro Verdi di Pordenone con la rassegna TGVP Open jazz 2020. Classe 1984, il pianista David Helbock (foto di Joanna Wizmur) è un giovane e già affermatissimo virtuoso del jazz che dopo aver studiato musica nel Vorarlberg, a Berlino, si è formato con il grande pianista jazz newyorchese Peter Madsen. Completata la formazione in USA, inizia a farsi notare come leader del suo trio suonando nei più importanti festival internazionali, raccogliendo crescenti consensi di pubblico e di critica.

Tra i suoi progetti musicali, spicca quello che porta sul palcoscenico del Verdi, il concerto per piano solo dedicato a John Williams, il grande compositore di colonne sonore, vincitore di Oscar e Grammy che ha firmato alcune delle musiche da film più amate e iconiche degli ultimi decenni. Nel concerto la musica di John Williams viene rivisitata per pianoforte attraverso il prisma del jazz. «È stato con me per quasi tutta la mia vita – ha spiegato Helbock parlando di Williams – Ricordo ancora chiaramente quando da bambino ho visto “ET” innumerevoli volte ed ero affascinato da quella creatura essere extra-terrestre e dai suoi amici umani, Oppure “Jurassic Park”, così come non dimenticherò mai il fascino e la paura quando ho visto lo squalo per la prima volta in “Jaws”. Queste sono state tutte esperienze profondamente emotive per me e la colonna sonora è sempre stata una componente fondamentale». Per Helbock, l’efficacia della musica di John Williams per il cinema nasce dalla sua capacità di saper scrivere melodie che toccano profondamente il cuore e creano emozioni. Per esempio, “Hedwig’s Theme” da “Harry Potter” è una melodia semplice ma incredibilmente intensa. E così il tema di “Schindler’s List”. «Williams è un compositore da film della vecchia scuola rispetto a compositori più moderni – racconta ancora Helbock – che si concentrano molto meno sulla composizione musicale, ma piuttosto sugli effetti e sulla ricchezza sonora. Io ho fatto ogni genere di cose con la musica di John Williams. L’ho riarmonizzata, ho usato indicazioni di tempo diverse e molto altro, in modo che la mia voce potesse fluire naturalmente. Ma nonostante tutte le alterazioni, la melodia rimane sempre riconoscibile. Gran parte del processo di adattamento è stato fatto in modo intuitivo, guidato dalle emozioni che i film hanno suscitato in me»

Una lunga e intensa cavalcata nelle musiche da film firmate da uno dei più acclamati e prolifici autori di musica per il cinema è quindi al centro di questo terzo appuntamento con la rassegna che sta riunendo al Verdi di Pordenone alcuni tra i nomi più celebri della scena jazz europea e internazionale. Dopo David Helbock, la rassegna si concluderà giovedì 30 luglio con il Trio TrePuntoDue. I brani del loro programma, da George Gershwin a Claude Bolling e Paul Schoenfield, rappresentano un ponte ideale tra classica e jazz, due generi che nel tempo hanno sempre saputo convivere in armonia ed equilibrio.

Ad arricchire di gusto le serate di TGVP Open Jazz il ristorante “Al Gallo” che affianca il teatro con una speciale proposta culinaria per una ripartenza tra cultura e armonia dei sapori tutta dedicata al pubblico del Verdi. Lo chef Andrea Spina ha pensato ad un menu ad hoc che potrà essere degustato ad un orezzo speciale dai possessori del biglietto (info e prenotazioni 0434.521610)

Info e biglietti presso la biglietteria del Verdi e online sul sito del teatro: 0434 247624