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Il grande pianista e direttore tedesco Alexander Lonquich (foto di Ivan Urban Gobbo)

Il Progetto Beethoven propone un concerto giovedì 21 luglio a Trieste con Alexander Lonquich e l’Orchestra LaFi di Milano

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Giovedì 21 luglio è in programma il secondo concerto sinfonico del Progetto Beethoven della Società dei Concerti Trieste, inserito nel cartellone di Trieste Estate del Comune di Trieste.

In programma al Castello di San Giusto, alle 21, dalle mani del grande pianista e direttore tedesco Alexander Lonquich (tra i numerosi riconoscimenti il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” come miglior solista del 2016 e il “Premio Edison” in Olanda), il concerto per pianoforte e orchestra n. 3, in cui per il M° “la formula solista/direttore dovrebbe agevolare un approccio “cameristico” all’opera, nella scia delle prime esecuzioni dove non esisteva la figura del direttore moderno, e dove Beethoven sta trasformando l’ombra di Mozart in un discorso molto personale” e la Sinfonia n°8 in Fa maggiore op. 93, tra le sinfonie  in cui si percepisce maggiormente la forza vitale della musica di Beethoven e che per Lonquich trattasi di “una originalissima rivisitazione della sinfonia pre beethoveniana in una chiave “neoclassica” dove si prefigurano già delle tecniche stravinskiane”.

Insieme a lui LaFil di Milano a Trieste  in residenza in questi giorni per dare vita alle opere del compositore tedesco nei luoghi friulani.

Il concerto all’aperto, in caso di condizioni meteo avverse si terrà al Teatro Lirico “G. Verdi”.

Biglietti anche online su https://biglietteria.ticketpoint-trieste.it oppure Ticket Point Trieste in Corso Italia, 6 e la sera del concerto a partire dalle ore 20 presso il Castello di San Giusto.

Alexander Lonquich è nato a Trier, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei.
La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto in passato con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista. Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (come miglior solista del 2016) e il “Premio Edison” in Olanda.
Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si è esibito in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Norvegia e USA. Inoltre, nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C.P.E. Bach a Schumann e Chopin, del quale ha inciso, su un pianoforte Erard insieme a Philippe Herreweghe, il Concerto in fa minore per il Frederick Chopin Institute.
Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova – con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart – e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.
Di particolare rilievo è stato, nella primavera 2009, il progetto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI nel quale, in cinque differenti concerti, è stata presentata l’integrale delle Sinfonie di Schubert accostate ai Concerti per pianoforte di Beethoven. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista.
Alexander Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero: è stato “Artist in Residence” nella stagione 2015/16 presso la NDR Elbphilharmonie Orchester (Orchestra della Radio della Germania del Nord) di Amburgo, e poi nell’edizione 2017 del Festival della Primavera di Praga, dove si è esibito anche nel ruolo di solista e direttore con la Camerata Salzburg. È frequente ospite di festival di rilievo internazionale, tra i quali Schubertiade, Lockenhaus, Mozartwoche Salzburg in Austria, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspiele e Sommerliche Musiktage Hitzacker in Germania.
Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. In seguito ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita di Holliger e un CD interamente dedicato a Schubert, insieme a Carolin Widmann. La sua pubblicazione del 2018, un doppio CD per l’etichetta Alpha-Outhere intitolato “Schubert 1828” e contenente le Sonate D958, D959 e D960, ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica e, nel febbraio 2019, ha ricevuto il prestigioso “Preis der deutschen Schallplattenkritik 2019”. Nel 2020 è stato pubblicato un doppio CD, in collaborazione con Nicolas Altstaedt, contenente l’integrale delle Sonate per violoncello e pianoforte e le Variazioni di Beethoven (Alpha Classics).
Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo master-class in Europa, Stati Uniti ed Australia.
Ha collaborato inoltre con l’Accademia Pianistica di Imola, l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia.
A partire dal 2014 è Direttore Principale dell’OTO – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione anche come solista, contribuendo alla formazione dei giovani musicisti ed all’ampliamento del repertorio dell’ensemble. Nel luglio del 2020 Alexander Lonquich è stato nominato Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole. Dal 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.

LaFil – Filarmonica di Milano è una nuova orchestra in cui generazioni diverse di artisti si incontrano e si riconoscono in un progetto innovativo di diffusione della musica. Un’orchestra a formazione flessibile: le sue prime parti provengono dalle più importanti istituzioni musicali italiane e internazionali (Orchestra del Teatro alla Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai, Berliner Philharmoniker, Wiener Philharmoniker, MET – Metropolitan Opera House, Concertgebouw Orkeste, Gewandhaus Orchester, Mahler Chamber Orchestra e formazioni cameristiche nazionali). Ad esse si affiancano giovani strumentisti, selezionati tra le eccellenze musicali del futuro.
Un progetto in cui l’orchestra diventa un incrocio di competenze che creano risultati di altissimo livello artistico e umano, in un costante scambio di suggestioni e influenze.
Tra i progetti realizzati ad oggi ricordiamo l’integrale delle Sinfonie di Schumann al Palazzo delle Scintille di Milano e “Tutti pazzi per Brahms” alla Sala Verdi del Conservatorio di Milano, entrambi diretti da Daniele Gatti. LaFil sotto la direzione di Marco Seco è stata inoltre protagonista di due residenze a Sestri Levante e dei concerti di apertura e chiusura di Bookcity Milano 2019 e 2020.
Nel 2021 LaFil ha realizzato il tour Musica nei Parchi, sotto la direzione di Marco Seco, eseguendo concerti a Citylife Milano, a Trieste ospitata all’interno del palinsesto estivo della Società dei Concerti, a Brescia e Bergamo invitata dal Festival Pianistico Internazionale e al Teatro Due di Parma.
Sempre nel 2021, LaFil ha realizzato il nuovo progetto Musica nei Quartieri (la cui terza edizione si è svolta nell’aprile 2022) durante il quale per 10 giorni ha abitato il Municipio 6 di Milano con incontri, conferenze, prove aperte, concerti da camera e con il concerto finale diretto da Stéphanie Praduroux al Teatro Puntozero Beccaria, concepito all’interno della programmazione di Bookcity Milano 2021.
LaFil ha debuttato al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, come orchestra in residenza, sotto la bacchetta di Marco Seco il 5 e 6 marzo 2022, iniziando così il rapporto con il Teatro a pochi mesi dalla sua riapertura. Il programma ha inaugurato il progetto Mendelssohn che è proseguito il 23 aprile con un concerto d’archi sotto la guida del primo violino, spalla dell’orchestra e cofondatore Carlo Parazzoli e il giorno successivo con il debutto a Milano di Felix Mildenberger e del violinista Daniel Lozakovich. Il concerto diretto da Leopold Hager ha chiuso il progetto il 5 maggio scorso.
Rai Radio 3 ha dedicato uno spazio per l’orchestra intitolato “I venerdì con LaFil”, dove sono stati trasmessi tutti i concerti che LaFil ha realizzato a Milano.
LaFil si dedica sin dalla sua origine anche alla realizzazione di concerti da camera nei più prestigiosi contesti, tra i quali spiccano, nella città di Milano, le sale del Castello Sforzesco, le Gallerie d’Italia e, per ultimo, il Museo Bagatti Valsecchi. In questa splendida cornice, all’interno della rassegna “Stasera al museo – Nel segno delle donne”, i musicisti dell’Orchestra in diverse formazioni hanno approfondito la figura e il talento di Fanny Mendelssohn e le opere a lei dedicate dal fratello Felix.