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La cantautrice friulana Carol truccata con maestria dalla makeup creator Vittoria Zuccarello e immortalata con capacità innovativa dal fotografo Davide Kay Paderni

La cantautrice friulana Carol esce allo scoperto con il suo primo brano “My best disease”, arrangiato da Simone Empler

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Si è fatta apprezzare  interpretando alcuni successi blues rock in occasione del 50 esimo anniversario di Woodstock prendendo parte ad alcuni spettacoli in Friuli Venezia Giulia e ultimamente partecipando ad una puntata a sorpresa al programma televisivo The Big Show condotto da Enrico Papi. Carolina Barbiera, in arte Carol, ha subito lasciato il segno grazie a una voce che non si dimentica. 

La friulana Carol, che nel 2014 inizia a studiare anche musicoterapia affascinata dal grande potere della musica, comincia a praticare canto sotto la guida di Barbara Errico e della scuola The Groove Factory di Udine. Nel 2019, grazie ad un contest di canto, incontra il romano Simone Empler (uno dei giudici di gara), producer, sound engineer ed ex studente della cappella Sistina (esperienza, quest’ultima, che permette al musicista di ottiene una piccola parte nel celebre film Il talento di mr. Riplay). ‌Simone e Carol diventano non solo compagni di vita, ma stretti collaboratori e insieme iniziano a lavorare a diversi pezzi. Nel dicembre del 2021 Carol si distingue vincendo una borsa di studio per cantautori presso una scuola di Roma, facendosi notare da alcuni importanti addetti ai lavori. 

Ora Carol esce allo scoperto con un singolo scritto da lei in lingua inglese ed arrangiato dal suo compagno Simone dal titolo “My best disease”.

“È frutto di un pezzo nato anni fa grazie all’aiuto di alcuni amici, ispirato ad un sogno ricorrente sul diavolo e successivamente rielaborato con maggiore consapevolezza, sia per quel che riguarda lo studio della musica che per il testo, ovviamene in inglese – afferma la cantautrice -. L’ho restaurato e gli ho dato una nuova luce grazie soprattutto  all’esperienza e al talento di Simone”.

Il brano racconta le difficoltà e le insidie che si celano dietro ad una malattia cronica, di quel senso di impotenza e dipendenza che si è costretti ad affrontare e superare con tutte le proprie forze. Vuole essere però un incoraggiamento all’accettazione delle sfide e a mantenere il controllo anche nelle situazioni più buie.

Il mood noir del brano fonde il pop blues con l’elettronica in un perfetto abbinamento con le tematiche trattate, esaltate dalla voce inconfondibile di Carol.

Il prossimo obiettivo di Carol è quello di organizzare un concerto di beneficenza a favore della ricerca e di portare  la musica all’interno degli ospedali,  grazie al tirocinio di musicoterapia, con lo scopo e la speranza di portare un po’ di sollievo a chi soffre.

 Per ascoltare “My best disease”:

Spotify

https://tinyurl.com/2fzh65zy

Apple Music

 https://tinyurl.com/ym6rxa8f

YouTube Music

https://youtu.be/1Rhq5Q9St0o

Se volete sostenere Carol e seguire i suoi prossimi lavori: 

https://www.instagram.com/carolmusic_/