Al momento stai visualizzando La giornalista serba Tatjana Đorđević Simić presenta “Il pioniere” sulla guerra e le sue conseguenze nei Paesi della ex Jugoslavia martedì 8 marzo per Triestebookfest

La giornalista serba Tatjana Đorđević Simić presenta “Il pioniere” sulla guerra e le sue conseguenze nei Paesi della ex Jugoslavia martedì 8 marzo per Triestebookfest

  • Categoria dell'articolo:Trieste
  • Autore dell'articolo:
  • Tempo di lettura:3 minuti di lettura

“Quello che fatica a scomparire è l’odio che si annida tra i popoli (…), un odio atavico e cieco che guarda con sospetto persino l’amore”: si parlerà dei Paesi della ex Jugoslavia in occasione della presentazione del libro di grande attualità “Il pioniere” (Besa Muci, 2021) della giornalista di origine serba Tatjana Đorđević Simić, ultimo evento del Triestebookfest – Parole in viaggio, martedì 8 marzo, alle ore 18.00 all’Antico Caffè San Marco, organizzato in collaborazione con Cizerouno & Varcare la frontiera.Un romanzo in cui, grazie allo sguardo del protagonista, lucido e impietoso, si ritrova la bellezza sopita e mai perduta di un Paese sfregiato dalla guerra ma alla costante ricerca del proprio riscatto.

L’autrice dal 2006 vive a Milano, scrive per Al Jazeera Balkans, per la versione in serbo della BBC e per «La Stampa». Collabora con alcune riviste di geopolitica italiane e internazionali e con la fondazione Gariwo (la foresta dei Giusti, acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide) che si impegna di prevenire i genocidi e le atrocità di massa nel tutto il mondo. Dal 2020 al 2022 è stata presidente dell’Associazione della Stampa Estera di Milano.

Il pioniere

Boško è al suo primo giorno di scuola, quando fa giuramento al Presidente Tito, morto da anni, diventando così un suo pioniere. Ancora non sa quanto questo momento segnerà la sua vita. È poco più che adolescente quando scoppia la guerra in Jugoslavia. La situazione lo costringe a trasferirsi in Italia, lasciandosi tutto alle spalle.
Boško è uno straniero alla ricerca della propria identità: da sradicato osserva le ingiustizie e le contraddizioni di un Paese, il suo, che oramai non esiste più. Quello che fatica a scomparire è l’odio che si annida tra i popoli che lo costituivano, un odio atavico e cieco che guarda con sospetto persino l’amore. Un romanzo in cui, grazie allo sguardo del protagonista, lucido e impietoso, si ritrova la bellezza sopita e mai perduta di un Paese sfregiato dalla guerra ma alla costante ricerca del proprio riscatto.

Cizerouno & Varcare la frontiera

Cizerouno dal 2001 valorizza le produzioni culturali contemporanee, anche attraverso l’analisi e la divulgazione della storia e delle vicende di un territorio “allargato” che ha nel Friuli Venezia Giulia il suo baricentro. Arte, storia, letteratura, architettura, culture materiali e immateriali, teatro, nuove tecnologie e rigenerazione urbana, progetti educativi, sono alcuni degli ambiti in cui abbiamo sviluppato progetti e alleanze culturali in questi venti anni di attività.

Dal 2011 con il festival “Varcare la frontiera” porta avanti un progetto di ricerca sui temi delle identità. Attività multidisciplinari, unione di diversi pubblici, utilizzo di linguaggi differenti con la volontà di essere una piattaforma promotrice di reti sempre più estese.

INFORMAZIONI

In base alle norme sanitarie vigenti, a tutti gli eventi del Festival si accede solo con prenotazione obbligatoria al +39 3314373087 (anche via WhatsApp), con Green Pass rafforzato e mascherina FFP2.