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“L’anima buona di Sezuan” con Monica Guerritore giovedì 16 gennaio al Teatro Comunale di Cormons

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CORMONS – “L’anima buona di Sezuan” sarà il prossimo appuntamento al Teatro Comunale di Cormons, giovedì 16 gennaio 2020, alle 21. Il testo di Bertold Brecht, nella traduzione di Roberto Menin, e avrà per protagonista Monica Guerritore, anche regista dello spettacolo, regia ispirata all’edizione del 1981 di Giorgio Strehler. Una produzione firmata da La Contrada e ABC Produzioni che vedrà in scena, accanto alla Guerritore, Matteo Cirillo, Alessandro Di Somma, Enzo Gambino, Nicolò Giacalone, Francesco Godina, Diego Migeni e Lucilla Mininno.

Nella capitale della provincia cinese del Sezuan giungono tre dèi alla ricerca di qualche anima buona e ne trovano solo una, la prostituta Shen Te, che li ospita per la notte. Il compenso inaspettato per tale atto di bontà è una tonda sommetta, mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene. Ma il compenso è accompagnato dal comandamento di continuare a praticare la bontà. La povera Shen Te apre una tabaccheria e si trova subito addosso uno sciame di parassiti, falsi e veri parenti bisognosi, esigenti fino alla ferocia, da cui è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo, Shui Ta, spietato con tutti. A complicare la situazione però interviene l’amore…

Nell’ Anima buona di Sezuan – spiega nelle note di regia Monica Guerritore –  c’è un piccolo popolo di abitanti di un luogo che è tutti i luoghi del mondo: essi appaiono come buffi, straniti e imperiosi ‘personaggi’ più veri e precisi che nel mondo reale. Nel mio spettacolo sarà forte l’influenza del mio Maestro: soprattutto nel concetto che l’essere umano si rappresenta perché, attraverso la rappresentazione, qualcuno lo capisca, lo accolga, lo compianga e forse gli dia una soluzione finale. Nell’Anima Buona c’è tutta la tenerezza e l’amore per gli esseri umani costretti dalla povertà e dalla sofferenza a divorarsi gli uni con gli altri ma sempre raccontati con lo sguardo tenero e buffo di chi comprende. In questi anni durissimi solo il teatro può raccontarci dal di dentro, rendendoci consapevoli delle maschere ringhianti che stiamo diventando. Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia.

Prevendite lunedì dalle 17 alle 19 e un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.