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Le Giornate di Luca Pacioli e Leonardo Il 24 e il 25 agosto a Palazzo Coronini, occasione per ammirare il manoscritto sugli scacchi

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GORIZIA, 22 agosto 2019 – Alla fine del 2006 la notizia del suo ritrovamento aveva fatto rapidamente il giro del mondo: il trattato sugli scacchi del famoso matematico rinascimentale Luca Pacioli, considerato da secoli perduto, era inaspettatamente riapparso nella Biblioteca della Fondazione Coronini, a Gorizia. L’interesse fu subito enorme perché è risaputo che Pacioli nel corso della sua vita era stato in contatto con numerosi artisti del tempo, ma in particolare aveva stretto un solido rapporto di amicizia e collaborazione con Leonardo da Vinci, che aveva realizzato per lui disegni di solidi e poliedri che illustrano una delle sue opere più importanti, il trattato “De divina proportione”. Proprio il legame con Leonardo e la sua epoca ha consentito alla Fondazione Coronini di incentrare sulla valorizzazione e sulla conoscenza del manoscritto di Luca Pacioli il progetto “La scacchiera di Leonardo” che si si è aggiudicato il primo posto nella graduatoria del bando istituito dalla Regione per il cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci, grazie alla collaborazione con l’Associazione èStoria, il comune di Gorizia e molte altre istituzioni e associazioni. Al trattato sugli scacchi saranno dedicate le  Le giornate di Luca Pacioli e Leonardo”, speciali visite a tema all’interno di Palazzo Coronini che saranno proposte anche sabato 24 e domenica 25 agosto alle 18. Il costo del biglietto è di 5 euro, con prenotazione obbligatoria (tel. 0481 5333485, email: info@coronini.it). L’intento è di raccontare, con l’ausilio di pannelli, la storia e il ruolo di Luca Pacioli nella cultura del Rinascimento, il suo legame con Leonardo da Vinci e con altri famosi artisti dell’epoca, l’importanza del manoscritto nell’evoluzione e nella storia degli scacchi, le ipotesi e le teorie avanzate su una possibile collaborazione di Leonardo alla realizzazione dei disegni che illustrano l’opera. Nel corso della visita sarà anche possibile vedere il manoscritto originale, che, seppure prestato in anni recenti per importanti mostre a Urbino e a Borgo Sansepolcro, a Gorizia è stato esposto per l’ultima volta nel 2007.