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LimaCorporate al tempo del coronavirus: l’azienda entra nella fase 2 e porta gli stipendi al 100% durante la cassa integrazione

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SAN DANIELE DEL FRIULI – LimaCorporate ha incontrato i rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali FIM CISL, FIOM CGIL, UILM UIL, UGL Metalmeccanici e le RSU aziendali, per regolamentare la Fase 2 dell’Emergenza 2020 legata al Covid-19 ed ha raggiunto un accordo che prevede di prorogare l’utilizzo degli strumenti messi a disposizione dello Stato. Pertanto, dal 18 maggio LimaCorporate procederà a rinnovare la Cassa Integrazione per altre 9 settimane per i siti in Italia. Per le filiali estere si utilizzeranno le forme di ammortizzatori sociali localmente disponibili, in forma analoga a quanto effettuato finora. Ma ci sarà un’importante differenza, con il supporto degli Azionisti e dell’Advisory Board, LimaCorporate integrerà al 100% la retribuzione di tutti i lavoratori nei Paesi dove l’azienda è presente per le prossime settimane. Sarà dunque garantita l’integrazione al 100% per i lavoratori che accederanno alla cassa integrazione in Italia o ad analoghi ammortizzatori sociali disponibili nei diversi Paesi dove Lima è presente el’integrazione verrà corrisposta direttamente con il cedolino paga del mese di competenza. “Questa scelta pone in primo piano l’estrema attenzione e la sensibilità degli azionisti e dell’organizzazione nei confronti dei nostri dipendenti. I nostri collaboratori sono il cuore dell’azienda ed a questi vogliamo ridare e rafforzare il senso di appartenenza,” spiega Luigi Ferrari CEO di LimaCorporate.

L’azienda di Villanova di San Daniele del Friuli (www.limacorporate.com) sta anche predisponendo la propria strategia per la Fase 2 che dovrà svolgersi all’insegna dell’attenzione alle regole e del rispetto delle disposizioni. “Personalmente resto un convinto assertore della prudenza e della cautela e rimango del parere che sia necessario continuare ad avere massima cura di noi tutti, dei nostri partner, dei nostri stabilimenti e del nostro business,” prosegue Ferrari. È proprio sulla base di questo principio che il rientro in azienda per i di pendenti di LimaCorporate si svolgerà in maniera progressiva e graduale, seguendo criteri legati alla criticità delle operazioni svolte, monitorando costantemente la situazione e confermando la soluzione dello smartworking, visti gli ottimi risultati ottenuti fino ad ora.

Come ulteriore passo per ridare sicurezza e stimolare tutti verso l’uscita dalla crisi, l’azienda ha già preannunciato che è allo studio un nuovo sistema incentivante che prevede la rimodulazione degli obiettivi per il 2020.

“Stiamo finalmente assistendo ad una ripresa del nostro business, e ci aspettiamo recuperi di fatturato crescenti nel corso dei prossimi mesi. Dobbiamo dunque essere pronti a ripartire con energia ed entusiasmo, elementi fondamentali per affrontare la ripresa” conclude infine il CEO di LimaCorporate.