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Lo spettacolo pirotecnico di Ferragosto saluta il 59° Festival di Majano. Superate le 150 mila presenze

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Quasi un mese di eventi, un calendario capace di unire grande musica internazionale, iniziative culturali, sportive, decine di eventi aperti a tutti e un’offerta gastronomica strepitosa: tutto questo e molto altro è stata la 59° edizione del Festival di Majano, fra le rassegne più amate dell’estate del Friuli Venezia Giulia, capace di superare anche quest’anno le 150 mila presenze, obiettivo straordinario per un piccolo centro collinare come quello di Majano. Questa fortunatissima edizione 2019 si concluderà ufficialmente giovedì 15 agosto, quando, alle 23.55, il cielo di Majano sarà illuminato di mille luci e colori con il grande spettacolo pirotecnico (foto di Alessandro Plos), momento di saluto e di arrivederci al 2020 con l’edizione numero 60. A condurre il pubblico verso i fuochi di mezzanotte ci penseranno, dalle 21.00 in Piazza Italia, gli Exes, in concerto. Tutte le info su www.promajano.it .

Decine dunque gli eventi lungo le 17 giornate di festa con la grande musica a fare da filo conduttore lungo tutto il calendario. Spettacolari sono stati i concerti degli idoli rock inglesi The Darkness – serata resa poi indimenticabile dalla band che ha festeggiato fino a tarda notte con i fan nei chioschi del Festival – del re dell’indie pop Calcutta e delle leggende prog Jethro Tull. Ottime conferme sono arrivate anche dai Pink Sonic e dall’ 80 Festival, per non parlare delle moltissime proposte a ingresso libero divise fra il grande palco dell’area Concerti e il secondo stage di Piazza Italia. Moltissime le presenze di visitatori dall’estero, a maggioranza provenienti da Austria, Slovenia a Croazia, una dimostrazione di come il festival abbia saputo crescere negli anni e superare, anche in termini di promozione, i confini nazionali.

Di grande livello anche l’offerta culturale proposta, con ben due prestigiose mostre d’arte: quella dell’artista friulano Giordano Floreancig dal titolo “Siamo qui per bellezza” (alla Sala Ciro di Pers) e quella della Scuola Mosaicisti del Friuli dal titolo “Mosaici Contemporanei” (Palazzo delle Esposizioni). Bellissimo appuntamento è stato poi quello della consegna del Premio Pro Majano, che ogni anno celebra un’eccellenza friulana nel mondo. Lo scorso 25 luglio, in una gremitissima Piazza Italia, il premio è andato a Don Alessio Geretti, già Delegato Episcopale alla Cultura e curatore delle mostre di San Floriano di Illegio. Grande novità della 59° edizione sono state anche le due gite, una nel cividalese e una nel pordenonese, di “A spasso con il Festival sulla Strada del Vino e dei Sapori”, per coprire paesaggi, ascoltare storie, assaggiare vini, birre e prodotti tipici del territorio su una strada che fa incrociare natura, cultura ed enogastronomia.

Apprezzatissima è stata poi l’offerta gastronomica della rassegna. Fra le pietanze più richieste c’è stato il Filetto del Festival, la costata di manzo, la wiener snitzel cucinata dagli “Amis di San Martin”, le specialità austriache e bavaresi del biergaten, il galletto allo spiedo, il prosciutto di Trieste e gli arrosticini. Un menù ampissimo che includeva anche i sapori di Carnia con il frico, i cjarcions e gli gnocchi. Cucina attenta a tutti quella del Festival, che ha visto anche quest’anno la presenza delle proposte healty food di Integraldo (www.integraldo.bio).

L’appuntamento con il Festival di Majano si rinnova al 2020, per raggiungere un altro grande obiettivo, quello della 60° edizione.