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Mestieri della scena, il trucco

“Mestieri della scena”, sul palcoscenico della formazione cultura e artigianato insieme. Iscrizioni entro venerdì 15 ottobre

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Da un lato i custodi di antichi saperi manuali capaci di trasmettere alle giovani generazioni la propria esperienza. Dall’altro, chi quei saperi e quelle abilità ha deciso di portarli su un palcoscenico. Due mondi, quello artigiano produttivo e quello della creazione artistica, che ora s’incontrano secondo quel sistema di forte interrelazione e interscambio necessario nelle fasi di ideazione e realizzazione di uno spettacolo teatrale.

Si chiama “Mestieri della scena” il nuovo progetto messo a punto da Teatro Club Udine, insieme con Confartigianato Imprese Udine e la preziosa collaborazione con l’Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia, che si pone come obiettivo offrire a giovani under 35 un percorso di esperienza e conoscenza artistica e tecnica, teorica e pratica, di quelle relazioni e quei procedimenti che compongono il complesso e affascinante meccanismo che porta alla produzione di uno spettacolo teatrale.

È già un successo
Aperte qualche giorno fa le domande di partecipazione (il termine ultimo scade il 15 ottobre), la risposta è stata già un successo. Tante, oltre cinquanta, infatti, le richieste di iscrizione arrivate al Teatro Club da parte di giovani studenti e studentesse della provincia.

“Il progetto – spiega il responsabile artistico di Teatro Club dei progetti educativi, Francesco Accomando– doveva partire nel 2020, ma a causa della pandemia viene proposto ora grazie a restrizioni meno pesanti. L’intento – prosegue – è di aggiungere un nuovo tassello all’impegno di Teatro Club nell’offrire alle nuove generazioni un’importante occasione di crescita, educazione al teatro, conoscenza e opportunità di sbocco nel mondo del lavoro”.

“Storicamente – commenta il presidente di Confartigianato Imprese di Udine, Graziano Tilatti – l’artigianato e il mondo del teatro sono sempre stati collegati tra loro. Con questo progetto, che abbiamo sposato con entusiasmo, oltre a valorizzare questo rapporto storico culturale, ma anche economico, vogliamo creare un ponte verso le ragazze e i ragazzi per valorizzare le opportunità occupazionali, sia autonome che come dipendenti, che ne derivano”.

“Vogliamo puntare i riflettori – racconta la presidente di Teatro Club, Alessandra Pergolese – non solo sugli attori o sui registi, ma su tutti gli altri professionisti del mondo dello spettacolo teatrale così penalizzati negli ultimi anni dalle restrizioni dovute alla pandemia. L’intento è far conoscere ai giovani le professioni artigianali, ovvero tutto quel variegato e importante mondo che sale sul palcoscenico, ma dietro le quinte. Senza di loro – conclude – uno spettacolo non potrebbe andare in scena”.

Chi sono i maestri di scena e i maestri artigiani
In questa edizione pilota del progetto, i mestieri da conoscere da vicino, per avvicinarsi così ai segreti, alla storia e alle tecniche della professione, sono stati suddivisi in diversi ambiti: scenografia, scenotecnica e macchinistica, ma anche costumi e sartoria, così come trucco e parrucco, disegno luci, impianti e apparecchiature di illuminotecnica. Non potevano mancare le musiche di scena, effetti sonori e, infine, la gestione del pubblico, accoglienza e la gestione delle emergenze.

A chi è rivolto il progetto
Non solo studenti. Già, perché il mestiere dell’artista si può perfezionare o si può imparare anche dopo aver intrapreso un diverso tipo di formazione scolastica. Ma anche un giovane artigiano può, d’altro canto, avvicinarsi al mondo del teatro mettendo così il proprio sapere “al servizio” dell’arte. È così che “Mestieri della scena” si rivolge a under 35 studenti o già diplomati delle superiori, giovani in procinto di inserirsi nel mondo dell’impresa artigiana o, ancora, ad apprendisti artigiani.

Shakespeare, una scelta non a caso
Per evitare che il percorso sia generico e per calarlo, come effettivamente succede, in uno specifico
progetto di allestimento, è prevista poi l’ideazione e la realizzazione quanto più completa possibile di una scena dal “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare. La scelta di tale testo è motivata dalla grande libertà creativa e interpretativa che offre, oltre a una suggestione legata al nostro tempo. Si parla, infatti, di un’epoca di discordia, anche in presenza di una “nube pestilenziale”, che si conclude con il raggiungimento di una nuova armonia.

Le fasi del progetto
Dopo la definizione dei partecipanti, da novembre i giovani verranno divisi in gruppi di lavoro e incontreranno i rispettivi maestri, sia nella nuova sede del Teatro Club in via Dante, sia nei laboratori artigiani. Da qui al palcoscenico vero e proprio, in un teatro messo a disposizione dall’Ert Fvg, in cui i gruppi svolgeranno tutte quelle operazioni che costituiscono la fase di allestimento di uno spettacolo. Ma si sa, il teatro è fatto di circuitazione. Ecco che allora la macchina organizzativa, armi e bagagli, maestri di scena, artigiani e attori, si sposterà verso un altro teatro, il Palamostre di Udine, per provare l’esperienza del debutto.

Domani ultimo giorno per le domande d’iscrizione
Come ricordato, il termine ultimo per inviare la propria domanda di partecipazione è la mezzanotte del 15 ottobre. Per informazioni è possibile contattare la segreteria del Teatro Club Udine telefonando al 340 3225908 o inviando una email all’indirizzo info@teatroclubudine.it