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Mostra Giampaolo Coral “Musica su tela” al Verdi di Pordenone. Mercoledì 27 novembre inaugurazione e presentazione del catalogo della mostra.

PORDENONE – Viene riallestita da mercoledì 27 novembre 2019 nel foyer del Teatro Verdi la mostra dedicata alla pittura del compositore triestino Giampaolo CoralMusica su tela”, la prima di una serie di esposizioni con cui il Verdi vuole portare all’attenzione del suo pubblico artisti ed opere legati, a vario titolo, alla dimensione teatrale e musicale.

La mostra – che resterà aperta ad ingresso libero in tutte le giornate di spettacolo – è ancora curata dallo storico e critico dell’Arte Fulvio Dell’Agnese ma in questa riapertura amplia i suoi contenuti affiancando ai dipinti di Coral la personale lettura dell’esposizione da parte degli allievi del liceo artistico Enrico Galvani di Cordenons attraverso una serie di produzioni grafiche e video.

È quasi istintivo leggere le partiture del Coral musicista come lo sviluppo di un progetto grafico, che articola il suono attraverso una costruzione propriamente visiva. Le note non sono mai pura decorazione di raccordo fra il diletto della pittura e la dimensione di lavoro del compositore: come nella scrittura musicale, il pentagramma e le varie annotazioni si articolano come sistema segnico capace di strutturare fisicamente l’immagine.

La vita del compositore triestino Giampaolo Coral, che inizia a comporre giovanissimo ed esordisce in Germania con la sua prima opera orchestrale – il Requiem per Jan Palach e altricinquant’anni fa, nel 1969, è completamente intrisa della sua arte, musicale e pittorica. Nella grande casa di Monika e Giampaolo Coral, a Trieste, le porte sono quasi tutte dipinte: i vetri o la struttura sono stati immancabilmente trasformati in supporto per un tessuto di linee, simboli e colori.

Elemento ricorrente nella pittura di Giampaolo Coral è un filo di orizzonte solcato da battelli in navigazione. Niente di strano, si dirà, per un artista che viveva a Trieste, e della cui scrittura orchestrale si è affermato che “crea processi ad onda, dove la musica si gonfia a causa di figure accumulate o si distende”. Ma la sensazione è che i comignoli fumanti dei bastimenti vengano osservati dal pittore con un tenero disincanto alla Pessoa: le navi, il mare, sono emblemi di un lungo viaggio nella musica, verso quella che Coral definiva la sua “isola interiore che sta nel mondo, ma è lontana dal rumore del mondo”. 

“L’ambizione – spiega il presidente del Verdi Giovanni Lessio – è quella di non costruire semplicemente mostre di artisti visivi all’interno di un teatro, ma di prolungare la vibrazione della messa in scena e dell’interpretazione, che del teatro pervade gli spazi, nelle riflessioni pittoriche, fotografiche, plastiche firmate da chi al palcoscenico o alla dimensione concertistica è strettamente legato da affinità elettive o consumate militanze professionali”.

Particolarmente rilevante per il progetto la collaborazione con il liceo artistico E. Galvani di Cordenons, ai cui studenti erano stati, appunto commissionati una serie di commenti visivi sull’esposizione che adesso vengono esposti assieme alle opere.

In occasione dell’inaugurazione di mercoledì alle 17.30 – presenti il presidente del teatro Giovanni Lessio, il curatore Fulvio Dell’Agnese, il dirigente scolastico del liceo artistico Galvani Enrico Quattrin e gli studenti del Galvani – la presentazione del catalogo della mostra.