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Nuovo Visionario, sabato 26 settembre inaugurazione ufficiale: la casa del cinema di Udine presenta le sue 5 sale super tecnologiche

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Questa è una storia che si può raccontare in molti modi. Per esempio, cominciando dalla fine. E allora bisogna raccontare la storia del Visionario cominciando dall’ultimo cantiere, quello dell’ampliamento e della ristrutturazione, quello che ha preso un grande cinema con 3 sale e ha restituito alla città un grande cinema da 426 posti con 5 sale super tecnologiche: Astra (già attiva dal dicembre 2019 con 173 posti), Minerva (52 posti), Saletta (27 posti), Ferroviario (74 posti), Eden (100 posti).

I lavori, seguiti dall’ingegner Stefano Guatti (direzione), dagli architetti Paolo Piccinin e Marco Roboni (progetto architettonico) e dall’ingegner Ermanno Simonati (RUP) per il Comune di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia, si sono aperti nel maggio del 2019 e hanno coinvolto moltissime imprese del territorio coordinate dalla Friulana Costruzioni per 14 mesi complessivi (non contando i 2 del lockdown). Lo scavo ha raggiunto i 7 metri di profondità e il parcheggio davanti all’edificio è stato eliminato per lasciare spazio a un’area verde destinata al cinema all’aperto e ad altri eventi. L’accesso sarà pedonale mentre il parcheggio sarà trasferito sul lato Ovest mantenendo i posti auto (una cinquantina). Anche gli interni della struttura, grazie allo Studio Marco Viola, sono stati riletti e ripensati con uno stile di design filologico che rivede il passato adattandolo a un’idea moderna e  dinamica.

Per quanto riguarda la sicurezza, il distanziamento tra le poltrone delle sale verrà garantito dalle Butterfly, cioè gli elegantissimi separatori ad ala di farfalla brevettati dall’azienda internazionale di seating Lino Sonego. Il pubblico, inoltre, sarà “accolto” all’ingresso del Visionario da Modula, il totem-gioiello di Idea Prototipi che ospita un termoscanner per misurare la temperatura e un dispenser di gel igienizzante.

Se la Fondazione Friuli ha reso possibile il rinnovamento della Minerva e della Saletta, la Ferroviarioe la Eden sono tra le poche sale in Italia ad essere dotate di un proiettore 4K. La Eden, inoltre, è una delle 36 sale in Italia dotate di Atmos: il sistema surround, sviluppato dalla Dolby, che trasforma l’audio in una “bolla sonora” tridimensionale. Un’esperienza completamente immersiva grazie a cui il pubblico, come mai prima d’ora, si ritrova al centro dell’azione mostrata sullo schermo.

Questa, dicevamo, è una storia che si può raccontare in molti modi, e un altro modo per raccontarla è cominciare dall’inizio: Cioè dall’estate del 1992. Quando l’architetto Leonardo Miani – su commissione del Centro Espressioni Cinematografiche – realizza e firma una “Proposta di ristrutturazione del fabbricato dell’ex cinema Asquini ad uso centro culturale delle arti visive e cinematografiche”. Un progetto davvero modernissimo, e al tempo stesso accuratamente filologico, che fece da primo seme e germogliò 14 anni più tardi sotto il segno del CAV – Centro per le Arti Visive (nato appositamente per il Visionario dalla sinergia tra il Centro Espressioni Cinematografiche, la Cineteca del Friuli e il Comune di Udine). Se il Visionario ha visto la luce nel 2004, dunque, trasformando in centro culturale l’ex casa littoria disegnata dal celebre architetto Ermes Midena costruita negli anni Trenta, il nuovoVisionario prende il volo nel difficilissimo 2020, sempre sotto il segno del CAV.

Come sarà il Visionario del futuro? Sarà un Visionario… sempre più Visionario, amplificando il suo lato idealista e sognatore! Più sale, appunto (il circuito udinese, contando il Cinema Centrale, raggiunge ora un totale di 7 sale). Più film, quindi maggiore possibilità di differenziare la programmazione. Più spazio per i giovani, con titoli scelti ad hoc. Senza, ovviamente, dimenticare la video-installazione immersiva Omnirica, allestita nel foyer da Delta Process, e l’attività della Mediateca “Mario Quargnolo”, intitolata al grande critico udinese e ospitata nell’abside del Visionario con una collezione di oltre 8 mila tra libri e riviste specializzate e oltre 11 mila tra Dvd e Blu-ray (la maggior parte del materiale è disponibile al prestito, tesserandosi gratuitamente). La struttura ospita 2 sale di consultazione video totalmente oscurate e dotate di schermi da 42 pollici.

Le nuove tecnologie porteranno nuova qualità alla visione e se ne accorgeranno gli spettatori quando vedranno i restauri in 4K di Accattone di Pasolini o Fino all’ultimo respiro di Godard: un’autentica resurrezione! Assieme ai grandi classici, naturalmente, ci saranno anche titoli pop: Assassinio sul Nilodi Kenneth Branagh, il girl power targato Marvel di Black Widow o la nuova avventura di Bond, James Bond in No Time to Die godranno infatti del marchio Atmos. Senza svelare già le sorprese che arriveranno in sala a Natale, proseguiranno le rassegne sull’arte e i film in lingua originale. E mentre attendiamo il ritorno dei maestri, su tutti Nanni Moretti con Tre piani e Wes Anderson con The French Dispatch, le sale sono già popolate dai titoli d’essai che provengono da Venezia e Berlino e da progetti indipendenti che, senza l’ampliamento, forse non avrebbero visto la luce… del proiettore.

L’inaugurazione ufficiale del nuovo Visionario è fissata per sabato 26 settembre 2020. Si comincia alle 18.00 con il saluto delle autorità e si prosegue, alle 19.30, con lo spettacolo-evento Col tempo, sai, di cui saranno protagonisti il giornalista Massimo Cotto e il cantautore Piero Sidoti (nell’ambito del Festival Frattempi). Non un semplice concerto, non un semplice reading, ma una preziosa ballata per narratore, voce e chitarra prodotta da Fuorivia e dedicata a Gianmaria Testa. Un viaggio che tocca Parigi e Genova sull’onda dei massimi chansonnier per (ri)scoprire chi erano e, soprattutto, per ricordarci chi siamo.