Sabato 2 aprile 2022 alle ore 18.00 sarà inaugurata allo Spazio SV – San Vidal di Venezia (Scoletta di San Zaccaria – Campo San Zaccaria, Castello 4683) la mostra Jeux d’Amour di Pietro Beretta, a cura di Roberta Reali, visitabile fino al 29 maggio 2022.
Saranno presentate a Jeux d’Amour diverse serie dell’Artista come la sua Box Art Collection (2014-2016), un insieme di più di settanta opere, brillante esito del sodalizio artistico intrapreso negli anni Novanta con la moglie Annagret Engelberger, architetto d’interni.
Le opere della serie traggono ispirazione dalle correnti artistiche del Novecento, dai Fauves al Cubismo, dall’Astrattismo all’Art Brut e Pop art, dal Nouveau Réalisme alla Cracking Art, e sono realizzate utilizzando come supporto delle cassette lignee di vini pregiati.
Un’altra serie presente in mostra affronta alcuni temi della storia contemporanea in modo ironico, quali il conflitto in Vietnam e la guerra fredda, l’animalismo, l’ecologia, il pacifismo e la denuncia dell’infibulazione femminile in Africa.
Con la repentina scomparsa della moglie, avvenuta nel 2017, la produzione artistica di Pietro Beretta sembra interrompersi, in quanto Beretta e sua moglie procedevano nel loro fare artistico come una “singolarità collettiva” nei loro Jeux d’Amour e d’arts and crafts, all’insegna dell’incontro tra la vita e l’arte – come testimoniano le quattro originali sedie “africane” presenti in mostra. Dopo due anni di silenzio l’Artista ha, invece, realizzato una nuova serie che sarà in esposizione a Jeux d’Amour. Proprio in occasione della mostra sarà esposta per la prima volta integralmente la nuova serie di ritratti psicologici ed “espressionisti” Sguardi, già in parte presentata nel 2020 al Museo civico di Ascona e al Café Imagina Gallery di Venezia. La serie di ritratti verrà riproposta durante la mostra allo Spazio SV come una grande installazione parietale: una sorta di flusso di coscienza visivo che rappresenta i tòpoi dell’ esperienza artistica e umana del pittore, dal raffinato espressionismo novecentesco alla Street Art, attraverso le gamme rarefatte e accese dei pigmenti scoperti durante i suoi viaggi in Marocco, fino ai numerosi ritratti di donna, una ricerca del volto di Annagret, compagna di vita e Musa.
