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Andrea Zanzotto

Pordenonelegge, un progetto dedicato agli autori di Nord-Est e alle loro città. Giovedì 24 novembre giovedì 24 novembre a Pieve di Soligo focus su Andrea Zanzotto

Un progetto per approfondire grandi autori dell’area di nord-est, in rapporto ai propri luoghi e alla propria città: questo il filo rosso del progetto Conoscere, incontrare: uno scrittore, una città“, ideato e promosso da Crédit Agricole FriulAdria e Fondazione Pordenonelegge.it, per avvicinare i lettori a rilevanti figure letterarie del nostro tempo e ai luoghi che questi scrittori hanno vissuto e raccontato nelle loro opere. Dopo una prima tappa dedicata alla città di Padova e allo scrittore veneto Ferdinando Camon, si prosegue con l’omaggio a uno dei più gradi poeti italiani, Andrea Zanzotto, al centro dell’incontro in programma giovedì 24 novembre a Pieve di Soligo, nel Fondaco del Gusto – Cortile Municipio alle 18.30. Sul filo rosso “Andrea Zanzotto, una poesia terrestre e cosmica”: converseranno  il ricercatore e saggista Matteo Giancotti e il poeta Luciano Cecchinel. Entrambi hanno preso parte alla realizzazione del docu-video girato a Pieve di Soligo, nei luoghi vissuti e amati da Andrea Zanzotto, che sarà presentato per l’occasione: una produzione in cui Zanzotto stesso a raccontarsi attraverso documentazioni video, introdotte da una presentazione del poeta e scrittore Gian Mario Villalta. La partecipazione è libera e aperta alla città ma è necessaria la prenotazione a segreteria@pordenonelegge.it. Info 0434.1573100.      Celebrato e amato in tutto il mondo, omaggiato con innumerevoli traduzioni anche in giapponese – alle quali, spiega Gian Mario Villalta, Andrea Zanzotto si incuriosiva molto, per l’originalità dei caratteri giapponesi con cui venivano restituiti i suoi versi – il poeta di Pieve di Soligo «a soli 30 anni – racconta Villalta – cominciava a pubblicare per Mondadori, sostenuto dai grandi come Ungaretti, Montale e Sereni. Ma a differenza degli altri, Andrea Zanzotto non decise mai di spostarsi per andare a vivere a Roma, Milano, o nelle realtà in cui erano le grandi case editrici. Zanzotto non si è mai mosso da Pieve di Soligo. La percezione e la geografia dei luoghi intorno a lui era legata inestricabilmente alla sua sensibilità umana e artistica». E il tema della lingua fu per Zanzotto decisamente centrale: «se l’italiano era la lingua della sperimentazione – sottolinea Luciano Cecchinel – il dialetto veneto gli dava un senso di soggettività, permetteva di misurarsi col quotidiano e con le radici».  “Conoscere, incontrare: uno scrittore, una città” proseguirà raccontando altri Umberto Saba nella sua Trieste, Antonia Aslan a Venezia e Goffredo Parise a Ponte di Piave, nella Biblioteca Comunale della Casa Parise. Le cinque docu-produzioni realizzate sono disponibili per tutti, sul canale YouTube di Fondazione Pordenonelegge.