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Pordenonescrive torna dal 1º febbraio al 1º marzo con Nadia Terranova, Loredana Lipperini ed Emanuele Trevi docenti insieme ad Alberto Garlini e Gian Mario Villalta

Cosa sarebbe il Gattopardo, senza una Sicilia così irredimibilmente decadente sullo sfondo? Come può il romanziere scavare negli “sguardi” più intimi e celati della sua narrazione, destreggiarsi nei dialoghi e gestire le voci dei propri personaggi, calibrare l’ingombrante oppure discreta “presenza” dell’io narrante, trovare nella dimensione reale quel “fantastico” capace di aggiungere emozione alla storia? Ci sono scelte che ogni scrittore affronta, mentre si misura con l’impostazione di un romanzo: ecco che dal primo febbraio al primo marzo 2022 arriva pordenonescrive 2022, l’edizione n.° 13 della Scuola di Scrittura promossa da Fondazione Pordenonelegge, intitolata “Viaggio al cuore delle storie”, come sempre affidata alla cura degli scrittori Alberto Garlini e Gian Mario Villalta. «Per il secondo anno – spiega Alberto Garlini – pordenonescrive si svolgerà online, facendo tesoro di un’esperienza digitale nata in pandemia e che si apre a narratori di qualsiasi latitudine, ma che resta estremamente “tangibile” e operativa fra i partecipanti e i docenti, grazie a un’intensa attività di laboratori ed esercizi che fanno seguito alle lezioni frontali. Trattare la genesi e scrittura del romanzo permetterà di affrontare concretamente le questioni connesse ai meccanismi creativi e alla narrazione di una storia nella sua interezza».

Pordenonescrive 2022 prevede 18 ore di lezione su zoom (in orario 18.30/20.30), iscrizioni dal 30 novembre ed entro il 24 gennaio 2022 alla mail fondazione@pordenonelegge.it seguendo le indicazioni consultabili sul sito www.pordenonelegge.it  Info e dettagli tel 04341573100, https://www.pordenonelegge.it/tuttolanno/scuola-di-scrittura/pordenonescrive-2022.
Le lezioni si svolgeranno tutte attraverso la piattaforma zoom. I link verranno inviati agli iscritti a ridosso degli incontri.

LEZIONI D’AUTORE, INTEGRATE DAI LABORATORI.
Nadia Terranova approfondirà uno dei primi problemi che si trova ad affrontare un romanziere, un momento tecnico della scrittura: l’ambientazione del romanzo, vista non solo come spazio passivo di azione, ma soprattutto come spazio delle possibilità psicologiche e morali dei personaggi, dove si intrecciano le relazioni tra luoghi ed esistenza., la descrizione come colonna vertebrale della storia.Alberto Garlini si occuperà invece di “sguardi”, cioè della capacità di andare oltre i pregiudizi e le ideologie di un’epoca, mettendo a fuoco una figura di romanziere che dovrebbe occuparsi proprio di ciò che non si vede, di ciò che è nascosto, scrostando la narrazione da ogni forma di consolante autoappagamento. Loredana Lipperini racconterà come non solo il mondo reale si nutre naturalmente di dimensioni fantastiche, ma soprattutto come queste dimensioni siano una forma potente del nostro immaginario: immettere sguardi legati alla presenza del sovrasensibile può portare alla narrazione un potente valore aggiunto. Dei dialoghi e della narrazione scandita dalle voci dei personaggi parlerà Gian Mario Villalta esplorando le tecniche e le possibilità mimetiche dello stile che li migliorano e avvicinano il personaggio al suo parlato, dal secco dialogo hemingwayano allo scambio “filosofico”. Infine l’ultimo vincitore premio Strega, Emanuele Trevi, ci regalerà una lezione su una particolare modalità di rapportarsi alla letteratura che è molto vicina alla sua indole di scrittore, e che inoltre riscontra un grande successo: l’autofiction. Passando per l’officina dei suoi stessi romanzi, e analizzando altri grandi romanzieri contemporanei da Carrere a Modiano, Trevi si interrogherà sul fatto che dire io in una narrazione non è così semplice come sembra, implica infatti uno sguardo e una distanza, e un uso accorto dello stile per rendere vicini al lettore, ma anche alla nostra stessa esperienza, memoria e affetto.