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“Positivi al cambiamento” con Alessandro Grassani conclude lunedì 29 giugno “Venti minuti con il CRAF”

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SPILIMBERGO – Si conclude lunedì 29 giugno 2020 alle 19.00 “Venti minuti con il CRAF”, il format di live talks su facebook ideato dal Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo. A chiudere la prima serie di incontri sarà il fotografo Alessandro Grassani(sua la foto in apertura), autore del progetto “Environmental migrants – the last illusion” che il CRAF ha selezionato per la 34esima edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia. 

La mostra, già esposta a New York al Palazzo delle Nazioni Unite, sarà visitabile gratuitamente nella chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento dal 4 luglio al 6 settembre. “Ci prepariamo al primo grande evento della rassegna – afferma il direttore Alvise Rampini – questo incontro live ci aiuterà a presentare l’autore al nostro pubblico”.

L’appuntamento online, intitolato “Positivi al cambiamento”, al quale parteciperanno anche il responsabile delle pagine Cultura & Spettacoli del Messaggero Veneto, Oscar D’Agostino, e il direttore del CRAF, costituisce un’anticipazione del claim “change” scelto per la 34esima edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia: “Abbiamo bisogno di cambiamenti, soprattutto dopo la pandemia – afferma Enrico Sarcinelli, presidente del CRAF –per migliorare la sopravvivenza del nostro pianeta e dell’uomo. Forse la fotografia ci può aiutare a coinvolgere un’ampia platea di cittadini con i quali condividere riflessioni e possibili azioni verso un futuro più sostenibile”.

Grassani durante il lockdown ha realizzato per il New York Times un servizio dedicato all’Italia durante Covid-19: “È una prerogativa della fotografia testimoniare la realtà e ricordarcela un giorno – commenta – le immagini dell’Italia durante la pandemia saranno davvero preziose tra qualche anno, come formidabili documenti di un Paese che, ci auguriamo, recuperi presto la sua vitalità”.

“Venti minuti con il CRAF” riprenderà a fine agosto con nuovi protagonisti: “Avremo altri ospiti, come sempre fotografi, giornalisti, docenti universitari, direttori di musei e fondazioni legate alla fotografia – conclude Rampini – l’entusiasmo che il pubblico ci ha dimostrato in queste settimane ci spinge a continuare i nostri meeting virtuali”.