Al momento stai visualizzando Premio Giacomo Casanova all’attore Giuseppe Battiston. La consegna venerdì 12 luglio al Castello di Spessa

Premio Giacomo Casanova all’attore Giuseppe Battiston. La consegna venerdì 12 luglio al Castello di Spessa

  • Categoria dell'articolo:Gorizia
  • Autore dell'articolo:
  • Tempo di lettura:11 minuti di lettura

GORIZIA – Va all’artista Giuseppe Battiston il Premio Casanova 2019, “per la sua cifra stilistica personale, inconfondibile e seducente, intessuta di sapida leggerezza e di profonda empatia per l’anima umano. Per aver spesso valorizzato, con le sue interpretazioni, la sana cultura del vino come strumento di socializzazione e convivialità”. Classe 1968, Giuseppe Battiston sarà premiato venerdì 12 luglio 2019, nella splendida corncie del Castello di Spessa a Capriva del Friuli, in occasione della 17^ Serata Casanova che prenderà il via alle 20.30.Ancora una volta, dunque, la seduzione – questa volta in rapporto al teatro e al grande schermo – sarà al centro del Premio Giacomo Casanova, promosso dall’Associazione culturale Amici di Giacomo Casanova con l’Azienda Castello di Spessa e Civibank. Battiston sarà introdotto al pubblico della serata dal critico cinematografico Gian Paolo Polesini, che dialogherà con lui, e sarà premiato dal vicepresidente di Civibank Andrea Stedile e dal presidente di Castello di Spessa Soc. Agricola a.R. L. Loretto Pali.  Battiston è senz’altro uno degli attori più amati, e più rappresentativi del cinema italiano contemporaneo. Premio Ubu 1997, 2008 e 2009, Premio David Donatello 2000 per “Pane e Tulipani”, 2009 per “Non pensarci” e 2011 per il film “La passione” che gli è valso anche il Premio Alberto Sordi Bif&st 2011, ha lavorato con i più significativi protagonisti del cinema d’autore italiano contemporaneo: da Andrea Segre a Silvio Soldini, da Gianni Zanasi a Carlo Mazzacurati, Cristina Comencini, Pier Giorgio Gay, Paolo Genovese.

Il Premio ricorda e celebra il passaggio di Giacomo Casanova al Castello di Spessa, dove Casanova soggiornò per un paio di mesi nell’autunno 1773, consegnando memoria di quell’esperienza nell’ “Histoire de ma vie”. Il palmares dei premiati è prestigioso: annovera autori come Antonia Arslan ad Andrea Vitali, il compianto Giorgio Pressburger e Andrea Segrè, musicologi come Quirino Principe e Mario Luzzatto Fegiz, personalità eccellenti come Ottavio Missoni e Giannola Nonino, artisti come Filippo Timi, Sebastiano Somma, Giuseppe Piccioni, Luca Barbareschi, Giuseppe Pambieri.  E la Serata Casanova si apre quest’anno al pubblico che potrà approfittare dei 20 inviti gratuiti disponibili per partecipare alla serata, sino ad esaurimento dei posti disponibili. Dettagli sul sito www.premiocasanova.it

 

Filippo Giorgi

 

Anche quest’anno la Serata Casanova, condotta dalla giornalista Sabrina Vidon, propone una conversazione legata ai temi dell’agroalimentare e in particolare del vino: in questa edizione il talk sarà orientato alla promozione della cultura della sostenibilità, un impegno abbracciato dal Castello di Spessa che ha recentemente aderito al progetto “ENO – Bee, Api in vigna” per il ripopolamento delle api nelle aree vitivinicole del Collio. “Vino e clima: la sfida e la seduzione della sostenibilità” è il filo rosso della conversazione che precederà l’ingresso in scena del Premio Casanova 2019 e coinvolgerà due veri luminari: il Premio Nobel Filippo Giorgi, climatologo di fama mondiale, impegnato nel pool di scienziati al fianco di Al Gore per le ricerche che nel 2007 furono insignite del Nobel per la Pace, autore di un volume chiave per il futuro del pianeta: “L’uomo e la farfalla – 6 domande su cui riflettere per comprendere i cambiamenti climatici” (Franco Angeli editore); e il docente e storico dell’enologia Attilio Scienza, fra i maggiori esperti mondiali di viticoltura, autore del saggio Sperling&Kupfer “La stirpe del vino”, firmato con Serena Imazio. Con i due relatoriconverseranno Mariella Trimboli, direttore di Top Taste, autrice di ricettari e nota esperta di enogastronomia, e “Doctor Wine” Daniele Cernilli, una delle personalità più influenti in ambito enologico internazionale, chiamato a coordinare il talk, che affronterà questioni cruciali per il nostro tempo, inscrivendo la cultura del vino nell’attualità più viva e sentita dalle popolazioni di qualsiasi latitudine del pianeta.

 

Attilio Scienza

 

La 17^ edizione del Premio Casanova si aprirà con l’introduzione musicale del pluripremiato Quartetto d’Archi Pezzè, composto da Nicola Mansutti e Lucia Clonfero violino, Elena Allegretto viola e Mara Grion violoncello, musicisti di articolata esperienza concertistica – dalla musica antica a quella contemporanea – riuniti sotto l’egida del compositore e divulgatore musicale Piero Pezzè. A Spessa l’Ensemble sarà integrato dal soprano Giulia della Peruta per una piacevolissima incursione fra le note di Mozart (Eine Kleine Nachtmusik) e le arie di Donizetti (Della Crudele Isotta…Elisir di si perfetta.. da “L’Elisir d’amore”), Lombardo (Fru Fru del Tabarin da “La duchessa del Bal Tabarin”) e Strauss jr (“Champagne, Champagne, Champagne!” dal “Pipistrello”).

Castello di Spessa Golf&Wine Resort Tel/Fax: + 39 0481.808124  www.castellodispessa.it – info@castellodispessa.it   

 

GIUSEPPE BATTISTON inizia la sua carriera come attore teatrale, e nel 1997 vince il premio Ubu per la rappresentazione Petito Strenge. Dopo il suo debutto sul grande schermo in ItaliaGermania 4-3 (1990) di Andrea Barzini con Massimo Ghini, Giuseppe Cederna, Fabrizio Bentivoglio e Nancy Brilli, viene notato da Silvio Soldini che lo inserirà in molte delle sue pellicole, fra cui Pane e tulipani (2000), Agata e la tempesta(2004), Giorni e nuvole (2007), Il comandante e la cicogna (2012). Spesso diretto da Piergiorgio Gay, è apparso nel film di Roberto Benigni La tigre e la neve (2005), ma anche nel film di Peter Greenaway Peopling in the Palances at Venaria Reale (2007) e nei film di Carlo Mazzacurati La giusta distanza (2007), La passione (2009), nonché La sedia della felicità (2013)  per cui è stato candidato come miglior attore non protagonista ai David di Donatello. Vincitore di due David di Donatello come miglior attore non protagonista per Pane e tulipani (2000) e Non pensarci (2007), per la regia di Gianni Zanasi, recita per Maurizio Zaccaro nella miniserie tv Al di là delle frontiere (2004) e nel film tv Lo smemorato di Collegno (2009). Entrato nel cast del telefilm La famiglia in giallo (2005) di Alberto Simone con Giulio Scarpati e Valeria Valeri, appare anche in La notte breve (2006), In nome del figlio (2008), Non pensarci – La serie (2009) di Lucio Pellegrini e Gianni Zanasi con Valerio Mastandrea e Tutti pazzi per amore (2008-2010). Nel 2011 torna sul grande schermo, partecipando al film di Giovanni Albanese Senza arte né parte, accanto a Vincenzo Salemme, al drammatico Io sono Li, di Andrea Segre, che gli vale un’ulteriore candidatura ai David, e alla commedia Bar sport, nella quale recita con Claudio Bisio. Torna a lavorare per Andrea Segre nel film La prima neve, e nel 2016 “L’ordine delle cose” ed è protagonista della commedia d’esordio del conterraneo Matteo OleottoZoran, il mio nipote scemo (2012) per il quale vince numerosi premi. Torna sul set con Zanasi nel film “La felicità è un sistema complesso” e “Troppa Grazia” presentato a Cannes nel 2018. Indimenticabile la sua interpretazione nel film evento del 2016 “Perfetti sconosciuti”  di Paolo Genovese accanto a Rohrwacher, Giallini, Mastandrea, Smutniak. Dal 2016 si apre il fronte internazionale con il film “Dopo la guerra” presentato al Festival di Cannes del 2017 , la serie televisiva per Sky diretta da Danny Boyle “Trust” ed il film tedesco di Elisa Mishto “Stay still”.  Lo abbiamo anche sentito tra i doppiatori del film d’animazione Il Piccolo Principe (2015)Ottima l’esperienza su “Hotel Gagarin” girato in Armenia e diretto da Simone Spada. Nel 2018 è il protagonista della serie diretta da Matteo Oleotto per Rai “Volevo essere una rock star” per Rai nonché del nuovo film di Padoan prodotto da Betta Olmi ed interpretato anche da Stefano Fresi. A teatro lavora costantemente diretto, fra gli altri, da Andò, De Rosa, Gallione e Martone, da cui è stato diretto quale protagonista nel 2015 ne “La morte di Danton”, in scena al Teatro Carignano di Torino, con cui ha una fitta collaborazione ed al Piccolo a Milano. Il 2019 vede il successo del suo Winston Vs Churchill che verrà ripreso nella nuova stagione insieme a Welles, spettacolo già interpretato anni fa con grandissimi apprezzamenti.