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Riapertura nel segno delle novità per l’Osteria della Stazione – L’Originale di Milano

MILANO – Più che riapertura e ritorno alla normalità, Gunnar Cautero preferisce parlare di «evoluzione, perché ormai niente tornerà come prima». Ed è con questo spirito che l’oste friulano, titolare dell’Osteria della Stazione – L’Originale di Milano, ha messo in atto diverse iniziative nel 2020 per riuscire a stare al passo con i tempi .

“Il consolato friulano”, come ama definirlo, vuole essere molto di più che un ristorante di riferimento, proponendo anche la vendita al minuto di una selezione di prodotti Made in Friuli che potranno quindi non solo essere degustati in loco, ma anche portati a casa: salumi friulani saranno venduti “all’etto” e vini di qualità alla bottiglia. Cautero vuole estendere la gamma di prodotti proposti anche alla pasticceria. Il servizio da asporto e consegna a domicilio, attivati durante il periodo dell’emergenza pandemica, verrà mantenuto per fare arrivare il Friuli Venezia Giulia direttamente sulle tavole della città meneghina. «Soffriamo la mancanza di tavoli all’aperto e quindi lavoriamo timidamente: la cucina è aperta solo per pranzo e il sabato sera», ma Cautero precisa con decisione, non senza una punta d’orgoglio, che ha già in atto numerose collaborazioni per portare in tavola altri prodotti friulani.

Tra le novità anche i menù degustazione del sabato sera dai nomi altisonanti di “Barcis” e “Fusine”; in preparazione, “Verzegnis” che sarà al 91% friulano. Lo storico locale meneghino, attivo dal 1948 e situato a due passi dallo scalo ferroviario, è gestito da quasi 8 anni dall’udinese Gunnar Cautero che propone un ricco menù a base di pietanze composte da almeno 70% di materia prima proveniente dal Friuli Venezia Giulia. Il ristorante è risultato quest’anno vincitore del premio Eataly quale “Miglior trattoria di Milano” nell’autorevole guida “I Cento di Milano”.