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L’ensemble milanese Virgo Vox in concerto venerdì 10 settembre

Ritorna il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone: sei concerti dedicati all’esplorazione del “Pater” dal 31 agosto al 29 settembre

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Al via finalmente, dopo la lunga sospensione pandemica, la 29ª edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone, che riparte lungo un filo rosso triennale dedicato a “Trinitas. Trinità dell’umano”. Promosso come sempre da PEC – Presenza e Cultura con il CICP – Centro Iniziative Culturali di Pordenone, curato dai direttori artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai, il Festival arriva al traguardo con un cartellone di sei grandi concerti internazionali dedicati all’esplorazione del “Pater”, prima figura iconica prescelta del percorso triennale. «L’ispirazione di tutto il programma triennale del Festival si richiama al concetto di Trinità, sacro pur nella sua radice umanissima di Padre, Madre e Figlio. Un riferimento senza dubbio alla Bibbia ebraico-cristiana, in cui il Padre è l’iniziatore di ogni cosa; ma anche richiamo alle altre religioni» ha spiegato Luciano Padovese presidente di Presenza e Cultura. «Confermiamo le due principali novità della 29ª edizione del Festival – sottolinea Maria Francesca Vassallo presidente CICP – L’adesione a Italiafestival, rete nazionale che include i più importanti festival italiani, sotto gli auspici dell’AGIS, e l’ingresso fra i progetti triennali sostenuti dalla regione Friuli Venezia Giulia: all’inizio dell’autunno prenderà infatti avvio il secondo programma del progetto triennale dedicato a “Mater. Sostengono il Festival anche Promoturismo Fvg, Fondazione Friuli, Bcc Pordenonese e Monsile con il supporto della Diocesi Pordenone Concordia.

«Il fil rouge che lega i concerti in cartellone – spiegano i direttori artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai –   abbraccia dunque la figura del Dio Padre: come il progetto realizzato dal trio lituano Canto Fiorito, incentrato sulla musica devozionale del primo ‘600; o come il concerto corale, diretto da Mirko Guadagnini, dedicato al Te Deum (Scarlatti ed altri). Oppure altre figure di Padre, come Sant’Agostino, Padre della Chiesa, cui è dedicato il concerto dell’ensemble milanese Virgo Vox; Johann Sebastian Bach, padre della musica, cui è dedicato il programma del miglior partecipante alla masterclass di organo 2020. Il programma elaborato da Odhecaton Ensemble e dedicato al canto aquileiese patriarchino, e c’è poi un progetto originale affidato a Simone Cristicchi. Il noto cantautore ha da sempre manifestato una forte componente di humanitas nel suo lavoro; più recentemente, di profonda spiritualità, anche grazie ad un percorso fatto di riflessione e di incontri speciali. Uno di questi incontri si chiama Padre Benedetto, del monastero ortodosso di Dečani, in Kosovo, testimone diretto della grande tragedia balcanica e protagonista eroico di iniziative di rinascita e resilienza.

Tutti i concerti, tranne quello del 12 settembre a suggello della masterclass 2020 di organo, si svolgeranno nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, con inizio alle 20.30. Il programma sul nuovissimo sito musicapordenone.it che include tutti i progetti musicali promossi dal Centro culturale Casa Zanussi con CICP e PEC.

Si parte martedì 31 agosto con l’ensemble lituano Canto Fiorito Vilnius, che aprirà la prestigiosa sequenza di concerti internazionali con la produzione “Deus, deus meus”, affidata al mezzosoprano Renata Dubinskaite, affiancata dal musicista e direttore artistico Rodrigo Calveyra, cornetto e flauto dolce, e dall’organista Davide Pozzi. Un programma dedicato alla musica italiana della prima metà del Seicento – il secolo ‘barocco’ – e incentrato sulla devozione alla figura di Dio Padre Creatore. L’Ensemble Canto Fiorito raccoglie specialisti della musica antica provenienti da tutta Europa, Renata Dubinskaite dal 2010 si esibisce costantemente nel “Duo Barocco” e insieme all’Ensemble della Filarmonica Nazionale Lituana “Musica Humana”, è la vincitrice della Vincė Jonuškaitė-Zaunienė Singers Competition. Venerdì 3 settembre di scena il progetto Patriarcharum concentus dedicato al canto aquileiese patriarchino a cura di Odhecaton Ensemble in rete con Chamber Music Trieste e Accademia di Studi Pianistici “Antonio Ricci” di Udine, per la direzione di Paolo Da Col: il concerto offrirà un’esemplificazione della ricchezza di linguaggi e forme musicali  – discanti, mottetti, inni, sequenze, madrigali … – praticate tra XV e XVI secolo nella vasta area del Patriarcato, luogo di incontro di lingue e culture diverse e di scambi di conoscenze. Diverse caratteristiche renderanno speciale il concerto del 3 settembre: innanzitutto la serata sarà accessibile anche in streaming sulle pagine facebook del Centro Culturale Casa Zanussi di Pordenone e di Italiafestival; l’evento sarà inoltre tappa del prestigioso network nazionale “Estate all’Italiana Festival 2021” e sarà proposta musicale speciale ad integrazione del Forum istituzionale Eurofestival@fvg, promosso con Mittelfest e Italiafestival.

Si prosegue venerdì 10 settembre con il tributo al Padre della Chiesa Sant’Agostino, cui è dedicato il concerto “Confessio” dell’ensemble milanese Virgo Vox, formazione femminile a cappella di eccezionale levatura artistica. In un percorso musicale che attraversa l’Europa contemporanea e molteplici testi della Scrittura biblica e della liturgia cattolica, Virgo Vox, riprende i punti salienti del viaggio filosofico, spirituale e umano di Sant’Agostino.

Domenica 12 settembre, alle 18.00, appuntamento a Spilimbergo nella Chiesa dei SS. Giuseppe e Pantaleone, dove  si svolgerà il Concerto di Valerio Simonini, partecipante alla Masterclass di organo di Elisabeth Zawadke, dedicato a Johann Sebastian Bach, Padre della Musica Europea. Un programma dedicato a musiche prevalentemente del XIX e XX secolo, tratte dalla vastissima letteratura sviluppatasi attorno all’opera grandiosa di Bach. Mercoledì 22 settembre riflettori sull’”Inno al Padre” dei Madrigalisti di Intende Voci, diretti da Mirko Guadagnini. Un appassionante percorso attraverso tre secoli di storia della musica in cui si accosta la polifonia del XVII secolo a quella del XX secolo. Gran finale, mercoledì 29 settembre, con la produzione “Come gigli nel campo. Storie ordinarie di miracoli”, che vedrà protagonisti l’artista Simone Cristicchi, voce e chitarra, e il religioso Otac Benedikt, Padre Benedetto, monaco ortodosso presso il Monastero di Dečan. A Pordenone intrecceranno un dialogo di musica e parole, per capire dove trovare la forza per uscire dall’inferno verso un cammino di speranza e di rinascita». Un viaggio di musica e parole alla scoperta del Kosovo, con storie di Re che diventano Santi, e di corpi che diventano merce. Storie di candele al miele, e discariche invisibili. Storie di eremiti e criminali. Storie di donne vendute su cataloghi, e di piccoli geni della matematica scoperti in paesini sperduti. Storie di monasteri presidiati dall’esercito per pericolo di attentati terroristici. Storie di pogrom, di chiese date alle fiamme, di affreschi millenari cancellati per sempre, e di una memoria storica che resiste alla barbarie. Storie ordinarie di miracoli.