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“Rodaridiamo. Quando la grammatica è un gioco” chiude la sezione Verdi Young domenica 16 a Gorizia

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Siete pronti a intraprendere un caleidoscopico viaggio guidati dai personaggi più stravaganti, nati dalla penna di Gianni Rodari, e a vivere un’avvincente storia di fate, di guerra e di telefonate mancate? Allora non perdetevi Rodaridiamo. Quando la grammatica è un gioco, quarto e ultimo appuntamento del cartellone per bambini e famiglie Verdi Young Pomeridiane, in programma domenica 16 gennaio alle 16 al Teatro Verdi di Gorizia. Il titolo è già promessa di divertimento e risate, ma il messaggio lanciato ai bambini è potente e spinge a una profonda riflessione. I personaggi che generazioni di bimbi hanno incontrato nei libri e nelle poesie di Gianni Rodari (1920-1980) prendono vita per raccontarsi e confrontarsi cercando un universo parallelo al nostro, ma per certi versi molto, molto simile. Canto, recita, onomatopee, spari a ritmo di musica, sono elementi che rendono dinamico e divertente lo spettacolo, produzione aArtisti associati. La scenografia, ispirata al Cubismo, in continuo movimento, è evocativa dei diversi momenti del racconto. Non resta che lasciarsi rapire dalla storia per arrivare al finale sorprendente.

La biglietteria (via Garibaldi, 2/a – tel. 0481.383601) è aperta da lunedì a venerdì dalle 17 alle 19 e sabato dalle 10.30 alle 12.30. I biglietti sono disponibili anche su Vivaticket. L’accesso in sala è consentito solo ai possessori di green pass rafforzato e come disposto dal Decreto Legge in vigore dal 24 dicembre sarà necessario indossare la mascherina FFP2.

Stragenerale Bombone Sparone Pesta Fracassone, nonostante i problemi digestivi che da giorni lo assillano, vuole fare la guerra ma i suoi soldati Martino Testadura e Giovannino Perdigiorno hanno poca dimestichezza con le parole… Sembrano non sapere cosa sia una guerra e per questo lasciano che  ‘le trippe nemiche sfornino la torta’ e invece di caricare i cannoni  ed essere pronti all’assalto ‘caricano i cannoli e sono pronti all’assaggio’! Risolti i malintesi, per sopperire alla mancanza di armi viene convocato Mago Girò che però è esperto solo di feste di compleanno e propone cannoni di coriandoli,  finte pistole e razzi per fuochi d’artificio. Lo Stragenerale non si dà per vinto e ingaggia il dottor Terribilis per creare dal bronzo delle campane un potente temutissimo cannone. Ma la fata che veglia su questa storia invita i bambini del pubblico a soffiare sulla pace… L’incantesimo sortisce l’effetto desiderato e il cannone invece di sparare rintocca.