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Sinapsi: tavola rotonda finale con tutti gli artisti per conclude la seconda annualità del progetto ideato da Artisti Associati grazie a MiBAC e Regione Fvg

  • Categoria dell'articolo:Gorizia
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GORIZIA – Si conclude con Sinapsi: tavola rotonda degli Artefici 2019, il secondo anno del progetto ARTEFICI.ResidenzeCreative Fvg ideato e gestito da Artisti Associati e finanziato da MiBAC e Regione FVG. Nuovi artisti e compagnie professionali hanno vissuto a Gorizia, Cormons e Gradisca d’Isonzo e hanno lavorato negli spazi teatrali messi a disposizione da Artisti Associati. Hanno così potuto sviluppare le loro creazioni, alcune appena nate, altre già in germoglio, e per altri arrivate alle conclusioni o alle finiture di un percorso già avviato.

115 le proposte ricevute in risposta alla call, e 6 le residenze attivate: tra di esse quella di uno dei coreografi che hanno preso parte a NID Platform 2017, voluta per coltivare lo straordinario rapporto creatosi fra artisti e territorio durante l’edizione organizzata da Artisti Associati a Gorizia.

La specificità di ARTEFICI.ResidenzeCreative Fvg è proprio la rete teatrale sul territorio, che ha permesso ad artisti e compagnie di poter contare su strutture e spazi scenici perfettamente attrezzati. La centralità dei teatri ha favorito inoltre la partecipazione cittadina alle diverse proposte delle compagnie. Numerose sono state le occasioni di “apertura” del  processo creativo: restituzioni pubbliche, sharing, laboratori, incontri e workshop. Il senso delle residenze risiede tutto qui, in tre parole: tempo, spazio, condivisione. Un tempo “sospeso” che l’artista può utilizzare per approfondire e lavorare su una propria creazione, in uno spazio adeguato alle sue esigenze e in dialogo con una comunità che lo accoglie. Si tratta inoltre di un interessante momento formativo per gli organizzatori che entrano così in contatto con altre modalità creative.

 

 

I numeri di ARTEFICI.ResidenzeCreative Fvg sono importanti e in crescita: 3 i Comuni coinvolti, 29 gli artisti ospiti, 7 i tutor (professionisti del settore tra i quali docenti universitari, critici teatrali, coreografi, direttori artistici…), 403 le giornate lavorative; 9 gli sharing col pubblico; 10 fra laboratori e workshop; un evento itinerante con 9 repliche programmate; oltre 100 fra ragazzi e adulti che hanno partecipato ai laboratori; circa 300 le presenze alle diverse restituzioni aperte al pubblico e al confronto finale con gli artisti; 8 i siti offerti alle compagnie fra Teatri, Sale e Spazi per le riunioni di lavoro, gli workshop e l’allestimento dei progetti.

A conclusione di ARTEFICI.ResidenzeCreative 2019, l’evento SINAPSI richiama sul territorio tutti gli artisti partecipanti per una tavola rotonda che diventa un interessante confronto delle singole esperienze, una lente di ingrandimento su questa pratica innovativa e originale, e una riflessione per artisti e organizzatori. Oltre agli artisti, saranno presenti i tutor che hanno seguito le creazioni per dare un importante punto di vista esterno. A lato è organizzato un confronto con gli altri due soggetti individuati dalla Regione per le residenze artistiche e le istituzioni. Un ulteriore contributo e stimolo in vista dell’edizione 2020 che concluderà la prima triennalità del progetto.

I protagonisti di ARTEFICI.ResidenzeCreative 2019. A luglio, al Comunale di Cormons, l’Associazione culturale Xenia ha lavorato sul testo ‘La parola magica’ di Jacopo Neri, con Filippo Gili, Rossana Mortara, Mariachiara Di Mitri, Jacopo Neri e Giorgia Remediani; fra agosto e settembre, al Verdi di Gorizia, il regista Massimo Di Michele ha indagato con Federica Rosellini, Arianna Pozzoli e Giuseppe Sartori il testo ‘Giuditta – Un distacco dal corpo’ di Howard Barker. A settembre al Nuovo di Gradisca il collettivo M_I_N_E, composto dai performer Siro Guglielmi, Francesco Saverio Cavaliere, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto ha sviluppato ‘Venus – esercizi per un manifesto poetico’ (il lavoro è stato proposto a fine ottobre al Festival DNAppunti Coreografici a Roma ed ha vinto l’edizione 2019). Ancora a settembre, fra la Sala Bergamas di Gradisca e il Kulturni Dom di Gorizia, Emiliano Brioschi e Cinzia Spanò sono stati impegnati sul testo ‘Life’ dello stesso Brioschi, anche regista. A ottobre il Collettivo Wundertruppe ha dato forma al progetto ‘Piazza della solitudine’, incontrando i cittadini in diversi luoghi di Gorizia e al Kulturni Center Bratuz, dove ha elaborato il testo scritto dai componenti della compagnia Natalie Norma Fella, Marie Hélène Massy Emond, Giulia Tollis, Sandro Pivotti. Infine, fra ottobre e novembre, al Comunale di Cormons Davide Valrosso, artista che aveva preso parte a NID Platform 2017, si è dedicato ad un primo studio di ‘Love-Paradisi artificiali’ con Olimpia Fortuni, Chiara Amelio, Martina Gambardella.

 

 I Diari di ARTEFICI.ResidenzeCreative 2019. Agli artisti è stato chiesto di redigere un report sull’esperienza vissuta con la residenza. Proponiamo degli estratti.

 

LIFE

Il laboratorio è una importante esperienza umana, innanzitutto, e professionale. Con i partecipanti si instaura da subito un clima di buona corrispondenza. Si mettono in gioco, sono in ascolto, attenti, e vogliosi di fare teatro. Lavoriamo su esercizi che ci facciano condividere questo poco tempo a disposizione, in un clima che non è per nulla giudicante. Solo di condivisione.

Emiliano Brioschi (autore, regista e interprete)

 

M_I_N_E

La talk è stato per noi un momento di condivisione utile ad aprire nuove visioni per l’evoluzione artistica del nostro collettivo donandoci ulteriore forza motivazionale per proseguire il nostro obiettivo.

Ringraziamo Artisti Associati che ha reso possibile questa residenza. Ringraziamo i tecnici del teatro e il pubblico di Gorizia.

Collettivo M_I_N_E

 

LA PAROLA MAGICA

Lo spettacolo si è svolto fluidamente, sia dal punto di vista tecnico che artistico. (…) Discutendo a posteriori, abbiamo tutti avvertito grande curiosità, attenzione e calore da parte del pubblico. Giorgia ha sottolineato quanto gli spettatori cogliessero con puntualità sia i risvolti comici della pièce (nella prima parte) che quelli drammatici e surreali (nella seconda). Dopo il dibattito con il pubblico siamo usciti per l’ultima volta dal Teatro Comunale di Cormons. A cena abbiamo conosciuto alcune persone presenti in sala, che hanno condiviso con noi spunti interpretativi originali e intriganti. Abbiamo lasciato Gorizia la mattina dopo. Ci siamo scambiati dei messaggi, nei giorni a seguire, riflettendo sull’esperienza: Filippo e Rossana si sono soffermati sulla particolarità del lavorare in un gruppo con differenze di età così evidenti. Sono stato felice di sapere che anche per loro questa novità è stata positiva e stimolante. Con Mariachiara e Giorgia abbiamo confermato il grado d’intesa, fiducia e divertimento che avevamo sperimento in altri lavori svolti insieme.

Jacopo Neri (autore e interprete)

 

GIUDITTA

Non sono state due settimane semplici. Ci siamo fortemente interrogati sul significato e sulla necessità di questo testo oggi; coniugare la poetica dell’autore (che di questo testo fa anche “manifesto” di un determinato modo di intendere teatro recitazione e attorialità) con la visione registica di Massimo… è stato cosi, annusandoci gradualmente, che ho scoperto e imparato a conoscere le mie compagne di avventura, Federica e Aurora. E’ stato infine il turno di Francesca Zaccaria, con cui abbiamo pulito e integrato la parte di drammaturgia fisica presente nel lavoro.

Giuseppe Sartori (interprete)

 

Credo che sia stata una delle residenze più belle e intense che potessimo vivere. Gorizia e il suo teatro sono state accoglienti, piene di fascino e gentilezza. Dalla quotidianità con la signora Elsa che ci ha fatto sentire a casa e ci ha

dato la sensazione di tornare a uno di quei territori dell’infanzia dove hai la certezza di essere al sicuro, alla cortesia delle persone che incontravamo in bar ristoranti pasticcerie, alla presenza ferma costante entusiasta di Nado, del nostro tutor, della direzione.

Federica Rossellini (interprete)

 

Le prove in palcoscenico, un vero lusso poter cercare nelle condizioni ottimali e affiancati da un personale tecnico che ci ha seguito con grande disponibilità, amicizia, competenza. Siamo stati benissimo, Grazie! Sono grata per questa Esperienza.

Francesca Zaccaria (scrittura gestuale)

 

Dopo i due percorsi di Graces e di Giuditta ho chiaro chi devo tutelare, chi devo aiutare, di chi sono il garante nelle fasi di costruzione dello spettacolo. Del pubblico. Sono gli spettatori i miei datori di lavoro. Devo darmi da fare per garantire che tra palcoscenico e platea ci sia passaggio di senso, comunicazione, non incomprensione. Non necessariamente un messaggio, una spiegazione razionale, ma un contatto reciproco, una interazione sì. Tutto questo avviene senza che io interferisca nelle scelte e nelle decisioni degli artisti. Lo faccio aiutando loro a renderle solo più chiare, più limpide. Chiedo loro lo sforzo di metterle a fuoco.

Roberto Canziani (tutor)