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Spirito d’Impresa – Incontro informativo di Confindustria

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SPIRITO D’IMPRESA – Ieri a palazzo Torriani il terzo incontro informativo di Confindustria Udine a supporto

di genitori e ragazzi per la scelta degli studi superiori

Ha fatto tappa a Udine, dopo Cervignano e Tolmezzo, il terzo dei quattro incontri informativi organizzati da Confindustria Udine a supporto dei genitori per la scelta del percorso di studi superiori.

L’appuntamento, ospitato a palazzo Torriani nell’ambito del progetto Spirito d’Impresa di Confindustria Udine che si rivolge alle scuole di ogni ordine e grado della provincia, è stato pensato per dare un contributo fattivo e concreto in un passaggio tanto delicato e difficile nella vita di un giovane studente quale la scelta, appunto, del percorso di studi superiori, che va ben ponderata soppesando, da un lato, le attitudini personali dei ragazzi e, dall’altro, l’offerta formativa e le prospettive occupazionali future. L’incontro ha visto Confindustria Udine con i suoi funzionari e un imprenditore testimonial, Germano Scarpa, presidente di Biofarma spa di Mereto di Tomba nonché presidente di Friuli Innovazione, insistere sulla necessità di incoraggiare i ragazzi a sviluppare i propri talenti e seguire le proprie inclinazioni. Tanti sono stati i temi trattati, a cominciare dai dati sul tasso di occupazione/disoccupazione nazionale e regionale. Si è parlato, quindi, delle aziende manifatturiere e dell’export del Friuli Venezia Giulia, per far capire quanto sia fondamentale la conoscenza delle lingue straniere e la disponibilità a trasferte all’estero indipendentemente dalle scelte formative future. Sono stati infine evidenziati i pregiudizi da abbattere, le competenze trasversali più richieste (prime fra tutte la flessibilità e lo spirito di adattamento), i diplomi e lauree con più sbocchi futuri, la difficoltà di reperimento di molte figure professionali.

In conclusione, i genitori hanno potuto confrontarsi direttamente con Germano Scarpa, che ha raccomandato ai ragazzi “di imparare almeno una seconda lingua – l’optimum sarebbe conoscere anche una terza –  e di aprirsi con entusiasmo al progetto di alternanza scuola-lavoro che permette di avere un’idea precisa di quello che può offrire il mondo produttivo del nostro territorio”. Scarpa ha invitato, infine, i genitori ad ascoltare i propri ragazzi, “comprendendone per tempo aspirazioni e inclinazioni ed evitare l’errore, purtroppo diffuso, di trasferire le proprie ambizioni su di loro”.