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Teatro Verdi di Pordenone, presentata la nuova stagione

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PORDENONE- Non solo ospitalità di prestigio ma progetti di eccellenza pensati commissionati appositamente dal teatro, tanto sul versante dello spettacolo che sul piano delconfronto culturale: una proposta quella del Teatro Verdi di Pordenone, dove le parole d’ordine sono ancora progettualità, identità qualità.

Il cartellone si apre sempre di più alla scena nazionale internazionale continua ad ampliare il concetto di Teatro-luogo” della cittàcasa ideale della programmazione artistica eculturale con suoi assi portanti di Prosa Musica Danza. Un teatro aperto tutto l’anno che, forte delle sue 53mila presenze, accompagnerà ancora una volta il suo pubblico dalcuore dell’estate 2019 sino alla fine della primavera successiva. Più che una Stagione tradizionale, il Verdi di Pordenone alimenta di anno in anno un flusso di grandi eventi nuovi percorsi artistici culturali, nel segno di una continua vivacità progettuale.

Un cartellone per un pubblico di ogni età a cui si aggiungeranno la fortunata rassegna “Tra Letteratura e Teatro”, i progetti per le famiglie, la rassegna Educational e una “coda” ormai amatissima all’insegna del jazz che estende le proposte artistiche fino al mese di giugno.

«Come per i grandi teatri — spiega il Presidente Giovanni Lessio il Verdi di Pordenone rappresenta il centro culturale non solo della città che lo ospita, ma di un ampio territorio che lo circonda». «Sempre più artisti e compagnie vengono coinvolti nella realizzazione di progetti speciali: proseguiremo nel fare rete con partner culturali locali e nazionali e del privato: saranno svariati i progetti che presenteremo anche in altri momenti, su tutti “Tra Letteratura e Teatro” che dopo una fortunata prima edizione proseguirà anche nella prossima Stagione con lavori commissionati a grandi artisti e con la collaborazione di prestigiose istituzioni».

Un momento della presentazione della stagione teatrale

La stagione di prosa è firmata dalla consulente artistica Natalia Di Iorio che si affianca alla già consolidata presenza di Maurizio Baglini nei settori Musica Danza. Tutti cartelloniesprimono una progettualità di respiro nazionale e internazionale, con prime, esclusive progetti commissionati ad hoc dal Teatro, senza trascurare mai i giovani interpreti della scena contemporanea.

La nuova stagione di prosa si concretizza in un progetto di ampio respiro, all’insegna di una pluralità espressiva che favorisce il costante dialogo tra tradizione innovazione,tra classici drammaturgia contemporanea.

Per una più immediata leggibilità, anche quest’anno titoli sono raggruppati in sezioni tematiche, ma non esistono steccati, tutti gli spettacoli sono connessi tra loro e in costantedialogo. Ad inaugurare il cartellone, il 25 ottobre, il debutto in prima nazionale di Ditegli sempre di sì, una delle più fortunate divertenti commedie di Eduardo De Filippo, un’operavivace surreale con un cast di eccellenti interpreti guidati da Gianfelice Imparato Carolina Rosila dirige Roberto Andò, regista abituato muoversi con disinvoltura tra cinema, lirica teatro che firma anche una fortunata edizione de La tempestaun allestimento di grande impatto con un attore di talento come Renato Carpentieri nei panni di Prospero.

torna Shakespeare anche nella produzione, appositamente commissionata dal Verdi — che lo presenta in esclusiva in collaborazione con il Comunale di Ferrara — Concertoper Amleto nato da una drammaturgia teatrale musicale scritta quattro mani da Fabrizio Gifuni e dal Maestro Rino Marrone che dirige l’Orchestra San Marco di Pordenone; lemolteplici voci della tragedia interpretate magnificamente da Gifuni si intrecciano al potente affresco sonoro che Dimitrij Shostakovich dedicò al testo: il risultato è uno spettacolo affascinante, denso di suggestioni visive.

È un meccanismo teatrale prodigioso, avvincente pieno di humor il Tartufo di Moliére nella versione di Roberto Valerio che lo rilegge in chiave moderna: ad interpretare l’arrivistaTartufo è un efficace incisivo Giuseppe Cederna.

All’inizio del nuovo anno, ripartiranno dal Verdi le tournée di due spettacoli di particolare successo della scorsa Stagione. The deep blue sea è l’intensa storia di amore e di passione scritta da Terence Rattigan — uno dei più popolari drammaturghi inglesi del Novecento — che vede in scena una magnetica Luisa Ranieri per la prima volta diretta da Luca Zingaretti, compagno dell’attrice nella vita. Il capolavoro della letteratura ottocentesca di Fedor Dostoevskij, I fratelli Karamazov, è, invece, portato in scena da Glauco Mauri, uno degli ultimi fuoriclasse del teatro italiano, affiancato da Roberto Sturno.

Di segno contemporaneo la scrittura dell’australiano Andrew Bovell autore di When the rain stops falling, quando la pioggia finirà un affascinante testo dall’originalissimacostruzione drammaturgica diretto dalla giovane Lisa Ferlazzo Natoli.

Grande chiusura ai primi di aprile con uno degli spettacoli più acclamati Un nemico del popolo di Ibsen in un allestimento del Teatro di Roma: un testo classico, fortementecontemporaneo che ci parla di politica, di morale e di democrazia. Massimo Popolizio ne è il convincente regista ottimo protagonista con una strepitosa Maria Paiato al suofianco, sublime negli abiti maschili del sindaco Stockmann.

La Prosa quest’anno raddoppia e si fa in due proponendo una piccola sottosezione, dall’evocativo titolo L’apparenza inganna dedicata a chi ama il divertimento, il garbo, e laleggerezza ma non la superficialitàin scena Arturo Brachetti brillante maestro del trasformismo e, a gennaio, arriva il mentalista Francesco Teseiabile giocoliere della mente.

Il cartellone teatrale ha una seconda anima, altrettanto forte, quella delle Nuove Scritture. Si alterneranno in scena nomi importanti, Maestri indiscussi che più di altri hanno saputo indagare l’umano su un confine che dialoga più con la poesia che con la prosa, e talenti più giovani impegnati in riscritture di grandi classici. Pippo Delbono, Enzo Moscato, Danio Manfredini: è indispensabile ripartire da questi nomi ai quali, artisti di diverse generazioni, sono debitori e sarà un privilegio per gli spettatori vedere in sequenza al Verdi questi tre, imperdibili appuntamenti. Delbono — che inaugura a novembre con La gioia — è un artista fuori dai canoni che ha creato negli anni un linguaggio teatrale di grande forza espressiva e visionaria. La figura di Moscato — con l’esemplare prova d’artista Compleanno — è quasi miracolosa sulla scena, una magica apparizione, come la sua lingua che tutto riesce a trasfigurare. Manfredini, ‘maestro invisibile’, si distingue per un suo personalissimo stile raffinato e originale: a Pordenone porta lo spettacolo forse più esplicativo della sua poetica, Al presente. Per continuare a riflettere su tendenze e linguaggi in continua evoluzione ecco due autori di talento, molto diversi per indole: Vitaliano Trevisan con La Bancarotta riscrive un’opera poco frequentata di Goldoni, la regia è di Serena Sinigaglia, protagonista Natalino Balasso; è di Alessandro Serra invece Macbettu lo spettacolo rivelazione dell’ultima stagione, una originale ed evocativa versione della tragedia scozzese recitata in sardo e interpretata da soli uomini come nella tradizione del teatro elisabettiano.

«Sono orgogliosa dei positivi risultati raggiunti e riconoscente al Teatro Verdi e al pubblico per avermi dato fiducia», spiega Natalia Di Iorio. «Ho visto tutti gli spettacoli che proponiamo in cartellone (tranne, naturalmente quelli che devono ancora debuttare, che sto seguendo nel loro nascere); li ho scelti uno per uno, diversi tra loro per stile e contenuti, senza mai tradire la coerenza del disegno artistico che avevo in mente di seguire».

Le proposte musica e danza, firmate dal consulente artistico Maurizio Baglini, danno spazio ad un cartellone ancora una volta costruito su misura per il teatro di Pordenone.«Posso affermare — spiega il M° Baglini — che la proposta Musica e Danza del Verdi continua a distinguersi dai comuni circuiti teatrali».

«Il nostro pubblico è ormai abituato all’aprirsi di inattese finestre sul mondo della musica, con percorsi tematici pensati per questo Teatro. Anche quest’anno, spazio a protagonisti di assoluto rilievo mondiale così come a debutti significativi, brani e ascolti inediti, formazioni e programmi creati ad hoc per anniversari speciali».

Il nuovo cartellone è un volo panoramico sulla grande musica europea, dal Barocco ai giorni nostri, articolato in una lunga sequenza di appuntamenti sinfonici da settembre amaggio. Apre, come ormai consuetudine, con due imponenti concerti (3 e 4 settembre) della Gustav Mahler Jugendorchester — nuovamente in residenza Pordenone nel mese diagosto — diretta da Herbert Blomstedt. Figura carismatica e di grande fama, Blomstedt sarà affiancato dal baritono Christian Gerhaheruno dei massimi interpreti sulla scenainternazionale. Voci liriche protagoniste, oltre che nella proposta lirica con Carmen di Georges Bizet, anche ne Il Canto della Terra (Lied von der Erdedi Mahlercapolavoro del‘900, che vede il debutto Pordenone della Kärntner Sinfonieorchester, importante realtà musicale della vicina Austria.

Da non perdere l’evento per gli 80 anni del Concierto de Aranjuezcapolavoro di Joaquín Rodrigo, brano di fama planetaria qui proposto nella versione con Marco Tamayo (chitarra) e la Roma Tre Orchestra. Il concerto è programmato il 25 novembre per testimoniare il costante impegno del Teatro contro la violenza sulle donne.

Cambio di registro in una serata tutta dedicata Johann Sebastian Bach e ai suoi concerti per due, tre, quattro pianoforti: interpreti pianisti Maurizio Baglini, Gianluca Luisi,Marcello Mazzoni, Andrea Padova, Marco Scolastra  e i Solisti Filarmonici Italiani diretti dal violinista Federico Guglielmo, già autori di una registrazione pubblicata nell’omonimo cdDecca uscito nella primavera 2019. Ancora Bach: rivisitazione del Barocco in un interessante confronto con Vivaldi Goldberg, per il primo appuntamento del 2020, conl’Accademia dell’Annunciata, direzione cembalo di Riccardo Doni e i solisti Giuliano Carmignola (violino) Mario Brunello (violoncello). La settimana di Pasqua ha come protagonista una leggenda vivente del violoncello: Mischa Maisky.

Artista di fama mondiale, carriera stellare di interprete e solista, Maisky esegue alcune Suites per violoncello solo di Bach: pagine irraggiungibili nella loro altezza strumentale.

Ritorno molto atteso quello del pianista Benedetto Lupo, protagonista gennaio di un recital con un nuovo programma già accolto con estremo favore dalla critica internazionale:un percorso da Rachmaninov Rota Janáček. Altro solista d’eccezione, il violoncellista Steven Isserlis, per il concerto sinfonico della Janáček Philharmonic Ostrava: artista difama mondiale, al Verdi suonerà il suo raro violoncello Stradivari Marquis de Corberon (1726).

Per 250° anni dalla nascita di Ludwig van Beethovenil Teatro prosegue un cammino anticipato già nella scorsa stagione, con alcune delle sue principali sinfonie, il formidabile corpus di opere su cui si fonda gran parte della musica occidentale. Dopo la GMJO con l’Eroica, celeberrima sinfonia indissolubilmente legata al nome di Napoleone all’idea digenio, il progetto Beethoven esplora anche sentieri meno battuti: due recital pianistici, con François-Frédéric Guy Saleem Ashkar che percorrono con lucidità grande sensibilitàla parabola delle Sonate, mentre fine maggio il pubblico avrà la possibilità di ascoltare il Concerto op. 56 comunemente noto come Triplo concerto. Il vertice delle celebrazioni per il compositore di Bonn sarà l’esecuzione della Missa Solemnisin programma il 14 maggio, solisti, coro Orchestra della Radiotelevisione Slovena: insieme alla NonalaMissa Solemnis è considerata il principale monumento, in campo sinfonico corale, dell’ultimo stile beethoveniano.

Tre spettacoli, una prima nazionale, la musica come filo conduttore del cartellone Danza. Omaggio Händel alla contemporaneità con Alonzo King Lines Ballet arrangiamenti musicali del Kronos QuartetFondata San Francisco negli anni ’80, la compagnia è formata da eccellenti solisti aperta continue sperimentazioni innovazioni nel linguaggio.Debutto in prima italiana ed esclusiva nazionale per La Pastoraleballetto commissionato al Malandain Ballet Biarritz dal Teatro dell’Opera di Bonn per le celebrazioni ufficiali del Giubileo beethovenianoFinale spettacolare con Shine! Pink Floyd Moonmusiche dal vivo eseguite dai Pink Floyd Legend: lavoro del coreografo/regista Micha van Hoeckeispirato alle indimenticabili canzoni della leggendaria band inglese per una sorta di volo sulla luna simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa.

 

 

Info

Proseguiranno anche la prossima Stagione le speciali formule di abbonamento flessibili  e la particolare attenzione ai giovani.

Importante novità gli orari di inizio spettacolo: 20.30 per i serali e 16.30 per i pomeridiani.

La Biglietteria del Teatro rimarrà aperta tutto il mese di luglio.

La campagna abbonamenti partirà il 26 agosto con i turni conferme.

Abbonarsi sarà sempre più facile, grazie a nuove formule e modalità semplificate anche online.