Al momento stai visualizzando “Uccellacci e uccellini” a Cinemazero di Pordenone l’8 novembre e al Visionario di Udine il 9, con un videointervento di Ninetto Davoli. Nell’occasione Davide Toffolo presenta la nuova edizione della sua graphic novel “Intervista a Pasolini”

“Uccellacci e uccellini” a Cinemazero di Pordenone l’8 novembre e al Visionario di Udine il 9, con un videointervento di Ninetto Davoli. Nell’occasione Davide Toffolo presenta la nuova edizione della sua graphic novel “Intervista a Pasolini”

  • Categoria dell'articolo:Pordenone / Udine
  • Autore dell'articolo:
  • Tempo di lettura:2 minuti di lettura

Martedì 8 novembre torna sul grande schermo di Cinemazero a Pordenone e mercoledì 9 al Visionario di Udine, alle 20:45, “Uccellacci e uccellini”, quinto appuntamento della retrospettiva con i film di Pier Paolo Pasolini. L’iniziativa, nell’anno del centenario della nascita, intende dare voce all’intellettuale attraverso le sue opere e facendo parlare chi, comeDavide Toffolo, a lui ha dedicato un lungo percorso artistico. Toffolo, infatti, in occasione della proiezione di “Uccellacci e uccellini”, presenta la sua graphic novel “Intervista a Pasolini”, nella nuova edizione pubblicata da VivaComix, un lavoro che ha contribuito a consacrare il musicista leader dei “Tre allegri ragazzi morti” come uno tra i più importanti autori di romanzi a fumetti della scena italiana. A introdurre la proiezione ci sarà anche un intervento video di Ninetto Davoli, protagonista del film assieme a Totò.

“Uccellacci e uccellini”, uscito nel 1966, narra il viaggio picaresco di un padre e un figlio (la splendida, inattesa coppia Totò-Ninetto Davoli), accompagnati da un corvo parlante, lungo le strade dell’Italia del boom economico e della Nuova Preistoria. I due incontrano artisti girovaghi bidonisti, ingegneri padronali, miseri contadini, fiorenti prostitute e dantisti dentisti. Pasolini concepisce il film come una favola sulla crisi dell’ideologia, in cui all’interno di un racconto ambientato nel cuore degli anni Sessanta se ne incastona un altro, sulla predicazione francescana ai falchi e ai passerotti, che si svolge nel Medioevo.

«È il mio film che continuo ad amare di più – affermava Pasolini – prima di tutto, perché, come ho già detto quando è uscito, è “il più povero e il più puro”; poi perché è il mio unico film che non ha ‘deluso le attese’, anche se si trattava delle ‘attese’ di una minoranza (l’opera d’arte deve sempre deludere le attese: ma nel caso di “Uccellacci e uccellini” ho con gioia sperimentato l’eccezione a questa regola); infine perché ho amato moltissimo i due attori protagonisti del film, Totò, dolce statua di cera, e Ninetto, attore per forza».

Prosegue intanto a Villa Manin e al Centro studi di Casarsa la mostra fotografica “Pier Paolo Pasolini sotto gli occhi del mondo”: un percorso iconografico che aiuta a comprendere meglio l’evoluzione del pensiero e dell’opera del regista e poeta.

Per maggiori informazioni sulla programmazione e per l’acquisto dei biglietti consultare i siti www.visionario.movie e www.cinemazero.it.