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“Un fiume di note”: sabato 1° agosto a Polcenigo, lo spettacolo La voce dell’acqua

POLCENIGO – Prosegue il cartellone di “Un fiume di note” 2020, la rassegna musicale itinerante che attraversa alcuni tra i siti di maggior pregio sotto l’aspetto paesaggistico, storico e architettonico della nostra regione, curata da Dory Deriu Frasson e Davide Fregona e realizzata dal Comune di Polcenigo sotto l’egida di Piano FVG e Il Distretto Culturale del Friuli Venezia Giulia con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli.

Sabato 1° agosto a Polcenigo – località inserita tra i Borghi più belli d’Italia – alle 18 alla Chiesa della Santissima, lo spettacolo “La voce dell’acqua”, su un repertorio di musica popolare europea, mediterranea, araba e klezmer. Nuova produzione curata dal mezzosoprano sacilese Valentina Volpe Andreazza, lo spettacolo riunisce artisti provenienti dall’Italia in dialogo con artisti di Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dall’Europa al Medioriente. Musica e cultura, alla riscoperta delle radici europee, in un viaggio verso la conoscenza dell’altro, che da estraneo diventa vicino, sono infatti i temi che Valentina Volpe Andreazza ha scelto di proporre nella sua missione di artista, collaborando con artisti sia europei che extraeuropei, partendo dal vicino Mediterraneo.

La musica crea legami invisibili e intangibili, mentre l’acqua crea e alimenta la vita. Popoli bagnati dalle stesse acque non possono che raccontare storie e leggende che rivelano legami e intrecci comuni. Un viaggio musicale che parte dalla musica popolare per arrivare a quella contemporanea, attraversando le onde della grande tradizione classica.

Con Ashti Abdo (saz, voce, percussioni, duduk, marranzano, clarinetto), Manuel Buda (chitarra classica, chitarra preparata, voci), Fabio Marconi(violhao de choro a 7 corde, voci) e Valentina Volpe Andreazza(mezzosoprano).

Il progetto è quello di un incontro musicale ma anche umano, di storie e di persone: Ashti Abdo, venuto dal Curdistan siriano e testimone di una storia e di una cultura che ancora oggi lottano per esistere; Manuel Buda, ebreo milanese con origini assai miste, legate a Livorno, a Roma e alla Calabria; Fabio Marconi, milanese, famelico ricercatore e interprete di musiche popolari d’Italia e del mondo. E Valentina Volpe Andreazza, incline al dialogo musicale interculturale, che vive e lavora tra Milano e Bruxelles.

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria al 392 3293266.

La rassegna “Un fiume di note” gode anche del sostegno di Itas Mutua Assicurazione, BCC Pordenonese e Monsile, i Comuni di Aquileia, Gemona, Sacile e la collaborazione di Mittelfest 2020.