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“Vite parallele di Giovanni Cavazzon” alla galleria Erasmo di Valvasone. Inaugurazione sabato 14 maggio

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A Valvasone, galleria Erasmo “Vite parallele di Giovanni Cavazzon” si inaugura sabato 14 maggio 2022 alle 18 – fino al 5 giugno, sabato e domenica 10-12 e 15-18

Un’atmosfera raffinata e magica è quella creata dall’esposizione delle opere del m° Giovanni Cavazzon che nuovamente si cimenta nella tecnica “inchiostro e pennino” (già protagonista di un itinerario tra le maggiori biblioteche italiane: Nazionale di Firenze, Palatina di Parma, Angelica di Roma, 2015:2017). Questa volta l’indagine grafica è focalizzata sugli alberi “che vivono parallelamente a noi, in simbiosi perfetta, anche se spesso non ce ne accorgiamo o, peggio, non ce ne curiamo. Ognuno di essi – continua l’autore – mi ha irretito tra le sue fronde, raccontandomi d i Afrodite e Giove, di cibo e frescura, di imbarcazioni e impalcature.”

Quale testimonial il pittore ha scelto Andrea Maroè, un grandissimo esperto in alberi antichi e giganti, che cerca, accudisce e protegge. Ha curato anche il Pioppo di Valvasone, di cui Cavazzon ha realizzato un disegno che è metafora di questi tempi: resistenza e resilienza, oltre ogni limite. Maroé ha scritto che nel tratto bianco e nero delle opere del maestro intravede l’essenza della struttura e il cuore della pianta, nel colore annusa il suono dei suoi fiori.

L’accurato commento critico è di Licio Damiani, che così conclude il suo intervento: “Solo una lente d’ingrandimento, quella dell’orafo in particolare, potrebbe rendere giustizia ai ‘carati’, alle ‘faccette’ perfette, all’assenza di impurità e alla profonda verità di tali pietre preziose. Virtuosismo, arte minuziosa, questa di Cavazzon, ma anche partecipazione, rigenerazione, preveggenza. Giovanni entra ed esce dalle spore, dai nettari, con la penna dell’anima, come un’ape pensante e appassionata e il miele che ne deriva è una delizia.”

Del tutto originale è la presentazione del Cavazzon 

tramite una favola. “Gelso bianco” è il titolo sia di un racconto di Anna Pascolo che di un disegno; questo è il punto di unione con la seconda sezione della rassegna, “Da guardare e da leggere” in cui sono esposte le illustrazioni delle “Storie inventate”; si possono leggere brevi racconti che hanno per protagonisti gli alberi che compaiono come soggetti pensanti. Curioso e davvero unico è il metodo scelto dall’autrice di proporre, attraverso la filastrocca (anche inedita), il proverbio (confutandolo spesso), la reiterazione cantilenante e alcune forme di buffa onomatopea, un vero e proprio linguaggio unitario, che prende vita con candida arguzia coinvolgendo i tre regni naturali.

Ma non solo, il fruitore della mostra sarà irretito dalla musica della flautista Giulia Carlutti. Come suggeriscono i tre autori, “se dopo aver guardato, letto ed ascoltato, uscirete più leggeri e disponibili di quando siete entrati, se questo tempo trascorso insieme è stato una medicina, allora avremo raggiunto il nostro scopo. In questo cielo brutalmente oscurato avremo instillato una piccola goccia di luce.”

Assolutamente da scaricare, al prezzo simbolico di tre euro (le royalties verranno da Cavazzon e Pascolo raddoppiate e consegnate alla Giant Tree Foundation), i due volumi che accompagnano e completano l’iniziativa, “Vite parallele” e “Storie inventate”. – info 333 9540078