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Pasolini, "Comizi d'amore" (1964)

Continua con “La ricotta” e “Comizi d’amore” la retrospettiva dei film di Pasolini a Cinemazero Pordenone il 25 ottobre e al Visionario di Udine il 26

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Il terzo appuntamento della retrospettiva con tutti i film di Pier Paolo Pasolini, nell’anno del centenario della nascita, prosegue martedì 25 ottobre a Pordenone e mercoledì 26 a Udine, alle 20:45, con due proiezioni: “La ricotta” (1963) e “Comizi d’amore” (1964). Introduce Luciano De Giusti, già docente di discipline cinematografiche all’Università di Trieste e autore di numerosi studi e volumi monografici.

“La ricotta” è uno degli episodi di RoGoPaG, bizzarro titolo del film collettivo, che deriva dalle iniziali dei cognomi dei registi che hanno firmato i diversi racconti: Rossellini, Godard, Pasolini e Gregoretti. Il bellissimo e paradossale episodio diretto da Pasolini mostra il calvario realmente vissuto sul set di un film sulla Passione di Cristo diretto da Orson Welles, da una povera comparsa, Stracci, ultimo degli ultimi, in un film nel film dove si aprono parentesi di feroce polemica contro la borghesia italiana, definita come «la più ignorante d’Europa» e momenti di sospensione onirica come la ‘grande abbuffata’ nella grotta. Welles rappresenta allo stesso tempo un’autocaricatura di Pasolini e il suo controtipo. Il film scatenò uno scandalo, subì un grottesco processo, fu condannato per vilipendio alla religione e Pasolini dovette modificare alcune sequenze.

La serata continua con “Comizi d’amore”, documentario in cui Pasolini percorre l’Italia dal sud al nord, interrogando ogni classe e tipologia d’italiano su un argomento tabù quale la sfera sessuale. Ne esce l’immagine di un paese intriso di pregiudizi e repressioni, ora gretto e oscurantista, ora ansioso di un’emancipazione ancora lontana. Partecipano all’inchiesta Moravia, Musatti, Ungaretti, Oriana Fallaci, Adele Cambria e molti altri.

La retrospettiva è promossa in modo complementare alla mostra fotografica “Pier Paolo Pasolini sotto gli occhi del mondo”, che continua a Villa Manin e al Centro studi di Casarsa: un percorso iconografico che aiuta a comprendere meglio l’evoluzione del suo pensiero e della sua opera. Nell’anno del centenario della nascita, sono ancora moltissime le iniziative che rendono omaggio all’intellettuale dalle radici friulane: il 27 ottobre a Roma inaugura anche la seconda delle tre grandi mostre che la capitale dedica a Pasolini sotto il titolo di “Tutto è santo”, ricche di documenti d’archivio di Cinemazero: ora è la volta de “Il corpo veggente” a Palazzo Barberini. Seguirà, in novembre, l’apertura al MAXXI della terza esposizione: “Il corpo politico”.