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“Dicono che farà caldo” di Christian Gallucci, prova aperta al pubblico sabato 11 settembre al Teatro Comunale di Cormons

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Con il progetto Artefici. Residenze creative Fvg ArtistiAssociati mette in dialogo artisti e compagnie italiani delle arti performative con il territorio attraverso la pratica della residenza artistica e, successivamente, con la restituzione e lo scambio degli artisti con il pubblico.

Ci ritroveremo nuovamente in presenza al Teatro Comunale di Cormons per assistere alla prova aperta del lavoro di Christian Gallucci  “Dicono che farà caldo”, dopo le settimane di residenza artistica vissute proprio al teatro del centro collinare. L’appuntamento è fissato per sabato 11 settembre, alle 20.30.

Per quanti interessati l’ingresso sarà gratuito, con prenotazione obbligatoria: sarà necessario compilare il format che troverete sul sito di ArtistiAssociati nella sezione Residenze (https://lsaaonln6dn.typeform.com/to/FgjrFsm5).

Il lavoro di Gallucci, sul palco assieme a Irene Curto, Federica Di Cesare, e Valerio Pietrovita, ci proietta in una storia al limite del reale. Mentre l’ondata di caldo Stacy sta per abbattersi sulla terra, una coppia di anziani trascorre l’ultimo giorno all’interno di una solitaria routine. Lui sta perdendo la memoria, lei riempie i vuoti con storie del passato. Hanno un figlio che non vedono da anni. La loro storia si intreccia a quella di un’annunciatrice che scandisce la giornata attraverso notizie che si fanno sempre più catastrofiche, e a quella di un uomo, chiamato “il commediante”, che attraverso una lunga confessione ci racconta di un mondo in cui ancora ci sono possibilità di sopravvivenza.

Dicono che farà caldo nasce dall’opportunità di parlare della fine delle cose. La prospettiva di una fine collettiva, in particolare di una catastrofe climatica mondiale, si trasforma nell’opportunità di scegliere se lasciare le cose come stanno o se occuparsi seriamente, negli ultimi istanti, delle nostre relazioni, dei nostri sogni e desideri, della nostra umanità.

Christian Gallucci è attore, autore e regista. Si forma a Milano presso Teatro Libero e Csa diretto da Irina Galli e Alessandro Del Bianco. Prosegue la formazione con maestri quali Michael Margotta, Cesar Brie, Yuri Kordosnky, Roberto Lun, Michele Bottini, Jan Ferslev, Marco Viecca, Enzo Cosimi. Lavora tra gli altri per Andrea Baracco, Eleonora d’Urso, Paola Tortora, Vittorio Vaccaro, Marco M. Pernich. Nel 2016 vince il Premio visioni Shakesperiane con lo spettacolo Martin Luther King la diceva meglio, prodotto da Fondazione Teatro Toscana. Con lo spettacolo Hotel Lausanne è vincitore del premio NEXT 2017/2018. Alcuni dei suoi spettacoli sono stati prodotti, sostenuti e ospitati da realtà quali Teatroi Milano, Ert – Emilia Romagna Teatro, Armunia, Teatro Pubblico Pugliese. Nel 2017 con Nostra Medea partecipa a Mediterranea – Young Artist Biennale a Tirana.

Nel 2019 con il testo La vita delle piante è finalista al Premio Riccione per il Teatro e vincitore premio Cendic Segesta 2020.