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Andreja Kargačin, 23 anni, originaria di Novi Sad (photo Jacques Martens)

Festival B#Side the River, l’artista serba Andreja Kargacin venerdì 17 giugno a Gradisca si cucirà sul corpo una corda di violino

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Terzo evento nel cartellone di B#Side the River 2022, il Festival di Arte Contemporanea promosso dall’associazione di promozione artistica e culturale IoDeposito per la direzione artistica di Chiara Isadora Artico, legato al fiume Isonzo, al suo ruolo storico per le genti e le comunità di confine. Anche la terza “restituzione” artistica è frutto di una residenza, quella di Andreja Kargačin, 23 anni, originaria di Novi Sad, approdata al linguaggio della performance partendo da un retroterra nella danza e dagli studi di arte drammatica a Belgrado. Attraverso il lavoro sul corpo Andreja Kargačin ha introiettato la lezione di indiscussi performer come Marina Abramović e Mladen Miljanović: ne darà prova a Gradisca domani, venerdì 17 giugno, dalle 19.30 alle 22.30 circa, presso l’atrio di Palazzo Torriani (sede del Comune, ingresso da via Bergamas). La sua durational performance “Sonata for a violin and cornfields OP. 1946” sarà fruibile dai visitatori integralmente o anche soltanto in alcuni momenti. È dedicata alla memoria della sua famiglia e in particolare alla nonna materna, prodigio del violino e cittadina ungherese nella Jugoslavia del secondo dopoguerra, costretta al lavoro nei campi di grano che le rovinarono le mani, e all’abbandono del sogno della musica. La performance ripercorre così una storia di coercizione, ne elabora il dolore scrivendolo addosso all’artista con un gesto totalmente corporeo, archetipico, catartico: la performer si cucirà sul corpo nudo una corda di violino, accendendo i riflettori sulla repressione dell’arte e del libero pensiero nell’ambito dei conflitti. «La performance era stata proposta un’unica volta, a Venezia nel 2020 – ha spiegato l’artista – e il festival B#side the River sarà la seconda e ultima occasione per vederla. L’impatto emotivo e fisico con questa durational performance, la sua valenza personale oltre che artistica, hanno un portato che impedisce di replicarla ulteriormente». Per introdurre ai contenuti della performance alle 19.30 domani sarà disponibile un workshop dedicato ai ragazzi, presso la sede di IoDeposito adiacente al palazzo comunale (info eprenotazioni@iodeposito.org). In serata, dalle 21, nella suggestiva cornice della corte d’Alviano, sempre all’interno del palazzo del Comune, il concerto del DUO ZI-GA-NO Roberto Daris fisarmonica e Simone D’Eusanio violino: un appuntamento che unisce la musica alla performance contemporanea interagendo con il linguaggio delle forme del palazzo Torriani, la corte come un teatro elisabettiano dall’acustica perfetta.    «Nel corso di B#side the River festival – ha spiegato la direttrice artistica Chiara Isadora Artico – gli artisti lavoreranno sulle cicatrici della storia di un territorio di confine, e sarà in particolare il corpo della donna ad avere un ruolo specifico in questa edizione del Festival: è sul corpo femminile che, nei secoli, si sono abbattuti i più intensi fenomeni di controllo e di sottomissione, guidati da macro-processi storici e culturali che lasciano alle nuove generazioni interrogativi spesso angoscianti. Le artiste che il Festival presenta in questa estate 2022 sfidano gli stereotipi di genere, individuano nuovi collegamenti tra corpo, storia e dolore, comprendono nei movimenti del corpo istanze sociali, ci stimolano a un ragionamento sul futuro e sul tema della resistenza. Ciascun artista si rende artefice di una rilettura della storia dei luoghi di confine intorno al fiume Isonzo, in rapporto alle comunità del territorio che saranno parte attiva del progetto. Obiettivo è la creazione di opere d’arte inedite, nutrite della memoria collettiva che risiede nei luoghi e che confluiranno nelle due mostre autunnali di Udine e Trieste».