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Giulio Corso in “Liolà” inaugura giovedì 9 dicembre la sezione Prosa del Teatro Verdi di Gorizia

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Una commedia divertente e festosa, con un sapore tipicamente siciliano, in cui emerge la capacità di Pirandello di essere moderno raccontando il passato, mostrando allo spettatore uno spaccato sociale, l’anima dei personaggi e cosa vogliono davvero, mettendoli in scena nella loro interiorità profonda e senza freni. Sarà Liolà a inaugurare la sezione Prosa della stagione artistica 2021/2022 del Teatro Verdi di Gorizia, giovedì 9 dicembre alle 20.45. Il regista Francesco Bellomo colloca intorno agli anni ’40 l’azione, con Giulio Corso nei panni del protagonista, che allieta il pubblico destreggiandosi con abile disinvoltura tra recitazione, ballo e canto, forte delle esperienze che lo hanno reso noto al grande pubblico. Tra queste i recenti ruoli televisivi nelle serie Il paradiso delle signore e Il silenzio dell’acqua, oltre ai musical Grease, Rapunzel(per cui ha vinto l’Oscar italiano come miglior attore protagonista) e Aggiungi un posto a tavola. Al suo fianco un ricco e coeso cast in cui spicca la figura di zio Simone Palumbo, interpretato da un intenso Enrico Guarneri. I biglietti sono in vendita nella biglietteria di via Garibaldi 2/a (tel. 0481-383601) e nel Botteghino di corso Italia da lunedì a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. La vendita dei tagliandi singoli per i sei spettacoli in cartellone nel 2021 prosegue anche su Vivaticket. Possono ora essere sottoscritti anche i nuovi abbonamenti per gli spettacoli in programma nel 2022.

Liolà è un Don Giovanni senza morale, che con il suo comportamento scombussola l’apparentemente morigerata società in cui si muove. Una società dominata al contrario dalla brama di benessere materiale, pervasa da intrighi e vendette incrociate. Personaggio spensierato e vagabondo, con la vocazione alla poesia e al canto, avulso dall’idea di possedere, Liolà infrange le regole della moralità comune mosso da un naturale senso di giustizia, mentre gli altri personaggi sono sempre interessati, egoisti e gretti. Come disse Antonio Gramsci “Liolà è il prodotto migliore dell’energia letteraria di Luigi Pirandello, è una commedia che si riattacca ai drammi satireschi della Grecia antica, Mattia Pascal, il melanconico essere moderno, vi diventa Liolà, l’uomo della vita pagana, pieno di robustezza morale”.