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Il futuro del vino nei nuovi “Quaderni di agricoltura”

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UDINE – Dopo le collane dedicate al mondo del gusto e a quello dell’artigianato, la Camera di Commercio di Pordenone-Udine prosegue il suo viaggio alla scoperta dei comparti produttivi della sua terra, prendendo “appunti”, questa volta, su “Quaderni di agricoltura”. Questo è infatti il titolo della nuova collana edita da Vinibuoni – Gustosì, il cui primo volume, presentato lunedì 16 dicembre 2019 (foto Petrussi) in una Sala Valduga davvero al completo, va ad approfondire l’articolata ed esuberante realtà del vino, uno dei fiori all’occhiello del territorio, che permette di far conoscere il Friuli Venezia Giulia in tutto il mondo.

A raccontare questa realtà e anticiparne gli sviluppi, con sguardo preparatissimo, è un narratore d’eccezione, Walter Filiputti, giornalista e scrittore che conosce la viticoltura, si può dire, dalla nascita e ne ha fatto una delle specializzazioni della sua vita e della sua carriera professionale.

«Alle sue parole, ai suoi racconti sempre originali, alle sue chiacchierate con i vignaioli, alle sue analisi puntuali è stata affidata la trama di queste pagine – commenta il presidente Giovanni Da Pozzo –. In esse, oltre a tante luci, emergono anche minacce e rischi a cui il comparto sta andando incontro. È però un volume di speranza, che guarda con enorme fiducia ai giovani produttori, ma anche di critica costruttiva a un sistema VignetoFvg, perché vuole dare un contributo scientifico serio al dibattito che ruota attorno al vino regionale, e soprattutto dare uno stimolo a superare ostacoli e imboccare strade nuove, per non rischiare di rovinare uno dei patrimoni di maggior ricchezza della nostra identità territoriale. Confidiamo dunque che i suggerimenti di Filiputti possano essere raccolti da imprese e istituzioni, perché la nostra viticoltura non perda occasioni preziose per difendere la sua qualità e sappia costruire con intelligenza e lungimiranza il suo futuro e il suo sviluppo».

Proprio al futuro guarda la pubblicazione anche nella forma, com’è stato evidenziato anche nel corso della presentazione, moderata dal giornalista del Messaggero VenetoMaurizio Cescon e che ha visto l’intervento, oltre che di Da Pozzo e Filiputti, anche dell’editore Francesco Busso. Snello e pratico nel formato, il volume è compendiato per la prima volta anche da un sito internet, che va ad ampliare e completare l’edizione cartacea con informazioni aggiuntive, immagini e videointerviste, rendendo il progetto crossmediale, come questi tempi di comunicazione e innovazione tecnologica richiedono. Il libro, acquistabile nelle migliori librerie friulane dai prossimi giorni, è accompagnato dal portale www.quadernidiagricoltura.it.

Al futuro si ispira dunque l’intera pubblicazione, che contiene anche una lettera aperta ai giovani vignaioli, a cui l’autore ha voluto rivolgersi e con cui ha avuto modo di dialogare e costruire anche una sorta di gruppo di riflessione e lavoro per i prossimi anni.

«Se ai giovani dai, ricevi tanto di più; se trasmetti loro conoscenza, esperienza ed entusiasmo, loro ti ripagano con il rispetto, il coraggio, la voglia di mettersi in gioco e una nuova visione – dice Filiputti nelle prime pagine del volume –. Hanno determinazione e tanta voglia di fare, ma soprattutto sanno dialogare tra di loro e confrontarsi senza gelosie. Questa lettera aperta è dedicata a tutti i giovani vignaioli del Friuli Venezia Giulia, nessuno escluso».

La pubblicazione si inserisce nel solco dell’intensa attività dell’ente camerale a supporto delle sue imprese, in questo caso del mondo vitivinicolo, comparto in un cui la Camera si distingue particolarmente, grazie al suo operato e alla vivacità delle aziende che si relazionano a essa. Uno dei progetti di maggior notorietà e successo è quello che permette alle pmi di settore di concorrere ai bandi regionali per l’Ocm Vino. In attesa di approvazione definitiva del progetto 2020, fin dal 2010 la Cciaa è stata capofila negli anni di ben 10 associazioni temporanee di impresa (Ati) siglate con 444 partecipazioni aziendali, di cui 32 quelle accreditate per il 2020. I finanziamenti attratti dal progetto, che ha preso il nome di “Friuli Future Wines”, sono stati in tutte le annualità oltre 9 milioni 230 mila euro, di cui metà finanziati dalle imprese partecipanti e metà contributi comunitari erogati tramite il Ministero delle risorse agricole e la Regione. I fondi vengono espressamente riservati all’attività di promozione delle aziende vitivinicole sui principali mercati extraeuropei, definiti di anno in anno. «La forza del progetto sta nella flessibilità e potenza del lavoro di rete – conferma il presidente Da Pozzo –. Le aziende possono scegliere a quali iniziative promozionali partecipare, ciascuna in base alle proprie esigenze e aspirazioni, ma con il “peso specifico” di un raggruppamento riconoscibile e con il coordinamento e l’accompagnamento dell’ente camerale».

Il  59% dei fondi, in questi anni, è stato destinato alle principali iniziative promozionali sul mercato degli Stati Uniti, primo paese di destinazione dell’export dei vini friulani. Gli altri Paesi coinvolti nel corso degli anni sono stati Russia, Cina, Giappone, Canada e Area Sud Est Asiatica (dove figurano Singapore, Vietnam, Taiwan, Malesia, Thailandia) .

Oltre all’Ocm vino, la Camera offre opportunità internazionali per tutte le imprese: più servizi, più informazioni e un maggiore supporto per l’export. Dal 1° febbraio 2019 l’attività a supporto delle imprese impegnate verso l’estero viene svolta dalla sede di Udine di Promos Italia, la nuova struttura nazionale del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione. In generale le attività a favore del comparto vitivinicolo sono quelle riservate alle aziende potenziali e neo-esportatrici, quali seminari e business forum (22 quelli proposti nel 2019), incontri individuali con gli esperti Paese (check up) e servizi desk per i mercati strategici (20 gli eventi del 2019), formazione specifica, missioni con diversi modelli, tra visite studio, eventi promozionali abbinati a workshop, incontri B2B, partecipazione a fiere (58 gli eventi proposti nel 2019).

Già a calendario per il 2020 la Borsa Vini a Londra il 23 gennaio, sempre a Londra “Real Food & Wine” a luglio, ma anche le borse vini in ottobre in Canada, Russia, Giappone, cui seguiranno le iniziative specifiche nel Sud Est Asiatico (Singapore e Taiwan, Vietnam).

La collana “Quaderni di Agricoltura” segue una prima collana dedicata alle imprese del gusto delle diverse aree geografiche del Friuli, che ha censito 195 produttori e 178 ristoratori, tutto in 5 volumi,  e la collana, in quattro volumi, dedicata agli artigiani del fare, con le storie di 228 artigiani.