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Le Giornate della Luce a Spilimbergo: ultimo week end di apertura delle mostre fotografiche “Three minutes” e “Alida Valli, Signora del Cinema”

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Ultimo week end per poter ammirare a Spilimbergo le mostre fotografiche allestite in occasione della 7ª edizione del Festival Le Giornate della Luce, ideato da Gloria De Antoni, che lo dirige con Donato Guerra.

A Palazzo Tadea, in collaborazione con il Craf – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, la mostra di Riccardo Ghilardi, dal titolo Three minutes a cura di Vincenzo Mollica.Al centro dell’esposizione, Ghilardi, fotografo di fama internazionale, pone i famosi tre minuti, ovvero il tempo concesso ai fotografi ritrattisti durante i festival per immortalare le celebrities. Un tempo, prima dell’entrata in scena sul red carpet, in cui i personaggi si spogliano per pochi istanti della propria immagine e riacquistano la loro “intima umanità”. È in questo frangente che Riccardo Ghilardi immortala le grandi icone del cinema: attori e attrici, ma anche registi e sceneggiatori. Tra i tantissimi attori fotografati, basti citare Helen Mirren, Alba Rohrwacher, Willem Dafoe, che è anche volto del manifesto della mostra, Jasmine Trinca, Valeria Golino, Tilda Swinton, David Lynch, Joaquin Phoenix e molti altri.

Nei ritratti contenuti nella mostra Three minutes, e raccolti nell’omonimo volume, edito da Skira a cura di Vincenzo Mollica, ci sono ritratti di persone, prima che di celebrità. Ghilardi riesce a cogliere l’anima dei propri soggetti e a restituirne una verità. La mostra accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso i volti del cinema, colti nei luoghi che ogni anno diventano vetrina della fabbrica dei sogni: Cannes, Venezia, Berlino, Los Angeles con gli Oscar e i Golden Globe, e ancora Toronto, Roma, New York. Circa cinquanta ritratti realizzati da Ghilardi, fotografo dell’agenzia Contour by Getty Images, nel corso della sua vita artistica e professionale.

E allo Spazio Linzi, Alida Valli, Signora del Cinema, a cura di Antonio per il centenario della nascita di Alida Valli, nata a Pola il 31 maggio 1921. La mostra celebra una delle grandi signore del nostro cinema attraverso le immagini che ripercorrono i momenti salienti di una carriera straordinaria.  Alida Maria von Altenburger, questo era il suo nome, iniziò giovanissima in piena stagione dei “telefoni bianchi”, e si affermò con ruoli intensi e drammatici nel cinema cosiddetto “calligrafico” (Piccolo mondo antico) per approdare nell’immediato dopoguerra a Hollywood, dove intraprese un’intensa avventura umana e professionale iniziata con Il caso Paradine di Alfred Hitchcock.

Il ritorno in Italia nei primi anni ’50 segna la sua definitiva consacrazione, grazie anche agli impegni con Luchino Visconti (Senso) e Michelangelo Antonioni (Il grido). Da quel momento il suo è un alternarsi infaticabile tra cinema (anche oltre confine) e teatro. Significativi, tra gli altri, nella parte finale del suo percorso professionale, gli incontri con i fratelli Bertolucci, Bernardo (Strategia del ragno, Novecento, La luna) e Giuseppe (Berlinguer ti voglio bene, Segreti segreti). Insignita del Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia nel 1997, Alida Valli muore a Roma il 22 aprile 2006.

Le foto esposte alla mostra provengono dagli archivi del Centro Cinema Città di Cesena.

Entrambe le mostre rimarranno aperte fino a domenica 27 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Info: www.legiornatedellaluce.it