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Maree marmoree: alla Camera di Commercio di Trieste venerdì 29 settembre presentazione della macro installazione interattiva della pittrice triestina Monica Kirchmayr

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Alla Camera di Commercio di Trieste domani 29 settembre alle 18 Marianna Accerboni presenta la macro installazione interattiva della pittrice triestina MONICA KIRCHMAYR dedicata al tema delle Maree marmoree. Solo nella giornata inaugurale di domani il pubblico potrà interagire con l’opera, realizzata con idropittura a tecnica mista, che rimarrà esposta fino al 13 ottobre (orario: 9 – 12.30/ 14.30 – 16.30/ info +39 335 6750946).
Per questa edizione della Barcolana – scrive Marianna Accerboni – Monica Kirchmayr ha saputo ideare un mare incantatore di notevolissimo fascino che coniuga una tecnica molto sapiente e duttile alla capacità di guardare oltre il reale e d’interpretare tale limbo felice con originale professionalità attraverso una sorta di libertà composta, che fa leva su un immaginario istintivo, il quale si scatena con forza nell’artista quand’è intensamente ispirata.
A sostenere la sua creatività è una sorta di sottile e sottaciuta sensibilità mitteleuropea che alberga nel suo animo, anche in virtù dell’essere nata in una città come Trieste. Un’inclinazione grazie alla quale Monica riesce a riportarci – attraverso un lessico però contemporaneo – nelle atmosfere amate per esempio da Caspar-David Friedrich, il più interessante tra i pittori romantici tedeschi. Adottando virtuosismi tecnici da consumata poetessa dell’immagine – o meglio della scena – quali per esempio i veli di tulle scelti in una serie di nuance in sequenza cromatica che alludono a diverse atmosfere marine, i tessuti magicamente solidificati, l’idropittura adoperata con la finezza della tecnica mista, Kirchmayr “forgia” e in un certo senso scolpisce in un marmo ideale la propria concezione del mare. E lo fa, accostando visioni marine in cui un accentuato contrappunto luministico – uno dei leit motiv della sua pittura – muta sensibilmente a seconda del suo stato d’animo e delle emozioni che vuole esprimere, accogliendo e circondando il fruitore in un grande abbraccio postromantico, onirico e surreale: un golfo in cui risuonano alla lontana, per chi sa ascoltarli, gli echi dello sturm und drang (tempesta e impeto), movimento culturale tedesco di fine Settecento precursore del romanticismo.
Monica Kirchmayr (1975) si forma all’Istituto d’arte di Trieste dove si diploma nel 1994; nel 2008 apprende la tecnica dell’acquaforte all’Università Popolare della sua città. Opera nel suo atelier di via Vasari 19 assieme al marito Gabriele Pistrin, musicista, attore e falegname d’arte, che collabora spesso anche progettualmente alla realizzazione delle opere della moglie. Capace di creare macro installazioni, lavora spesso per il cinema, la televisione e il teatro con registi importanti, tra cui Giuseppe Tornatore e Carmine Elia. Ha al suo attivo numerose mostre allestite in sedi prestigiose in Italia e all’estero. L’eredità artistica di Monica e del marito Gabriele è raccolta dai figli Luca, pittore, e Lunisa, musicista.
Dal 2004 l’arte di Monica è inoltre presente a Trieste in un piccolo e originale show room in via Filzi 6, spazio-vetrina d’ispirazione surreale, visibile dalla strada sia da chi passa a piedi che da chi è al volante.