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Patty Pravo e l’inedita di Califano “ereditata” a Udine

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«“Voglio amare così” – racconta Patty Pravo – è un regalo inaspettato di Franco Califano. Mi è arrivato tramite Alberto Zeppieri (nella foto con Patty Pravo), presidente del Comitato Unicef di Udine. Sapere da Alberto di essere scelta dal Califfo nel suo testamento artistico mi ha emozionata tantissimo».
La canzone è nata oltre trent’anni fa da una manciata di appunti ed era rimasta incompiuta per tutto questo tempo. Frank Del Giudice (compositore con Califano di molti brani, tra cui “Tutto il resto è noia”), per quasi 30 anni ha condiviso col cantautore palcoscenici e chilometri. È lui che spiega la genesi della canzone, che Nicoletta Strambelli ha inserito nel suo nuovo disco di inediti “Red”, pubblicato in occasione del festival di Sanremo 2019: «Franco durante un viaggio notturno in macchina mi aveva dettato alcune frasi per una nuova canzone e – come colto da un’illuminazione – mi aveva detto che l’interprete perfetta sarebbe stata Patty Pravo. Era solo una bozza, ancora incerta… ma già si intuiva la “grande canzone”. Tempo dopo io ho musicato le parole di Califano, ma mancavano il titolo e alcune parti (una strofa, un inciso) e purtroppo lui non c’era più. Su mia richiesta e con l’autorizzazione di Silvia Califano, unica erede, il testo è stato completato da Alberto Zeppieri, che – conoscendo bene lo stile di scrittura di Franco – ha saputo entrare perfettamente nelle sua cifra stilistica, al punto che anch’io ora faccio fatica a riconoscere le parti originali. Zeppieri aveva fatto qualcosa di simile anche per la Fondazione Luttazzi, su una parte incompleta del repertorio del grande Lelio. Questo mi ha fatto pensare a lui: era una garanzia! È stato poi Alberto a portare “Io so amare così” a Nicoletta».

Alberto Zeppieri e Patty Pravo
Alberto Zeppieri e Patty Pravo

 

 

Patty Pravo, orgogliosa di ricevere in eredità un regalo così importante, si affretta ad aggiungere: «Quando mi è arrivata questa notizia, mi ha fatto un enorme piacere, sapendo che è l’ultima canzone che Califano ha scritto prima di lasciarci. Io sono impazzita, perché tra l’altro il pezzo è molto bello. Ricordo con gioia i bei momenti trascorsi in amicizia, vissuti con Franco come una sorella… più divertente che da amante».
«Era un atto dovuto – è il parere di Alberto Zeppieri – sia per lo spessore artistico di Nicoletta, sia perché anch’io credo che nessun’altra sarebbe stata in grado di interpretare “Io so amare così” come lei. È un testo adulto, disincantato, che appartiene in pieno a Califano, ma che lui stesso aveva preferito immaginare ancor più espressivo dalla bocca di Patty Pravo».
Nicoletta ha portato la canzone in studio d’incisione, a Roma, sapientemente diretta dal maestro Diego Calvetti.
«Beh, forse un favore Franco me lo doveva – replica l’artista – perché a suo tempo il Califfo (che era bellissimo!) mi aveva “fregato” la segretaria: lei era una francese meravigliosa, in grado di parlare molte lingue. Lui non ha resistito a sedurla, e se l’era portata via. Ma l’ho perdonato (chiosa sorridendo – ndr) e lo faccio nuovamente adesso, con le parole della sua canzone: “Il tuo respiro ansimante è invadente, / che caldo che fa! / Ti credevo indifeso e innocente / ma sei più folle di me”».